Storia e cultura

Storie di brigantesse: mogli, madri, amanti ma anche guerrigliere decise e donne efferate e crudeli

Maria Oliveiro, Michelina Di Cesare, Maria Giovanna Tito: donne ‘meridionali’ che combatterono contro
le truppe piemontesi: da semplici popolane ad impavide e spietate capibanda

Maria Oliverio e la banda Monaco
Maria Oliverio, detta “Ciccilla” – forse in omaggio o forse in dispregio di “Franceschiello”, Francesco II re delle Due Sicilie) – all’interno del vivace e popolato panorama del brigantaggio al femminile è considerata la più famosa donna brigante della Calabria (dov’era nata, a Casole Bruzio, il 30 agosto 1841) e del Regno delle Due Sicilie.
“Ciccilla” a soli 17 anni va in sposa a Pietro Monaco, futuro brigante inizialmente soldato dell’esercito del Regno delle Due Sicilie. La prima occasione in cui emergono la fermezza e l’efferatezza di Maria Oliveiro è rappresentata dall’uccisione di Teresa, sua sorella maggiore: Maria scopre una relazione clandestina con suo marito Pietro e non esita a ucciderla nel sonno.

Il Castello di Sannicandro di Bari

Un gioiello architettonico che offre uno sguardo affascinante sulla storia e sulla cultura della Puglia

Il Castello di Sannicandro di Bari è una delle più affascinanti strutture storiche della regione Puglia, situato nel cuore del piccolo comune di Sannicandro di Bari, a pochi chilometri a sud-ovest di Bari. Questa fortezza medievale, che ha subito diverse trasfor-mazioni nel corso dei secoli, rappresenta un importante esempio di architettura militare e civile, nonché un testimone silenzioso della storia complessa del territorio.

Un viaggio tra storia, cultura e sapori nel cuore della Puglia

Dalle Stradine del Borgo Antico alla cucina tradizionale, tra spiritualità e bellezza costiera. Tradizioni millenarie e gusti autentici nella Perla del Sud Italia

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Bari, capoluogo della Puglia, è una città affascinante che incarna un mix perfetto tra storia, cultura, tradizioni e modernità. Situata lungo la costa adriatica, è ricca di contrasti, dove l’antico e il moderno si fondono armoniosamente, offrendo ai visitatori un'esperienza unica e speciale.

Il brigantaggio nel Mezzogiorno d’Italia

Malviventi, criminali o paladini dei più poveri e diseredati?

Fenomeno tra i più studiati
Uno degli aspetti più dibattuti degli ultimi due secoli della storia italiana – del Mezzogiorno d’Italia, in particolare – è legato al fenomeno del brigantaggio.
Di questo fenomeno, certamente tra i più affrontati e approfonditi dagli storici, esamineremo l’origine e le cause, esclusivamente per i risvolti indispensabili a farne la premessa per un’incursione più dettagliata nell’avvincente mondo delle brigantesse.
Spesso trascurate, molte volte sottostimate nel loro ruolo, in alcuni casi addirittura sconosciute, le brigantesse hanno svolto compiti tutt’altro che secondari, talvolta di chiara preminenza, all’interno del movimento.

In onore di Franz Kafka l'omaggio della metamorfosi in cavallo nero

Centenario della Morte di Franz Kafka 2024

Sono trascorsi cento anni da quando Franz Kafka, ebreo ceco di lingua e cultura tedesca nella colonia di Praga, lasciò la vita nella clinica a Kierling Vienna dove lo avevano accompagnato gli amici in una macchina scoperta con la neve e il vento che infuriavano. Non poteva più parlare ormai data l’aggressività della malattia che aveva invaso anche laringe, faringe, esofago – morì di fame perché da tempo non poteva più mangiare –, ma con il suo forte carattere e la sua altrettanto forte umanità comuni-cava ugualmente con il suo mezzo preferito, ossia con la scrittura di biglietti – per altro lavorò ad un racconto anche sul letto di morte fino alla fine. Può essere considerata, addirittura, una fortuna che Kafka sia morto prima che le rozze mani dei nazisti potessero avere il piacere di internarlo e di incenerirlo in uno dei loro forni crematori, così come invece poterono fare con le sue tre sorelle nei campi di concentramento polacchi: Elli e Valli a Chelmno, Ottla ad Auschwitz – Ottla aveva chiesto di poter accompagnare al Lager un gruppo di bambini per non lasciarli soli nel grande spavento, morendo con loro nel forno crematorio.

