Alla riscoperta di Umberto Mastroianni
Nel cuore del Lazio si trova uno dei territori più interessanti del centro Italia grazie alla presenza di illustri personaggi come Caio Mario e Cicerone, San Benedetto, Vittorio De Sica, Umberto e Marcello Mastroianni. Una valle quella della Ciociaria, da esplorare con la mente e con il cuore per leggere pagine di storia che vanno dalle civiltà più remote fino alle avanguardie contemporanee.
Pittore e scultore colombiano, è considerato l'artista vivente più famoso del paese sudamericano
Di Fernando Botero Angulo, pittore, scultore e disegnatore, nato a Medellin il 19 aprile 1932 e recentemente scomparso a Monaco il 15 settembre del 2023, ricordiamo soprattutto l’originale concetto di bellezza intesa come dilatazione volumetrica. Se oggi la bellezza è sinonimo di magrezza e apparenza in Botero le donne “grasse” si rifacevano alle veneri preistoriche per le quali il bello era collegato all’abbondanza ed alla fecondità. Del resto in Botero la deformazione non solo dei corpi ma di tutta la realtà deriva dal desiderio di sensualità intesa non in modo erotico ma esistenziale: “Non dipingo donne grasse (…) ciò che io dipingo sono volumi. Quando dipingo una natura morta dipingo sempre un volume, se dipingo un animale lo faccio in modo volumetrico, e lo stesso vale per un paesaggio”.
Importante crocevia del culto micaelico: pellegrini ma anche turisti attratti dallo straordinario fenomeno delle maree
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L’ISOLOTTO DI MONT SAINT MICHEL
Ha un interesse strettamente religioso e un fascino legato al singolare e suggestivo fenomeno delle maree che affascina e richiama turisti da tutto il mondo. Ci riferiamo all’isolotto di Mont Saint Michel, che si estende per 7 ettari e una circonferenza di 960 metri, a 92 metri sopra il livello del mare. Si trova nel Golfo di Saint-Malo, nel Nord-Ovest della Francia, dove Normandia e Bretagna s’incontrano, in prossimità della foce del fiume Couesnon.
Nel corso del tempo Mont Saint-Michel è stato anche una fortezza: è, infatti, uno dei pochi siti in Francia che ha resistito agli inglesi durante la Guerra dei Cent'anni, e, dopo la Rivoluzione francese, fino al 1863, ha assunto il ruolo di prigione.
Oggi l’isolotto costituisce il centro naturale del Comune di Le Mont Saint-Michel che fa parte del dipartimento della Manica, nella regione amministrativa della Normandia.
Tra pellegrini e turisti si calcola che il luogo venga visitato, ogni anno, da oltre tre milioni di persone, il che lo rende una delle località più frequentate della Normandia e tra le prime dell’intera Francia. Il suo interesse è dovuto, oltre che agli elementi e ai fenomeni già citati, alla presenza di manufatti che vengono singolarmente classificati come monumenti storici. Dal 1979 è inserito dall’UNESCO nell’elenco dei siti Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Excursus sulla realtà e l’oggetto sino al romanzo moderno
Per una trattazione completa bisognerebbe parlare de Le roman de Renart, il primo romanzo ovvero il nuovo genere letterario della Borghesia.
Il romanzo è borghese semplicemente perché nasce con l’avvento della Borghesia come classe che aspira e avrà il potere. Ciò non significa che il romanzo non abbia quella forza rivoluzionaria, anzi… Tutti i grandi romanzieri dell’Ottocento hanno in comune con i cospiratori e i rivoluzionari il desiderio che il mondo cambi: questa è una fiducia estrema.
Il romanzo principe da cui nasceranno le più ardite manifestazioni dell’animo umano è proprio il Don Quijote di Cervantes. Noi siamo stati affascinati dal romanzo suddetto come dal “Commento” di Miguel De Unamuno.
La sua Vita di Don Chisciotte e Sancho, pur risalendo al 1905, è stupenda, pur soffrendo troppo del disordine della Spagna che tanto fu a cuore al grande saggista.
