Storia e cultura

Alla scoperta di Bari, città dal fascino unico

Punto di incontro tra oriente e occidente, è una città dai mille volti, tutti da scoprire

Bari… un esempio di razionalità, figlia di quell’illuminismo che il generale francese Gioacchino Murat, re di Napoli e maresciallo dell'Impero con Napoleone Bonaparte, portò in città agli inizi dell’800. Visto dall’alto, il reticolo delle sue strade è perfetto, rette parallele che intersecano vie perpendicolari a formare angoli retti come in un lemma geometrico, a tal punto da poter dire (vecchio detto popolare): Ce Parìgge tenèsse u mare avèv’a ièsse na piccola Bbare ovvero “Se Parigi avesse il mare sarebbe stata una piccola Bari”.

Al Centro sperimentale di cinematografia

– Presidente…
– Sììì…
– Ci sono gli studenti.
Fioravanti, il direttore del Centro, socchiuse la porta e, tenendola ferma, cercò di entrare di sbieco dallo spiraglio.
Ma una forte spinta spalancò la porta e lo scaraventò in mezzo alla mia stanza mentre una torma di giovani faceva irruzione.

Anche per il prestigioso riconoscimento mondiale non sono mancate disparità tra uomini e donne

UNA DISPARITÀ AVVILENTE
Proseguendo nel nostro itinerario all’interno del-l’universo femminile, alla ricerca di riscontri circa la presenza delle donne, dall’antichità ai giorni nostri, nel mondo delle arti, delle scienze, della letteratura e delle professioni in genere, rivolgiamo uno sguardo conclusivo al Premio Nobel, con l’obiettivo di verificare quante donne dal 1901, anno di istituzione del prestigioso riconoscimento, ne siano state destinatarie. Anche questa verifica può risultare significativa della considerazione di cui le donne hanno goduto e delle opportunità loro concesse per dimostrare il talento posseduto.

Libertino

Leggendo o ascoltando il termine Libertino, si pensa immediatamente a dissoluto. Tale termine chiama alla mente Don Giovanni e Casanova, il che è errato. Si vedrà come la storia della parola (semantica) si discosti dall’etimo originario. Inoltre, Casanova e Don Giovanni sono due figure completamente diverse, che richiameremo nel corso della nostra trattazione la quale - si badi bene - non è esaustiva.
Da libertus – schiavo affrancato – da religione e ipocrisia morali per le sette del Libero Spirito. Si può giungere solo da qui al termine originario di libertino. Abbiamo testimonianze storiche dei libertini – liberi pensatori – in Francia, dove sono protetti da Margherita di Navarra, sorella di Francesco I di Francia.

Mente, sé e società

È l’opera più famosa di George Herbert Mead pubblicata postuma; sono le sue lezioni di psicologia sociale. Tale opera interessa lo psicologo (Mead lo era) quanto il sociologo che il filosofo. Mead afferma l’esistenza di una struttura biologica per la sopravvivenza ma per lui tra il biologico e il sociale non c‘è frattura netta ma continuità.
A differenza degli animali la cui organizzazione segue l’istintualità, principio base della differenziazione, nell’uomo non vige la gestualità o la sola risposta a stimoli bensì l’interagire è costituito da gesti vocali significativi. È il simbolo, derivato da atti sociali, il codice che rende possibile il comunicare. Il simbolo o gesto significativo rimanda ad un processo sociale. Onde si capisce bene che l’interazione simbolica è la forma specifica dell’interazione umana.

Le donne e la scienza

Un connubio vincente che ha contribuito al progresso dell’umanità

UNA STORIA LUNGA OLTRE QUATTROMILA ANNI!
Tutto è cominciato da e con Merit Ptah (2.700 a.C.), la più antica scienziata e prima donna nel campo della medicina. Partiamo proprio da lei per l’affascinante e contrastata avventura della presenza femminile nel mondo della Scienza. Contra-stata perché il notevole contributo in termini qualitativi che le donne-scienziato hanno assicurato al pro-gresso dell’umanità si è concre-tizzato tra perplessità e pregiudizi che hanno accompagnato la loro presenza in questo particolare setto-re della cultura.