Florence Nightingale

La prima infermiera nella storia e la sua idea di nursing

Articolo a cura di Tina Ferreri Tiberio e Luisa Tampone
La professione infermieristica ha avuto una straor-dinaria evoluzione storica, è passata da forme di assi-stenza basate sull’esperienza e sull’intuito a forme di assistenza più scientifiche. Il grande merito di Flo-rence Nightingale è stato quello di avere reso l’as-sistenza infermieristica una professione basata sulla competenza tecnica e scientifica e di avere favorito l’istituzione di scuole atte allo scopo.

Storie di papi: chi ha regnato per decenni e chi soltanto per pochi giorni

Pio IX, 31 anni di pontificato in pieno Risorgimento; Urbano VII, 12 giorni e poi una malaria fatale

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Una storia lunga duemila anni
Il lungo elenco dei pontefici che hanno fatto la storia del cattolicesimo si apre con l’apostolo Pietro, che ha regnato dal 33 al 67, e si chiude con Papa Francesco che si pone al posto 266.
Tra le mille possibili specificità di cui ciascun pontefice è stato portatore, ne segnaliamo due, proponendo i protagonisti dei pontificati più lunghi e di quelli più brevi della storia dei papi fino ai giorni nostri. Vi ritroviamo personaggi più conosciuti e rimasti ben impressi nell’immaginario collettivo, altri meno noti ma che, tuttavia, hanno lasciato una traccia del loro cammino all’interno della Chiesa.

Pietro, primo papa e vescovo di Roma
L’apostolo Pietro, ha regnato per circa 34 anni, prima che venisse crocifisso a testa in giù, in seguito alle persecuzioni attuate da Nerone. A lui spetterebbe, dunque, il primato del pontificato più lungo. Tuttavia, rivestendo il papa la carica di vescovo di Roma, secondo la prevalente convinzione dei vaticanisti il pontificato di Pietro dev’essere considerato dal suo arrivo nella città, avvenuto qualche anno dopo, e non già dall’ascesa al Cielo di Gesù Cristo. In tal caso il suo pontificato si riduce a circa venticinque anni, fino alla tragica fine. Di conseguenza è Pio IX a guidare questa particolare graduatoria, essendo rimasto sulla cattedra di Pietro dal 16 giugno 1846 al 7 febbraio 1878 per complessivi 31 anni, 7 mesi e 23 giorni. Egli è stato il 255^ vescovo di Roma e il 164^ sovrano dello Stato Pontificio, dal 1846 al 20 settembre 1870. Seguono Papa Giovanni Paolo II (26 anni, 5 mesi e 17 giorni dal 1978 al 2005), Leone XIII (25 anni e 5 mesi, dal 1878 al 1903) e Pietro.

Pio IX, protagonista del Risorgimento
Pio IX (Senigallia, 13 maggio 1792-Roma, 7 febbraio 1878), al secolo Giovanni Maria Mastai Ferretti, terziario francescano, detiene il primato del papato più lungo della millenaria storia della Chiesa ed è stato il papa maggiormente coinvolto nelle vicende del nostro Paese. Egli governò, infatti, nel burrascoso periodo che precedette il compimento dell’Unità d’Italia, in decenni particolarmente densi di avvenimenti che portarono alla fine del potere temporale del papa: i moti del 1848, la proclamazione della Repubblica Romana, il suo allontanamento da Roma (sempre nel 1848) e la permanenza nel Regno delle Due Sicilie, il rientro nell’Urbe (nel 1850) dopo un esilio di diciassette mesi, la “campagna” piemontese del 1860. Insomma, un pontefice inserito pienamente nel Risorgimento, in un periodo cruciale per la storia italiana.

Lidia Poet

Prima donna italiana iscritta all’Ordine degli avvocati
paladina dei diritti dei minori e della parità di genere

Prima donna iscritta all’Ordine
Sempre nel campo dell’avvocatura, ma operando un “salto” di oltre tre secoli, incontriamo un’altra figura di donna di grande rilievo non solo per ciò che ha significato per la sua professione ma, soprattutto, per il determinante impulso impresso al processo di emancipazione femminile. Se Giustina Rocca è stata la prima donna della storia a esercitare una funzione giuridica, avversando e vincendo enormi pregiudizi di genere, Lidia Poet (Traverse di Perrero, 26 agosto 1855–Diano Marina, 25 febbraio 1949) può vantare il primato di essere stata la prima donna avvocato italiana iscritta all’Ordine professionale.

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