Il professor Francesco Schittulli, senologo-chirurgo, presidente nazionale LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori). Allievo del prof. Umberto Veronesi, ha al suo attivo circa 30.000 interventi chirurgici per patologia mammaria.
Eletto più volte consigliere all’Ordine dei Medici di Bari, già consigliere nazionale della SICO (Società Italiana di Chirurgia Oncologica), direttore della Scuola Speciale di Senologia Chirurgica, è stato docente della facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Foggia, della Scuola di Specializzazione in Oncologia dell’Università di Bari e di Tor Vergata a Roma.
Componente della commissione oncologica nazionale del Ministero della Salute, è stato primario senologo chirurgo e direttore scientifico dell’Istituto Tumori di Bari dal 1993 al 1997 e direttore della Scuola Speciale di Senologia Chirurgica dell’ACOI (Associazioni Chirurghi Ospedalieri Italiani). È stato anche componente del Consiglio Superiore di Sanità (CSS), oltre che direttore senologo chirurgo e Capo Dipartimento Donna dell’IRCCS Oncologico di Bari.
L’illustre senologo e chirurgo vicino alla LILT illustra l’andamento della malattia e insiste sulle raccomandazioni per la prevenzione
NON SOLO COVID
È necessario abbassare la guardia su altre severe malattie come il cancro
IL CANCRO SI VINCE
Il Cancro non è solo curabile ma sempre più guaribile,
ogni anno aumentano i casi di guarigione
Questa l’intervista rilasciata a OceanoNews, alla vigilia dell’Ottobre Rosa della LILT.
Lei, in questi mesi, come da sempre, ha difeso a spada tratta i malati di cancro: “In fase di Covid-19, la patologia cancro è passata in secondo piano. Ci vorrebbe un bollettino quotidiano dei malati di cancro. I nuovi casi di cancro, a fine anno, saranno oltre 380.000”.
Responsabilmente ognuno di noi deve far proprie le vigenti normative di sicurezza anti Covid-19 nel rispetto degli altri e di sé stessi. Ma contestualmente è necessario, direi vitale, non dover abbassare la guardia su altre severe malattie come il cancro.
Tanto più che trattasi, il cancro, di una patologia sempre più guaribile perché precocemente diagnosticato. Di qui l’importanza di prendersi cura delle oltre 1.000 persone a cui quotidianamente viene diagnosticato un cancro e scoprirlo prima possibile.
Pensa che in questi mesi d’emergenza sanitaria e pandemica, rispetto al problema cancro, si doveva fare di più?
Credo che si sarebbe dovuto, con le relative precauzioni, garantire screening, trattamenti e controlli. Investire in salute e non in malattia.
Il cancro è una patologia che si vince?
Il cancro non è solo curabile ma sempre più guaribile. E la guaribilità di anno in anno, sia pur lentamente ma progressivamente, cresce. Oggi siamo a circa il 70% di guaribilità, ma si potrebbe superare l’80% se continuassimo con costanza a dare riscontro alla prevenzione. Si tratta di decidere di migliaia di vite umane salvate!
Che si deve fare per arrivare a sconfiggere il cancro. Che incidenza ha nella popolazione pugliese e su quella nazionale?
La Puglia è allo stesso livello delle regioni del Nord in termini di professionalità degli operatori sanitari. Dobbiamo capillarmente diffondere la cultura della prevenzione come metodo di vita, a partire dalla prevenzione primaria (corretti stili di vita: lotta al tabagismo, sana alimentazione, regolare attività fisica), e poi prevenzione secondaria (diagnosi sempre più precoci e predittive) sino alla prevenzione terziaria (prendersi cura dei circa 4.000.000 di italiani che hanno vissuto l’esperienza cancro, 850.000 circa sono donne che hanno vinto il cancro al seno).
Quali sono i progetti clinici e farmacologici, oltre che chirurgici, verso il “male del secolo?”
I futuri sviluppi per chiudere le porte al cancro sono da ricercare nell’angiogenesi, genetica, immunologica e microbiota.
Lei è presidente nazionale della LILT (Lega Italiana per la lotta contro i Tumori): a che punto è la ricerca?
La ricerca continua il suo percorso finalizzato a vincere il cancro.