Mandorle e carrube, fonte di lavoro per le donne fasanesi

In un clima di bassa scolarizzazione vi trovavano impiego anche ragazze giovanissime

.
Nel dopoguerra, in piena crisi economica, le donne, laddove non lavoravano in proprio, riuscivano a trovare un’occupazione per lo più nell’ambito dei filati, nel laboratorio militare oppure come braccianti agricole. Una alternativa venne dalle prime aziende che commerciarono con le mandorle.

DON GIOVANNI LA GIOIA
Un’azienda che assunse un centinaio di donne per selezionare e sgusciare i suddetti frutti, era quella di Don Giovanni La Gioia, originario di Triggiano, ubicata presso la stazione di Fasano. Tra le operaie, Antonia Di Leo, ormai scomparsa, lavorava come “sacchiera”, anche di notte se era necessario, tanto che a volte si stendeva sulle masse di mandorle da cui poteva sbucare un topolino. Percependo 160 lire al giorno vi prestò servizio per dieci anni e senza contributi. Tuttavia per necessità e in mancanza di un lavoro alternativo non lasciò quell’impiego. Le mandorle venivano selezionate in base alla qualità: le Catusce semi tenere, le Tondine, cosi chiamate dalla loro forma che venivano da Carovigno e le Pizzute, dalla tipica forma allungata e appuntita. Ne venivano fatti pacchi da dodici chilogrammi o balle da mezzo quintale e spedite in Russia e in America.

L’AZIENDA DEI F.LLI PERRINI
Un maggior numero di donne trovò lavoro nell’azienda dei fratelli Perrini, Marzio e Florindo, già avviata dal padre Oronzo sin dai primi anni del dopoguerra. Di loro tanto è stato detto e scritto.
Alcune ex operaie ricordano che i Perrini si rifornivano in un primo momento dalle masserie circostanti. Il mandorlo e il carrubo erano piante molto diffuse nel nostro territorio poi, con la costruzione della rete stradale, molti esemplari furono abbattuti. Sopperirono con le importazioni da Turchia, Marocco Algeria e Tunisia.

Le “sorelle di Mozart” e le donne musiciste discriminate

Dal Medioevo al Novecento una lunga serie di pregiudizi che hanno imposto la musica classica prevalentemente al maschile

LE “SORELLE DI MOZART”
Negli ambienti musicali di tutto il mondo – il riferimento è alla musica classica – sono conosciute come “le sorelle di Mozart”. La definizione rappresenta gli innumerevoli talenti al femminile che sono rimasti ine-spressi, sconosciuti e persi alla cul-tura, alla musica in particolare. L’espressione trova la sua giustifi-cazione nella condizione in cui ver-sava Maria Anna Walburga Ignatia Mozart, chiamata Nanner (1751-1829), sorella maggiore del più noto Wolfgang Amadeus (1756-1791).

Una voce leggera eppure forte, quella della poetessa Antonia Pozzi

La poetessa malinconica della letteratura italiana che forse non tutti conoscono come merita

Antonia è solo il primo di una serie di nomi parentali ed è quello del nonno materno, persona di grande coltura, storico, pittore di acquerello e amante dell’arte. La nonna Maria è a sua volta colta e di famiglia illustre: è infatti la nipote di Tommaso Grossi.

Le barriere sociali hanno penalizzato le donne

pur non mancando apprezzabili esempi di capacità e di coraggio

Donne artiste cercansi
Ci siamo lasciati, lo scorso numero di OceanoNews, con un interrogativo rimasto senza risposta: è mai possibile che in oltre duemila anni di attività artistica – pittura e scultura in particolare – non vi sia stata una sola donna degna di essere annoverata tra i grandi maestri dell’arte universale? Non è certo un problema di “capacità”, se è vero che studi di psicologia e neurologia accreditano l’ipotesi secondo cui la creatività è ripartita paritariamente rispetto al genere.