Comunque per le “verità” e la bellezza dell’opera del De Unamuno sarà impossibile non farne riferimento.
Punto di incontro tra oriente e occidente, è una città dai mille volti, tutti da scoprire
Bari… un esempio di razionalità, figlia di quell’illuminismo che il generale francese Gioacchino Murat, re di Napoli e maresciallo dell'Impero con Napoleone Bonaparte, portò in città agli inizi dell’800. Visto dall’alto, il reticolo delle sue strade è perfetto, rette parallele che intersecano vie perpendicolari a formare angoli retti come in un lemma geometrico, a tal punto da poter dire (vecchio detto popolare): Ce Parìgge tenèsse u mare avèv’a ièsse na piccola Bbare ovvero “Se Parigi avesse il mare sarebbe stata una piccola Bari”.
– Presidente…
– Sììì…
– Ci sono gli studenti.
Fioravanti, il direttore del Centro, socchiuse la porta e, tenendola ferma, cercò di entrare di sbieco dallo spiraglio.
Ma una forte spinta spalancò la porta e lo scaraventò in mezzo alla mia stanza mentre una torma di giovani faceva irruzione.
UNA DISPARITÀ AVVILENTE
Proseguendo nel nostro itinerario all’interno del-l’universo femminile, alla ricerca di riscontri circa la presenza delle donne, dall’antichità ai giorni nostri, nel mondo delle arti, delle scienze, della letteratura e delle professioni in genere, rivolgiamo uno sguardo conclusivo al Premio Nobel, con l’obiettivo di verificare quante donne dal 1901, anno di istituzione del prestigioso riconoscimento, ne siano state destinatarie. Anche questa verifica può risultare significativa della considerazione di cui le donne hanno goduto e delle opportunità loro concesse per dimostrare il talento posseduto.
Leggendo o ascoltando il termine Libertino, si pensa immediatamente a dissoluto. Tale termine chiama alla mente Don Giovanni e Casanova, il che è errato. Si vedrà come la storia della parola (semantica) si discosti dall’etimo originario. Inoltre, Casanova e Don Giovanni sono due figure completamente diverse, che richiameremo nel corso della nostra trattazione la quale - si badi bene - non è esaustiva.
Da libertus – schiavo affrancato – da religione e ipocrisia morali per le sette del Libero Spirito. Si può giungere solo da qui al termine originario di libertino. Abbiamo testimonianze storiche dei libertini – liberi pensatori – in Francia, dove sono protetti da Margherita di Navarra, sorella di Francesco I di Francia.
È l’opera più famosa di George Herbert Mead pubblicata postuma; sono le sue lezioni di psicologia sociale. Tale opera interessa lo psicologo (Mead lo era) quanto il sociologo che il filosofo. Mead afferma l’esistenza di una struttura biologica per la sopravvivenza ma per lui tra il biologico e il sociale non c‘è frattura netta ma continuità.
A differenza degli animali la cui organizzazione segue l’istintualità, principio base della differenziazione, nell’uomo non vige la gestualità o la sola risposta a stimoli bensì l’interagire è costituito da gesti vocali significativi. È il simbolo, derivato da atti sociali, il codice che rende possibile il comunicare. Il simbolo o gesto significativo rimanda ad un processo sociale. Onde si capisce bene che l’interazione simbolica è la forma specifica dell’interazione umana.
Un connubio vincente che ha contribuito al progresso dell’umanità
UNA STORIA LUNGA OLTRE QUATTROMILA ANNI!
Tutto è cominciato da e con Merit Ptah (2.700 a.C.), la più antica scienziata e prima donna nel campo della medicina. Partiamo proprio da lei per l’affascinante e contrastata avventura della presenza femminile nel mondo della Scienza. Contra-stata perché il notevole contributo in termini qualitativi che le donne-scienziato hanno assicurato al pro-gresso dell’umanità si è concre-tizzato tra perplessità e pregiudizi che hanno accompagnato la loro presenza in questo particolare setto-re della cultura.
