I nuovi emergenti: Giuseppe Tamburello

Poeta e scrittore, affronta tematiche universali, la natura, la fanciullezza, la vecchiaia, la solidarietà il pensiero all'origine di tutto, la memoria della civiltà contadina al quale si sente fortemente legato

Spesso nei suoi versi, con un trapelato accenno alla poetica leopardiana, riesce a scovare le cadenze più intense e al tempo stesso più dirette per denunciare il male di vivere dell’uomo. Ma il suo scetticismo non nasce solo come reazione alla delusione di un’aspirazione di vita all’insegna della festosità e della completezza. Il malessere che mostra non è mai accettazione dolorosa ma pura ed essenziale rivendicazione del diritto alla felicità, protesta e insurrezione eroica contro tutte quelle forze che soffocano l’impellente necessità di vivere.

Egli, in maniera molto semplice affronta i temi universali, che sono poi la natura, la fanciullezza, la vecchiaia, la solidarietà, la primavera, il pensiero all'origine di tutto, la memoria della civiltà contadina alla quale si sente fortemente legato, perché lo considera come un mondo vero, autentico, sincero ma, soprattutto, armonioso.
Giuseppe Tamburello, uomo pragmatico e a volte sognatore, riesce, con la sua vivida creatività, a fondere mondo reale e mondo ideale in un unico amplexus.


Sono tanti i valori che si intrecciano nei versi di Tamburello, in un vero e proprio viaggio nel passato e nel presente con un vissuto carico di ricordi, di sentimenti e di rimpianti.
I suoi versi lasciano trapelare una incredibile nostalgia della terra d’origine, la Sicilia “niente mi può consolare... neanche la speranza di un altro amore”. Nostalgia dunque della propria terra, perché “di siculo sangue”, e di Ribera, la sua città natale, si ritiene un “fedele amante”, una nostalgia a volte amara per una città migliore che vorrebbe ribelle al suo «degrado» che le varie classi dirigenti hanno contribuito a creare, Ribera nel cuore, tra sogni e rimpianti, tra fantasia e realtà.
Nella sua opera c’è un intento ideologico-didascalico, idealistico e liberatorio insieme, dove traspare anche una lettura autentica e genuina della società. Con il dialogo che l’autore intesse con la vita e con i panorami dell’anima, non mancano inoltre piccoli rovelli filosofici, domande e risposte per capire e svelare la «verità ascosa» e «lidi della vita e dei sentimenti inesplorati dell’animo umano». (Silvana Vassallo)

Con particolare riferimento al territorio agrigentino, ed in specie di Ribera, Montallegro e zone limitrofe, innamorato dei proverbi antichi siciliani pubblica, assieme a Don Antonio Nuara, Proverbi e Detti siciliani. Una raccolta, appunto, di ‘detti’ natii dalla saggezza popolare e che ab-bracciano tutte le espressioni di vita, proprie della civiltà rurale di appartenenza. In contemporanea, pubblica Origine della Vita – Creazione divina o Generazione spontanea? in cui traspare un ritorno alla sua giovanile passione di approfondire le conoscenze su come abbia avuto origine l’Universo e di come sia apparsa ed evoluta la vita sulla terra. Nel libro affronta uno degli aspetti più interessanti e controversi del genere umano; vengono minuziosamente analizzate le varie teorie scientifiche e filosofiche, il tutto attraverso un per-corso tra Scienza, Fede e Ragione.

Posted

10 Jun 2020

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Josè Russotti



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