Trapani, la città baciata da due mari, tra storia e leggende

Sull’estrema punta occidentale della Sicilia, adagiata su una lingua di terra che corre lungo il Mediterraneo con una forma arcuata che richiama una falce, la città di Trapani rappresenta un punto di partenza di eccezionale bellezza per scoprire tutto il versante siciliano

La creatività e l’universo femminile

Le donne penalizzate da pregiudizi ma protagoniste come gli uomini del percorso culturale dell’umanità

Lo spunto per le riflessioni che seguono ci è stato offerto da un’osservazione che viene da lontano: sfogliando i manuali liceali di Storia dell’arte balza subito agli occhi la carenza/assenza di artisti donne (artiste) tra i protagonisti che hanno illuminato il percorso dell’umanità. È proprio vero che le donne non godono di pari riconoscimento nel gotha dei pittori e degli scultori le cui opere arricchiscono le sale dei più rinomati musei di tutto il mondo? O è soltanto una percezione distorta alimentata dall’immaginario collettivo?

Galton e la psicologia differenziale

Francis Galton, cugino del più famoso Darwin, fu una persona eccentrica ma era sir quindi ogni stranezza gli fu perdonata. Egli s’occupò praticamente di tutto, anche delle cose più impensate, ebbe modo di viaggiare come esploratore per cui si occupò di psicologia solo per qualche lustro, assorbito dalle sue tante curiosità.
La sua opera prima parla dell’ereditarietà degli ingegni e risale al 1869; è molto discutibile in quanto studia la trasmissione dei caratteri geniali tramite le biografie di uomini celebri e biologicamente viene ad affermare la frequenza degli uomini geniali secondo le famiglie che li hanno generati.

Le nuove sette meraviglie moderne

e i siti UNESCO Patrimonio dell’Umanità

Le sette meraviglie del mondo antico resistono ancora oggi nell’immaginario popolare come simbolo di bellezza e suscitano sentimenti di ammirazione per la maestosità della loro struttura. Come abbiamo già avuto modo di scrivere, soltanto la gigantesca piramide del faraone Cheope ha resistito all’inesorabilità del tempo; tutte le altre sono andate distrutte, vittime della forza devastatrice di incendi o terremoti.

Le colonie estive montane durante il fascismo

Un’importante pagina di storia fasanese.
Giunto al potere, Mussolini intraprende un vasto programma di formazione culturale con lo scopo di allevare ed educare schiere di giovani fascisti di provata fede e assoluta devozione

Quando si parla di episodi storici, di luoghi divenuti memorabili per avvenimenti tristi e spiacevoli non si pensa mai che qualcosa di simile sia stato vissuto nel nostro territorio, quello fasanese. Anni fa appresi da un libro dell’esistenza di un campo di internamento a pochi chilometri da Fasano. Ad Alberobello ci fu la cosiddetta Casa Rossa che accolse solo donne, dove si verificarono fatti inquietanti.

Per non dimenticare

La Giornata della Memoria ci fa riflettere sull’importanza di ricordare gli eventi più drammatici della nostra Storia.
E mai come oggi aggiunge forza a un concetto fondamentale: la necessi-tà di non cedere all’odio e di non ripetere gli stessi errori

Se comprendere
è impossibile,
conoscere
è necessario


(Primo Levi)

Le storie di “Zze Pìtte” (nomignolo di Zio Benedetto)

Sulle sue origini non ho notizie certe, neppure che sia realmente esistito. Da quel che si racconta, pare non avesse un mestiere definito, visto che è descritto a volte “candenière”(vinaio) a volte “paretàre” (costruttore di muri a secco), ma si adattava a fare qualunque lavoro gli si proponesse, anche se non ne aveva le capacità. Di questo strambo personaggio, collocato dalla trasmissione orale della città agli inizi del secolo scorso, si raccontano storie ed aneddoti che mi permetto di riferire così come le ho sentite raccontare.