In un clima di bassa scolarizzazione vi trovavano impiego anche ragazze giovanissime
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Nel dopoguerra, in piena crisi economica, le donne, laddove non lavoravano in proprio, riuscivano a trovare un’occupazione per lo più nell’ambito dei filati, nel laboratorio militare oppure come braccianti agricole. Una alternativa venne dalle prime aziende che commerciarono con le mandorle.
DON GIOVANNI LA GIOIA
Un’azienda che assunse un centinaio di donne per selezionare e sgusciare i suddetti frutti, era quella di Don Giovanni La Gioia, originario di Triggiano, ubicata presso la stazione di Fasano. Tra le operaie, Antonia Di Leo, ormai scomparsa, lavorava come “sacchiera”, anche di notte se era necessario, tanto che a volte si stendeva sulle masse di mandorle da cui poteva sbucare un topolino. Percependo 160 lire al giorno vi prestò servizio per dieci anni e senza contributi. Tuttavia per necessità e in mancanza di un lavoro alternativo non lasciò quell’impiego. Le mandorle venivano selezionate in base alla qualità: le Catusce semi tenere, le Tondine, cosi chiamate dalla loro forma che venivano da Carovigno e le Pizzute, dalla tipica forma allungata e appuntita. Ne venivano fatti pacchi da dodici chilogrammi o balle da mezzo quintale e spedite in Russia e in America.
L’AZIENDA DEI F.LLI PERRINI
Un maggior numero di donne trovò lavoro nell’azienda dei fratelli Perrini, Marzio e Florindo, già avviata dal padre Oronzo sin dai primi anni del dopoguerra. Di loro tanto è stato detto e scritto.
Alcune ex operaie ricordano che i Perrini si rifornivano in un primo momento dalle masserie circostanti. Il mandorlo e il carrubo erano piante molto diffuse nel nostro territorio poi, con la costruzione della rete stradale, molti esemplari furono abbattuti. Sopperirono con le importazioni da Turchia, Marocco Algeria e Tunisia.
Dal Medioevo al Novecento una lunga serie di pregiudizi che hanno imposto la musica classica prevalentemente al maschile
LE “SORELLE DI MOZART”
Negli ambienti musicali di tutto il mondo – il riferimento è alla musica classica – sono conosciute come “le sorelle di Mozart”. La definizione rappresenta gli innumerevoli talenti al femminile che sono rimasti ine-spressi, sconosciuti e persi alla cul-tura, alla musica in particolare. L’espressione trova la sua giustifi-cazione nella condizione in cui ver-sava Maria Anna Walburga Ignatia Mozart, chiamata Nanner (1751-1829), sorella maggiore del più noto Wolfgang Amadeus (1756-1791).
La poetessa malinconica della letteratura italiana che forse non tutti conoscono come merita
Antonia è solo il primo di una serie di nomi parentali ed è quello del nonno materno, persona di grande coltura, storico, pittore di acquerello e amante dell’arte. La nonna Maria è a sua volta colta e di famiglia illustre: è infatti la nipote di Tommaso Grossi.
pur non mancando apprezzabili esempi di capacità e di coraggio
Donne artiste cercansi
Ci siamo lasciati, lo scorso numero di OceanoNews, con un interrogativo rimasto senza risposta: è mai possibile che in oltre duemila anni di attività artistica – pittura e scultura in particolare – non vi sia stata una sola donna degna di essere annoverata tra i grandi maestri dell’arte universale? Non è certo un problema di “capacità”, se è vero che studi di psicologia e neurologia accreditano l’ipotesi secondo cui la creatività è ripartita paritariamente rispetto al genere.
