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Una poesia ardente e verace quella del poeta ponzese Alfredo Scotti, nato a Napoli nel 1954. Scotti esalta, senza inibizioni, l’autenticità del quotidiano, la sua nudità, i suoni e gli odori antichi.
Conosciuto prima per la sua attività di perito industriale nell’impiantistica civile poi per il suo estro artistico, Scotti predilige un forte interesse per la fotografia, l’arte ed l’elettronica.
Eppure sin dalla giovane età inizia a nutrire una ardente passione per la poesia, sia in lingua che in vernacolo; sebbene attualmente prediliga principalmente la poesia napoletana, poiché possiede, secondo l’autore, “una musicalità espressiva diversa dai componimenti in lingua”.

Tra i tanti artisti Campani anche le opere di Scotti restituiscono alla lingua napoletana la sua teatralità, così vera e drammatica.
Esplora il suo talento dedicandosi a componimenti che lui stesso definisce “introspettivi, giovanili e non”, navigando per stralci di vite vissute, approdando in posti conosciuti e custoditi amorevolmente.
Sceglie di esternare le proprie emozioni e riflessioni sugli attimi di vita vissuti nella straordinaria ordinarietà dei giorni e lo fa tramite i suoi versi.
È autore di numerose opere di poesia e di prosa. Ha al suo attivo numerosi primi premi in concorsi letterari e ha ottenuto riconoscimenti su tutto il territorio nazionale, presentando opere sia in lingua che in vernacolo. Per citarne solo alcuni:
Nel 2016 vince il premio Speciale della Giuria al II° Premio Nazionale di Poesia "Spiga di grano" di Salerno con l’opera O’ tiempo passa e nun t’aspetta. Questa stessa opera ha riscosso successo anche sul web.
Nel 2019 conquista due primi posti nei concorsi di Poesia di Lucito (CB) e di Taranto con la poesia Na refula ‘e viento.
Nel corso dello stesso anno raggiunge il secondo posto al V Concorso Nazionale “Premio Grimoaldo I” (sezione in vernacolo), di Grimaldi (CS) con la lirica Nustalgia napulitana.