Dal Naturalismo al Verismo: Verga

Nei suoi romanzi Giovanni Verga si avvicina alla dimensione cristiana che lo rende sensibile al dolore degli ultimi

Quando si parla del Verismo occorre richiamarsi ai naturalisti francesi, a Balzac, a Zola, a Flaubert, a Maupassant, dai quali i nostri scrittori avrebbero tratto i loro modelli. In realtà intorno alla metà dell’800 si manifesta in tutta Europa un rinnovato interesse per le scienze, per il concreto, per l’attenta osservazione della realtà e alle forme della scienza si volgeva la stessa letteratura, che reagiva spontaneamente ad un romanticismo ormai stanco e lacrimoso, completamente staccato dalla realtà concreta.

Le sette meraviglie del mondo antico

Tra storia, immaginazione, misteri e leggenda: antenate dei moderni siti patrimonio dell’umanità

FASCINO E MISTERO DELLE “MERAVIGLIE”
Il complesso delle piramidi di Giza, tra le quali spicca quella del faraone Cheope di cui ci siamo occupati nel numero scorso di OceanoNews, orienta lo sguardo e l’interesse su uno scenario tanto affascinante quanto misterioso: quello delle cosiddette “sette meraviglie del mondo antico” di cui la piramide di Cheope è la più antica e l’unica giunta fino a noi.

Mahatma Gandhi. La "Grande Anima" dell'India

Il profeta della non-violenza alla costante ricerca della verità che riuscì a fermare l’Impero Britannico

Una delle personalità più stra-ordinarie ed influenti del Nove-cento, è riuscito a liberare il suo paese dal colonialismo senza spargimenti di sangue e profes-sando la fratellanza

LA GRANDE ANIMA
Nato il 2 ottobre 1869 a Portbandar, nell’India coloniale, da secoli sotto il controllo britannico, Gandhi cresce adorando il dio indù Vishnu e se-guendo il Giainismo, un’antica reli-gione indiana moralmente rigorosa che sposa la non violenza.

I “Giusti”: Irena Sendler e Janusz Korczak

Ci sono storie che devono essere raccontate, storie di uomini e di donne che nella loro vita si sono distinti per coraggio, responsabilità, umanità. Ci sono storie che cambiano il mondo

Il 27 gennaio – data prescelta dalla risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite perché in quel giorno del 1945 fu liberato il campo di concentramento di Auschwitz – si celebra la giornata mondiale in memoria delle vittime dell’Olocau-sto, una delle carneficine più brutali del XX secolo, perpetrata ai danni del popolo ebraico dalla Germania di Hitler e dai suoi alleati, che contò circa quindici milioni di vittime.

Grazia Deledda

La fragilità umana in "Canne al Vento"

“Siamo proprio come le canne al vento, donna Ester mia. Ecco perché! Siamo canne e la sorte è il vento”…
È, questa, una delle frasi più penetranti ed incisive di Canne al Vento, il capolavoro di Grazia Deledda, un’autrice feconda e immaginifica molto spesso dimenticata dai libri e della quale si è parlato e si parla molto poco. A sottolinearlo è Alberica Bazzoni letterata e ricercatrice, quando fa emergere, nel suo scritto Il Genere della Letteratura: la Storia (23/5/2016), la forte marginalizzazione delle donne scrittrici che finiscono spesso nel dimenticatoio e, riferendosi a Grazia Deledda, ne è venuto fuori che su tredici manuali scolastici tra quelli più utilizzati al liceo, la Deledda è assente in ben otto di questi! Eppure questa donna tenace, figlia della sua terra, che non ha goduto neanche delle simpatie dei suoi conterranei, è stata l’unica donna italiana a vincere un Nobel per la Letteratura (1926) dopo la svedese Selma Lagerlof.