Sull’estrema punta occidentale della Sicilia, adagiata su una lingua di terra che corre lungo il Mediterraneo con una forma arcuata che richiama una falce, la città di Trapani rappresenta un punto di partenza di eccezionale bellezza per scoprire tutto il versante siciliano
Le donne penalizzate da pregiudizi ma protagoniste come gli uomini del percorso culturale dell’umanità
Lo spunto per le riflessioni che seguono ci è stato offerto da un’osservazione che viene da lontano: sfogliando i manuali liceali di Storia dell’arte balza subito agli occhi la carenza/assenza di artisti donne (artiste) tra i protagonisti che hanno illuminato il percorso dell’umanità. È proprio vero che le donne non godono di pari riconoscimento nel gotha dei pittori e degli scultori le cui opere arricchiscono le sale dei più rinomati musei di tutto il mondo? O è soltanto una percezione distorta alimentata dall’immaginario collettivo?
Francis Galton, cugino del più famoso Darwin, fu una persona eccentrica ma era sir quindi ogni stranezza gli fu perdonata. Egli s’occupò praticamente di tutto, anche delle cose più impensate, ebbe modo di viaggiare come esploratore per cui si occupò di psicologia solo per qualche lustro, assorbito dalle sue tante curiosità.
La sua opera prima parla dell’ereditarietà degli ingegni e risale al 1869; è molto discutibile in quanto studia la trasmissione dei caratteri geniali tramite le biografie di uomini celebri e biologicamente viene ad affermare la frequenza degli uomini geniali secondo le famiglie che li hanno generati.
e i siti UNESCO Patrimonio dell’Umanità
Le sette meraviglie del mondo antico resistono ancora oggi nell’immaginario popolare come simbolo di bellezza e suscitano sentimenti di ammirazione per la maestosità della loro struttura. Come abbiamo già avuto modo di scrivere, soltanto la gigantesca piramide del faraone Cheope ha resistito all’inesorabilità del tempo; tutte le altre sono andate distrutte, vittime della forza devastatrice di incendi o terremoti.
Un’importante pagina di storia fasanese.
Giunto al potere, Mussolini intraprende un vasto programma di formazione culturale con lo scopo di allevare ed educare schiere di giovani fascisti di provata fede e assoluta devozione
Quando si parla di episodi storici, di luoghi divenuti memorabili per avvenimenti tristi e spiacevoli non si pensa mai che qualcosa di simile sia stato vissuto nel nostro territorio, quello fasanese. Anni fa appresi da un libro dell’esistenza di un campo di internamento a pochi chilometri da Fasano. Ad Alberobello ci fu la cosiddetta Casa Rossa che accolse solo donne, dove si verificarono fatti inquietanti.
La Giornata della Memoria ci fa riflettere sull’importanza di ricordare gli eventi più drammatici della nostra Storia.
E mai come oggi aggiunge forza a un concetto fondamentale: la necessi-tà di non cedere all’odio e di non ripetere gli stessi errori
Se comprendere
è impossibile,
conoscere
è necessario
(Primo Levi)
Sulle sue origini non ho notizie certe, neppure che sia realmente esistito. Da quel che si racconta, pare non avesse un mestiere definito, visto che è descritto a volte “candenière”(vinaio) a volte “paretàre” (costruttore di muri a secco), ma si adattava a fare qualunque lavoro gli si proponesse, anche se non ne aveva le capacità. Di questo strambo personaggio, collocato dalla trasmissione orale della città agli inizi del secolo scorso, si raccontano storie ed aneddoti che mi permetto di riferire così come le ho sentite raccontare.
Nei suoi romanzi Giovanni Verga si avvicina alla dimensione cristiana che lo rende sensibile al dolore degli ultimi
Quando si parla del Verismo occorre richiamarsi ai naturalisti francesi, a Balzac, a Zola, a Flaubert, a Maupassant, dai quali i nostri scrittori avrebbero tratto i loro modelli. In realtà intorno alla metà dell’800 si manifesta in tutta Europa un rinnovato interesse per le scienze, per il concreto, per l’attenta osservazione della realtà e alle forme della scienza si volgeva la stessa letteratura, che reagiva spontaneamente ad un romanticismo ormai stanco e lacrimoso, completamente staccato dalla realtà concreta.
