Una delle voci poetiche più interessanti e rigorose della letteratura contemporanea
“Lungi dall’essere la lingua siciliana della koinè, la sua appare piuttosto la trascrizione, quasi magnetofonica, del modo di esprimersi di altri “primitivi” in senso verghiano gravitanti nell’isola, non dalle parti di Acitrezza nel secolo XIX, bensì nello sperduto angolo di mondo che è la sua contrada e sul declinare del secolo XX. Dal 1980, De Vita imprende a lavorare attorno a una sorta di “romanzo in versi” (Lucio Zinna)
insieme con l’Europa per il mondo
IL CAIRO – Da quando è nato, pochi mesi fa, il Movimento culturale internazionale per la pace RINASCIMENTO-RENAISSANCE Millennium III non ha mai smesso di portare ogni novità per affrontare le difficili sfide del nostro mondo. Lavorando attraverso un grande corpo direttivo di pensatori, scrittori e persone dei media che stanno collaborando, sia come membri del Consiglio europeo che del Comitato consultivo intercon- tinentale, questo movimento promettente continua a riecheggiare le voci del risveglio dell’Europa e di quelle del mondo intero.
Scrittore, poeta, critico letterario e d’arte
Da un frammento di Eraclito: “...i molti son nulla e solo i pochi hanno valore”, traggo spunto per affermare che sono le minoranze “silenziose” a ridersela sulla mascherata di tanto impettita poesia da Supermarket, omologata e omogeneizzata, cioè banalizzata, come accade per i prodotti di consumo o sui social affollati di insulsa poesia…
Zinna, “poeta silenzioso”, osserva e seziona con le lame bene affilate del suo pensiero, vanificando o esaltando ciò che c’è da vanificare o da esaltare, da valorizzare. Il suo osservatorio, intrigante e nascosto, è la sua stessa discrezione. In apparenza astratto dalla realtà circostante, capta con infaticabili antenne a 360°.
Poeta e scrittore, affronta tematiche universali, la natura, la fanciullezza, la vecchiaia, la solidarietà il pensiero all'origine di tutto, la memoria della civiltà contadina al quale si sente fortemente legato
Spesso nei suoi versi, con un trapelato accenno alla poetica leopardiana, riesce a scovare le cadenze più intense e al tempo stesso più dirette per denunciare il male di vivere dell’uomo. Ma il suo scetticismo non nasce solo come reazione alla delusione di un’aspirazione di vita all’insegna della festosità e della completezza. Il malessere che mostra non è mai accettazione dolorosa ma pura ed essenziale rivendicazione del diritto alla felicità, protesta e insurrezione eroica contro tutte quelle forze che soffocano l’impellente necessità di vivere.
Fa parte dell’Associazione «Il cielo capovolto» con la quale organizza e cura numerosi appuntamenti culturali e presentazioni di scrittori emergenti e famosi
Stefano Carnicelli nasce a L’Aquila nel maggio del 1966, e sin da giovanissimo coltiva la passione e l’amore per la letteratura. Laureato in Economia e Commercio, pubblica al contempo recensioni e articoli di argomento letterario, e cura anche l’organizzazione di svariati eventi culturali e presentazioni di libri. La sua vita si divide tra gli impegni lavorativi legati alla sua professione di dirigente bancario e la pervicace inclinazione per la lettura e la scrittura.
Riflessione e catarsi sono le parole chiavi che descrivono il suo modo di fare poesia. Una poesia asciutta, essenziale che è ragione di vita e rigenerazione dell’anima
In lei, seppur giovanissima, poesia e biografia sono strettamente legate: la seconda fornisce spesso alla prima materiale per poter attingere e scrivere. Ciò è evidente nelle esperienze maturate nel corso degli anni dove, tra curiosità culturali e divergenze di idee, scopre una dimensione della vita e della sofferenza che richiede nuovi mezzi espressivi per essere convenientemente espressa. Un esempio evidente di questa posizione lo si riscontra in Incoerenze, l’ultima raccolta di poesie dove, partendo dalle proprie emozioni, Alberti dà vita a versi vitali, enunciazioni chiare e fulminee, parole emerse dall’osservazione attenta della realtà che la circonda, riaffiorate all’improvviso come un fiume in piena.