La Piramide di Cheope

Una delle sette meraviglie del mondo antico, tomba di un faraone spregiudicato e tiranno

Un monumento “meraviglia” del mondo
È l’unica delle sette meraviglie del mondo antico ancora esistente. Non sono bastati, infatti, oltre 4.500 anni per distruggerne la presenza e la maestosa suggestione che riesce a ispirare la piramide di Cheope – dal nome del faraone che vi è stato sepolto – collocata nei pressi della città di Giza, in Egitto, sulla riva occidentale del fiume Nilo, a circa 20 km dalla capitale Il Cairo.

Il sentiero di Beethoven

Un viaggio musicale sulle tracce del grande compositore che nella musica “ci metteva il cuore”

Cos’è la musica di Beethoven?
Da sempre il Gran Sasso è la meta delle mie escursioni estive insieme a mio padre. Durante il tragitto tra la nostra casa e Campo Imperatore, è pura magia ascoltare le Sinfonie di Beethoven suonate dalla Berliner Philharmoniker diretta da Karajan e percepire il tempo non come il ticchettio di un orologio, ma come flusso vitale reso in musica: il tragitto dura infatti circa un’Ottava di Beethoven.

La stele di Anchise

L’atmosfera peculiare e densa di mistero che si respira ad Erice ha di certo favorito il diffondersi di numerose leggende...

Che Enea, sfuggito alla distruzione di Troia, dopo sette anni di peregrinazioni, per terra e per mare sia passato e si sia fermato per ben due volte a Trapani, non lo dice solo Virgilio, per dovere di celebrazione del primordiale antenato d’Augusto imperatore, ma lo asseriscono anche altri storici che si sono dedicati, alternativamente, alle vicende dei profughi fuggiaschi da Troia e al volgere della storia ellenistica, della Magna Grecia e della Sicilia in particolare, lungo l’arco dei secoli, ciascuno in epoca diversa.

Gustave Eiffel, l'ingegnere di ferro

Le sue opere, di immenso valore, sono le più conosciuti al mondo, dalla Statua della Libertà alla Torre che porta il suo nome

Gustave Alexandre Eiffel nacque il 15 dicembre 1832 a Digione, in una famiglia borghese di origine tedesca di nome Bönnickhausen trasferitasi in Francia nel XVII secolo.
Il nonno, ritenendo il proprio cognome difficilmente pronunciabile dai francesi, aggiunse il nome Eiffel, prendendo spunto dal suo luogo nativo situato nella regione tedesca dell’Eifel. Gustave cambiò ufficialmente il suo nome nel 1879.
Seguì gli studi di ingegneria chimica all’école des Arts et Métiers.
A lui si deve la progettazione e realizzazione di alcune delle meraviglie più straordinarie mai realizzate, simboli per eccellenza della democrazia e della libertà: la torre Eiffel e la Statua della Libertà, scaturiti entrambi dalla sua mente geniale.

Carl Rogers: il rivoluzionario silenzioso

Noto in tutto il mondo per essere uno dei massimi esponenti della corrente umanistica, è l’ideatore di un modello psicoterapeutico definito "terapia centrata sul cliente"

Carl Rogers nacque l’8 gennaio 1902 a Oak Park nei pressi di Chicago da una famiglia protestante; ricevette un’educazione rigida e autoritaria e fu avviato agli studi seminariali. Dopo un viaggio in Cina a contatto con una concezione della vita del tutto opposta a quella della sua famiglia, al suo rientro abbandonò il vecchio seminario per entrare in un altro seminario ritenuto più liberale. Qui infatti, ottenne di poter organizzare un corso senza professori, con un programma interamente gestito dagli studenti. Fu questa la prima grezza esperienza di non-direttività della quale egli fu soddisfatto.