Tra storia, immaginazione, misteri e leggenda: antenate dei moderni siti patrimonio dell’umanità
FASCINO E MISTERO DELLE “MERAVIGLIE”
Il complesso delle piramidi di Giza, tra le quali spicca quella del faraone Cheope di cui ci siamo occupati nel numero scorso di OceanoNews, orienta lo sguardo e l’interesse su uno scenario tanto affascinante quanto misterioso: quello delle cosiddette “sette meraviglie del mondo antico” di cui la piramide di Cheope è la più antica e l’unica giunta fino a noi.
Il profeta della non-violenza alla costante ricerca della verità che riuscì a fermare l’Impero Britannico
Una delle personalità più stra-ordinarie ed influenti del Nove-cento, è riuscito a liberare il suo paese dal colonialismo senza spargimenti di sangue e profes-sando la fratellanza
LA GRANDE ANIMA
Nato il 2 ottobre 1869 a Portbandar, nell’India coloniale, da secoli sotto il controllo britannico, Gandhi cresce adorando il dio indù Vishnu e se-guendo il Giainismo, un’antica reli-gione indiana moralmente rigorosa che sposa la non violenza.
Ci sono storie che devono essere raccontate, storie di uomini e di donne che nella loro vita si sono distinti per coraggio, responsabilità, umanità. Ci sono storie che cambiano il mondo
Il 27 gennaio – data prescelta dalla risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite perché in quel giorno del 1945 fu liberato il campo di concentramento di Auschwitz – si celebra la giornata mondiale in memoria delle vittime dell’Olocau-sto, una delle carneficine più brutali del XX secolo, perpetrata ai danni del popolo ebraico dalla Germania di Hitler e dai suoi alleati, che contò circa quindici milioni di vittime.
La fragilità umana in "Canne al Vento"
“Siamo proprio come le canne al vento, donna Ester mia. Ecco perché! Siamo canne e la sorte è il vento”…
È, questa, una delle frasi più penetranti ed incisive di Canne al Vento, il capolavoro di Grazia Deledda, un’autrice feconda e immaginifica molto spesso dimenticata dai libri e della quale si è parlato e si parla molto poco. A sottolinearlo è Alberica Bazzoni letterata e ricercatrice, quando fa emergere, nel suo scritto Il Genere della Letteratura: la Storia (23/5/2016), la forte marginalizzazione delle donne scrittrici che finiscono spesso nel dimenticatoio e, riferendosi a Grazia Deledda, ne è venuto fuori che su tredici manuali scolastici tra quelli più utilizzati al liceo, la Deledda è assente in ben otto di questi! Eppure questa donna tenace, figlia della sua terra, che non ha goduto neanche delle simpatie dei suoi conterranei, è stata l’unica donna italiana a vincere un Nobel per la Letteratura (1926) dopo la svedese Selma Lagerlof.
Una delle sette meraviglie del mondo antico, tomba di un faraone spregiudicato e tiranno
Un monumento “meraviglia” del mondo
È l’unica delle sette meraviglie del mondo antico ancora esistente. Non sono bastati, infatti, oltre 4.500 anni per distruggerne la presenza e la maestosa suggestione che riesce a ispirare la piramide di Cheope – dal nome del faraone che vi è stato sepolto – collocata nei pressi della città di Giza, in Egitto, sulla riva occidentale del fiume Nilo, a circa 20 km dalla capitale Il Cairo.
Un viaggio musicale sulle tracce del grande compositore che nella musica “ci metteva il cuore”
Cos’è la musica di Beethoven?
Da sempre il Gran Sasso è la meta delle mie escursioni estive insieme a mio padre. Durante il tragitto tra la nostra casa e Campo Imperatore, è pura magia ascoltare le Sinfonie di Beethoven suonate dalla Berliner Philharmoniker diretta da Karajan e percepire il tempo non come il ticchettio di un orologio, ma come flusso vitale reso in musica: il tragitto dura infatti circa un’Ottava di Beethoven.