Florence Nightingale

La prima infermiera nella storia e la sua idea di nursing

Articolo a cura di Tina Ferreri Tiberio e Luisa Tampone
La professione infermieristica ha avuto una straor-dinaria evoluzione storica, è passata da forme di assi-stenza basate sull’esperienza e sull’intuito a forme di assistenza più scientifiche. Il grande merito di Flo-rence Nightingale è stato quello di avere reso l’as-sistenza infermieristica una professione basata sulla competenza tecnica e scientifica e di avere favorito l’istituzione di scuole atte allo scopo.


Nightingale Florence nacque a Firenze nel 1820 da genitori inglesi aristocratici e benestanti. Il suo nome Florence è un omaggio alla città di Firenze. Di carattere schivo amava dedicarsi allo studio, infatti studiò greco, latino, francese, filosofia appassionandosi a Platone. Di animo molto sensibile amava scrivere pensieri e riflessioni in note private e poi nel suo diario. Ha modo di seguire gli studi classici, di viaggiare all’estero e in tal modo venne a conoscenza delle condizioni dell’assistenza e della beneficenza dei paesi che visitava. Ottenne dai genitori il permesso di recarsi a Kaiserwerth in Germania; qui vi era un ospedale con cento letti, un penitenziario femminile, un asilo per bambini; Florence Nightingale scoprì che l’igiene e la tecnica infermieristica non avevano basi scientifiche. Nel 1853 arrivò a Parigi e qui a Parigi fece maggiore esperienza nelle case di ricovero, negli ospedali, poteva anche seguire i medici nelle loro visite. Successivamente le fu assegnata a Londra la direzione di una Casa di Salute per gentildonne decadute e qui introdusse diverse novità per agevolare il lavoro delle infermiere.

Nel 1854 scoppiò la guerra di Crimea tra la Francia e l’Inghilterra contro la Russia; il Ministro della guerra le chiese di partire per la Crimea con un gruppo di infermiere, partirono in trentotto. Arrivate a Scutari trovarono l’opposizione dei medici che non vedevano di buon occhio la presenza femminile negli ospedali militari. L’ospedale di Scutari versava in condizioni igieniche pessime, mancava l’acqua, gli ammalati erano lasciati su lettini di paglia e con gli stessi indumenti, sporchi, con cui erano arrivati. Florence Nightingale mise a disposizione dell’ospedale una somma di denaro che aveva raccolto sia tra amici sia con una campagna svolta dal Times; con questi soldi potè procedere all’acquisto di tutto il materiale che serviva per la pulizia; provvide anche all’acquisto dei paraventi, dei tavoli operatori; organizzò anche una cucina con diete speciali. Faceva il giro delle corsie anche a notte fonda e quando passava tra gli ammalati lasciava sempre un sorriso di conforto, da qui l’epiteto dela donna con la lampada.

Andò in Crimea e anche qui apportò modifiche, le sue iniziative ottennero risultati sorprendenti, ma contrasse il tifo e dovette tornare a Scutari. Rimessasi continuò la sua opera assistenziale aprendo una biblioteca e una scuola per analfabeti. Nel 1856 fu proclamata la pace e Florence, insieme alle altre infermiere, tornò in patria, ma il suo organismo era ormai debilitato dopo due anni di superlavoro.
Per un lungo periodo fu inabile al lavoro ma non per questo abbandonò le sue iniziative, tra cui la campagna per l’Igiene, tanto che scrisse un libricino Notes on nursing ottenendo un grande successo. Era il 1860; il volumetto fu tradotto in molte lingue, tra cui l’italiano.
Sin dalla guerra di Crimea Nightingale aveva preso l’abitudine di prendere appunti e di raccogliere dati e informazioni. Era un metodo che Nightingale aveva appreso dalla filosofia positivista che in quel periodo si stava diffondendo, il metodo scientifico si basava soprattutto sugli sviluppi della tecnica grazie alla rivoluzione industriale.

