Selene Pascasi, avvocato, giornalista, firma del Gruppo 24 Ore, paroliere e critico musicale torna con Attese verticali, romanzo breve ispirato da Over the rainbow, brano del 1939 registrato da Judy Garland.
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LA TRAMA
Nei sogni ci sono il buio che uccide e la luce che salva. Lo ha capito presto Ioan, orfano di un padre che non lo voleva e di una madre morta di parto. Cresciuto in un istituto per minori di difficile adozione, abbandonati infinite volte da coppie incapaci di curarne le ferite, impara a nutrirsi di purezza, fugge l’ipocrisia, sceglie la solitudine, si consacra alla musica.
La chitarra è fedele compagna e mezzo per sbarcare il lunario. Sarà condannandolo ad una follia miracolosa che gli consentirà di ripercorrere la vita della gente che incrocerà e restituirle la chiave della rinascita. Non a caso, Ioan significa dono di Dio. Perché i doni più preziosi, a volte, nascono dal dolore.
Selene Pascasi ha pubblicato uno studio criminologico per l’Accademia Americana di Scienze Forensi, le sillogi Con tre quarti di cuore (Galassia Arte, 2013), Come piuma sulla neve (Ursini, 2018) e Senza me (Eretica, 2021), l’aforismario Inattesa di me (Rapsodia, 2015) e il romanzo Dimmi che esisto (La Gru, 2018) – da cui sono in parte tratti i testi del Docufilm Musicanti (regia Alessandrini). Dimmi che esisto è finalista al premio “Città di Como”, ospitato su Radio1 Rai con Dacia Maraini, terzo al Premio “Essere Donna”.
Ha ricevuto la Targa Speciale Roberta Perillo al Premio di poesia “Ciò che Caino non sa” per una poesia dedicata alle vittime di femminicidio ed ha ha vinto il “Merini” e lo “Zirè d’oro”. È Alfiere Arte e Poesia.
Targa Patari, giurataal Cavallari, in commissione Motivazioni Musical-Letterarie al Lunezia e vanta un inedito in Fabrizio De André. Parlare Musica.