Il Castello di Sannicandro di Bari è una delle più affascinanti strutture storiche della regione Puglia, situato nel cuore del piccolo comune di Sannicandro di Bari, a pochi chilometri a sud-ovest di Bari. Questa fortezza medievale, che ha subito diverse trasfor-mazioni nel corso dei secoli, rappresenta un importante esempio di architettura militare e civile, nonché un testimone silenzioso della storia complessa del territorio.
Origini e Storia
Il castello risale all’XI secolo, periodo in cui fu costruito dai Normanni come una fortezza difensiva per proteggere la regione dagli attacchi esterni. All’epoca, la Puglia era una zona strategica, essendo un crocevia tra Oriente e Occidente, e il castello giocava un ruolo cruciale nel sistema di difesa normanno.
Successivamente, durante la dominazione sveva (XIII secolo), l’edificio fu ampliato e fortificato ulteriormente da Federico II di Svevia, il quale aggiunse elementi architettonici che richiamano lo stile tipico dell’epoca, con influenze orientali e occidentali fuse armoniosamente. Questa fase di ampliamento conferì al castello un aspetto più complesso, con torri angolari e un cortile interno che fungeva da nucleo della vita del castello.
Architettura
Il castello presenta una pianta quadrangolare con quattro torri angolari, che sono una delle sue caratteristiche più distintive. Queste torri, massicce e imponenti, riflettono l’originaria funzione difensiva della struttura. Le mura perimetrali sono alte e spesse, costruite con pietra locale, e offrono una vista panoramica sul paesaggio circostante.
L’ingresso principale si trova sul lato ovest e conduce a un ampio cortile interno, intorno al quale si sviluppano gli edifici del castello, tra cui la residenza signorile, i magazzini e le stalle. Il cortile interno era un’area vitale, utilizzata per varie attività quotidiane, e rappresenta uno spazio aperto che contrasta con l’imponenza delle mura esterne.
Funzioni e Trasformazioni
Nel corso dei secoli, il Castello di Sannicandro di Bari ha visto numerose trasformazioni. Durante il periodo angioino, la struttura fu convertita in una residenza nobiliare, con l’aggiunta di elementi architettonici più raffinati, come decorazioni in pietra e finestre bifore. Questa trasformazione segnò il passaggio dalla funzione puramente difensiva a quella residenziale e amministrativa.
Nel XVI secolo, con l’avvento degli Aragonesi, il castello subì ulteriori modifiche per adattarsi alle nuove esigenze militari dell’epoca, come l’aggiunta di bastioni e la modifica delle torri per ospitare artiglieria.
Il Castello Oggi
Oggi, il Castello di Sannicandro di Bari è uno dei principali punti di interesse storico e turistico della regione. È stato oggetto di restauri conservativi che hanno mirato a preservare il suo aspetto originario e a valorizzarne le caratteristiche architettoniche e storiche. Il castello ospita mostre temporanee, eventi culturali e manifestazioni che attirano visitatori sia locali che internazionali.
Una delle particolarità del castello è la presenza di una piccola cappella interna, dedicata a San Nicola, che testimonia l’importanza religiosa del sito nel corso dei secoli.
Curiosità
Il castello è stato anche utilizzato come prigione durante il periodo borbonico, aggiungendo un ulteriore capitolo alla sua già ricca storia.
È uno dei pochi castelli in Puglia che ha mantenuto intatta la sua struttura originaria, nonostante le molteplici trasformazioni.
In sintesi, il Castello di Sannicandro di Bari è un gioiello architettonico che offre uno sguardo affascinante sulla storia e sulla cultura della Puglia. La sua lunga e variegata storia, insieme alle caratteristiche architettoniche distintive, lo rendono un luogo di grande interesse per gli appassionati di storia, architettura e cultura medievale.