Nightingale usò questo metodo delle Annotazioni sistematiche e furono il suo metodo letterario preferito. Il suo metodo empirico osservativo aveva però una funzione sociale, quello di far conoscere le principali norme igieniche per evitare la diffusione di molte malattie.
Le Notes of nursing definirono Florence Nightingale fondatrice dell’assistenza infermieristica moderna e una necessaria Introduzione alla professione di infermiere. Nel 1858 divenne la prima donna membro della Royal Statistical Society e membro onorario della American Statistical Association. La statistica fu anche uno dei suoi metodi per la rilevazione dei dati.
Le Lettere rivelano la concezione che lei ha del mondo e dell’uomo, una concezione in perfetta armonia col lavoro, la scienza e la religione; a base del suo modello culturale vi è una concezione metafisica dell’uomo, inteso come persona, nel suo carattere unico e irripetibile, avente una dignità ineguagliabile. Questa nozione di persona Nighthingale l’acquisisce dal cristianesimo, ma di per sé persona è un termine filosofico elaborato dal pensiero greco classico. Volendo rifarci a una definizione pensiamo a quella di Boezio (487 – 525) il quale definì la persona una sostanza individuale di natura razionale.

Tommaso d’Aquino scrisse che la persona indica ciò che è più perfetto in tutta la natura (Summa Theologiae 1, q.28, a3), ossia la persona è ciò che rende possibile ogni capacità operativa, infatti sua caratteristica è l’unicità, il suo essere quello che è lo rende diverso da tutto il resto, in tal senso è dunque individuo.
Avendo natura razionale si suppone che abbia consapevolezza della conoscenza e della volontà di progettare, di intraprendere azioni libere, la libertà è intesa come capacità di muoversi senza condizionamenti esterni. La persona è spiritualità nel senso che trascende ogni forma materiale.
Nightingale amava Platone, Platone parla di anima, intesa come soffio vitale, l’anima è ciò che informa ossia che dà forma ad ogni essere vivente ed è proprio Platone che attribuisce all’anima razionale la spiritualità e l’immortalità. La vita, pertanto, è quell’unità composta dal corpo e dallo spirito e ciò che noi chiamiamo corpo è strettamente connesso con ciò che noi chiamiamo persona, soggetto.
È vero che l’uomo è il suo corpo, ma il suo corpo è l’espressione del modo di essere persona e in quanto tale degna dal punto di vista morale di prendersi cura della propria salute. Questo è uno dei principi fondamentali a cui fa capo la teoria della Nightingale a proposito del metaparadigma del nursing: il paziente in quanto persona ha la capacità di recupero nei confronti della malattia e su cui agisce un ambiente terapeuticamente sicuro.

Aspetto importante per il recupero da parte del paziente è l’ambiente; chi presta assistenza deve adoperarsi affinché promuova e favorisca un ambiente sano per il paziente, quale la pulizia, la dieta, l’aria fresca perché un ambiente sano favorisce il miglioramento della malattia. La Nightingale sosteneva che se il paziente fosse stato messo nella “condizione di riposo” la natura avrebbe agito sul suo organismo in maniera positiva e la malattia avrebbe seguito un processo di riparazione come risposta ai bisogni di assistenza della persona.
Per ambiente intendeva tutto ciò che circondava l’individuo ed era strutturato in base ai bisogni del malato in quanto la cura e la convalescenza erano fattori imprescindibili. Lo scopo, perciò, era quello di facilitare il processo di guarigione, ma bisognava mettere gli operatori sanitari nelle condizioni di venire incontro alle esigenze dei pazienti nel migliorare per esempio gli impianti elettrici, il sistema di ventilazione ecc. I fattori principali per un ambiente salubre sono: l’aria e l’acqua pulita, la luce, la pulizia.
La Nightingale sosteneva che lavarsi le mani spesso e anche tra una vista e l’altra impediva il proliferare delle infezioni. La fruizione di un servizio igienico all’interno delle stanze di ospedale agevolava il lavoro degli operatori sanitari che prestavano assistenza o che accompagnavano il paziente. Per concludere, è vero che nelle notes della Nightingale si possono individuare dei limiti ma ciò che emerge è la consapevolezza di avere percepito un dato di fatto importante e cioè che esiste prima di tutto un rapporto stretto tra l’ambiente fisico, il paziente e l’operatore sanitario e che tutte le operazioni di assistenza sono svolte in maniera ineccepibile se lo stesso operatore si sente a proprio agio nello svolgimento dell’assistenza.

Posted

25 Jun 2024

Storia e cultura


Tina Ferreri Tiberio



Foto dal web





Programmi in tv oggi
guarda tutti i programmi tv suprogrammi-tv.eu
Ascolta la radio
Rassegna stampa