Nel momento più critico della “guerra fredda” ha scongiurato un conflitto mondiale

Vasili Arkhipov. Non lo troveremo mai nei libri di storia, eppure...

L’ufficiale della Marina sovietica Vasili Alexandrovich Arkhipov (Staraya Kupavna, 30 gennaio 1926 – 19 agosto 1998) nasce in una famiglia contadina e studia prima nella Pacific Higher Naval School, quindi frequenta la Caspian Higher Naval School conseguendo la laurea in Ingegneria nel 1947.

Breve viaggio fasanese tra carri e carrozze. Una figura d’altri tempi: il cocchiere

Il conduttore di carrozza è una figura scomparsa con l'avvento dell'automobile. Generalmente il cocchiere (u cucchiere) veniva chiamato dalle persone prive di mezzo di trasporto, per essere condotti alla stazione o al cimitero

Leggendo sui social ho appreso che tempo fa nel Museo di Catanzaro si era salvata dal rogo una carrozza, rimasta intatta, proprio quella del famoso film Via col vento ispirato ad uno dei best sellers della letteratura mondiale.
Incuriosita sia dalla notizia che dalla figura del vecchio cocchiere in cassetta, argomento di questa ricerca, ho cercato di documentarmi. Dopo essermi aggirata in lungo e in largo mi sono imbattuta ne Il mastro di casa, opera concernente il modo di governare le case dei Grandi, di tale Francesco Liberati, risalente nientemeno che al lontano 1658.

Abbazia S. Maria di Pulsano

Il sito mistico restituito alla vita ascetica e monastica

L’Abbazia di Pulsano è a circa 8 km dal Santuario di San Michele a Monte Sant’Angelo e si giunge attraverso una strada a tratti smottata, senza uscita, destinazione monastero o dirupo vertiginoso. Il paesaggio diviene bucolico nel-l’immediato ed è frequente incrociare ovini o bovini intenti al pascolo, indifferenti o adusi al passaggio umano, spesso anche runner.
Diversamente, per i più avventurosi, si può accedere dalle coste di Manfredonia (sorta per volontà del principe svevo Manfredi sui resti di Siponto, antica città daunia) con un’arrampicata di 4/ 5 km, ma la fatica è ben ricompensata dalle sensazioni che se ne ricevono.

breve excursus nel sistema di pagamento che in questo periodo angustia le famiglie italiane

Dal baratto al Bitcoin, l’evoluzione della moneta nel corso dei secoli

In principio era il baratto, generalmente considerato la prima forma storica dello scambio commerciale di beni, ancora anteriore allo scambio monetario. È stato Adam Smith (1723-1790) a ipotizzare per primo che la moneta sia subentrata al baratto per un’evidente “debolezza” di quest’ultimo: il sistema di scambio, infatti, presupponeva la coincidenza di una reciprocità di bisogni tra chi desiderava cedere un prodotto e colui che, a sua volta, ne avesse bisogno e fosse al tempo stesso in grado di ricambiare con uno di gradimento del primo.
Tuttavia, non sono pochi gli storici e gli economisti che ritengono il baratto successivo ad altre fasi storiche di economia commerciale: le società non monetarie, infatti, operavano largamente secondo il principio dell’economia del dono e del debito.

Tra consenso e dissenso: l’amore nel Medioevo

L’amore è uno dei temi fondamentali della letteratura di tutti i tempi

Anche nel Medioevo, quando presso la maggior parte delle società del tempo, regna incontrastata una religiosità severa e la donna viene considerata quasi un’espressione demoniaca, non mancano i cantori dell’amore, anzi la civiltà cortese-cavalleresca trova in tale tema la sua essenza, definendolo una “weltanschauung”, ossia un determinato modo di intendere e praticare la vita .
Il teorico per eccellenza dell’amore cortese è Andrea Cappellano, autore del trattato De Amore, in cui vengono fissati le norme e i canoni di tale conce-zione.

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