Una poesia colta e raffinata in cui sentimenti e richiami interiori s’intrecciano e si fondono in un poliedrico mondo poetico, come intima essenza della sua anima inquieta
La Poesia è l’arte di comporre versi, riportare e suggerire sensazioni, impressioni ed emozioni tramite un’intima fusione di suoni ritmici e di armonie in grado di creare suggestioni estetiche e irreali. Il linguaggio spesso figurato, usato dalla Tuccari, unito alla strutturazione ipotattica del testo, alla pregnanza semantica e all’aggettivazione specifica delle parole, costituiscono gli elementi caratterizzanti che danno forma e contenuto alle continue discordanze del suo cuore. Una poesia, la sua, colta e raffinata, d’elevato assetto stilistico, ove i sentimenti, i richiami interiori, le continue osservazioni su ciò che è o avrebbe potuto essere, s’intrecciano e si fondono in un poliedrico proporsi poetico, come intima essenza della sua anima inquieta.
La poesia come forma di comunicazione che rompe le catene interiori per raggiungere l’essenza dell’uomo
Stefano Caranti è nato ad Imola nel 1965 e risiede in provincia di Rovigo. È informatico, poeta, video-poeta, e dal 2020 è co-fondatore di Wiki-Poesia. Caranti intende la poesia come forma di comunicazione che rompe le catene interiori per raggiungere l’essenza dell’uomo. Sin dall’adolescenza sperimenta la scrittura di versi e nel 2008 pubblica la sua prima raccolta di poesie, Cercatori d’albe, ombre e luce.
Una poesia sgombra da ogni sottomissione culturale, che vola alta tra le pieghe più sfrenate senza mai sfiorare l’ordinaria trivialità pruriginosa e diviene, invece, canto sublime
La sua poesia nasce dall’esigenza di scavare nei meandri dell’anima. Quando leggo – dichiara la poetessa catanese – sono nuda completamente, sono le parole a vestirmi la pelle, le sillabe s’incuneano tra le dune del mio pensiero, bruciano la mia carne, la infiammano, la ritorcono, mi strappano le lacrime, mi donano un sorriso.
Socio Fondatore del “Centro Nazionale Studi e Ricerche sul Diritto della Famiglia e dei Minori” e della Camera Minorile distrettuale, da sempre sensibile ai temi sociali, si occupa da anni di questioni legate alla famiglia
Selene Pascasi, nata a L’Aquila nel 1971, è avvocato penalista, giornalista pubblicista, scrittrice e poetessa, paroliere e critico musicale (in seno al Premio Lune-zia). Da sempre sensibile ai temi sociali, si occupa da anni di questioni legate alla famiglia, più che mai ultimamente teatro di maltrattamenti e violenze.
Ha all’attivo circa 400 pubblicazioni per: Guida al Diritto, Famiglia e Minori, Diritto Comunitario e Internazionale, Responsabilità e Risarcimento, Guida Normativa, Diritto e Pratica del-le Società, Guida agli Enti Locali.
Dal 2007, è tra le Firme del gruppo Il Sole24Ore, con più di 450 pubblicazioni. È coautrice della pubblicazione Sanity and Insanity in a Criminal Trial: The European Experience Seeks the American Experience, in Proceedings 64rd Annual Meeting of American Academy of Forensic Sciences (Giappichelli Editore, 2011, V. Lusa, S. Pascasi, M. Borrini) e della monografia La Persona Oggetto di Reato - Reati ed analisi scientifica delle condotte avverse alla vita ed all’incolumità individuale (Giappichelli Editore, 2011. V. Lusa, S. Pascasi).
Una poesia ardente e verace quella del poeta ponzese Alfredo Scotti, nato a Napoli nel 1954. Scotti esalta, senza inibizioni, l’autenticità del quotidiano, la sua nudità, i suoni e gli odori antichi.
Conosciuto prima per la sua attività di perito industriale nell’impiantistica civile poi per il suo estro artistico, Scotti predilige un forte interesse per la fotografia, l’arte ed l’elettronica.
Eppure sin dalla giovane età inizia a nutrire una ardente passione per la poesia, sia in lingua che in vernacolo; sebbene attualmente prediliga principalmente la poesia napoletana, poiché possiede, secondo l’autore, “una musicalità espressiva diversa dai componimenti in lingua”.
Premio Internazionale Città di New York assegnato all'artista sulmonese
Un altro pregevole traguardo vede coinvolta l’artista sulmonese Alessia Pignatelli che con i suoi dipinti materici sta esportando la sua creatività anche all’estero. I suoi quadri ancora una volta identificano nell’arte contemporanea un importante percorso artistico che fanno aggiudicare all’artista il Premio Internazionale città di New York in pregiata targa per il suo estro e per il valido impegno con cui porta avanti la sua ricerca artistica valorizzando l’arte e la creatività italiana e, l’importantissimo attestato di ammissione in pergamena per poter esporre in estate 2020 nell’ambita Galleria d’Arte White Space Chelsea, situata al centro di New York con l’intervento di alcuni esponenti dell’ambiente artistico culturale newyorkese.
Ulteriori conferme al suo talento artistico
L’artista sanseverese – pittrice, grafica e scultrice – porta il nome della nostra città oltre oceano rientrando nella “Selezione Speciale New York.”
Dal 5 all’8 marzo 2020 infatti, sarà presente presso la “Prince Art Gallery e Iconart Magazine” con l’opera in catalogo che ha battuto l’asta: “Opera nell’opera” – Digital graphic technique, 2016 – cm 80x90. Titolo non casuale in quanto trattasi di un’elaborazione in arte digitale costituita dalla fusione di due opere dalle cromie fantasmagoriche e vivaci. Dualismo che si riscontra anche nella bellezza surreale e vitale allo stesso tempo che confonde e accende sensazioni multidirezionali.
Si esprime artisticamente nella pittura e poesia esteriorizzando in simbiosi con essi la propria ispirazione interiore
Anna Delle Noci nasce a Barile (PZ) e vive a Foggia. Fin da piccola mostra una particolare propensione per l’arte in genere; cresce alla scuola del pittore Francesco Paolo Delle Noci, suo fratello, artista di livello internazionale, che le ha fatto da maestro, esprimendosi con opere pittoriche ad acquarello, tempera, olio e acrilico su tela, opere grafiche in bianco e nero, a matita e a china.
Dopo un periodo di stasi, si iscrive all’Associazione culturale “Piccole Arti” di Foggia, immergendosi appieno nell’attività pittorica, maturando nello stile e nella tecnica.
Il Prof. Domenico Alfredo Pasolino, Ministro Segretario del Dipartimento per la Tutela del Patrimonio dei Beni Culturali, Storico, Artistico e Ambientale, Patrimonio dell'Umanità
Letterato, critico letterario, umanista, scrittore, saggista, filosofo e poeta, critico d’arte internazionale, storico ed esperto d’arte antica, neoclassica e contemporanea, ricercatore di opere famose antiche e moderne, Domenico Alfredo Pasolino è nato ad Alessandria e vive e opera a Vigevano.
Ha studiato disegno, composizione, utilizzo del colore, restauro e arte moderna presso l’Accademia Albertina di Torino e discipline scientifiche presso la Facoltà di Chimica a Torino e di Medicina e Chirurgia a Pavia, che ha insegnato poi in istituti statali d’istruzione secondaria.
Ha tenuto numerose conferenze di carattere filosofico, scientifico, umanistico e letterario in simposi importanti al Circolo della Stampa, al Circolo Filologico e presso la Famiglia Meneghina di Milano, all’Istituto di Medicina Cinese e al Rotary Club di Milano, al Centro Congressi di Palazzo Stelline e alla Biblioteca Civica del Comune di Milano (Sala del Grechetto), a Palazzo Roncalli a Vigevano e al Rotary Club di Margherita di Savoia (BT).
Spesso Pasolino ha fatto parte di Comitati Scientifici presso Istituti di Medicina Complementare (A.E.M.T.R.A. di Torino).
Autobiografia di un potenziale delinquente che, grazie alla poesia, ha intrapreso con ogni mezzo una strenua lotta contro l’illegalità e le mafie
Francesco Gemito, nato a Casoria il 3 aprile 1967, dove tutt’ora risiede, vive la sua infanzia in un contesto familiare che versa in condizioni disagiate, a tal punto che, da ragazzino, è ad un passo dall’intraprendere la strada dell’illegalità e dalla quale, purtroppo, non sfuggono i suoi fratelli che hanno spesso pagato i conti con la giustizia. Senza contare alcuni suoi parenti uccisi in agguati di camorra.