Storie di papi: chi ha regnato per decenni e chi soltanto per pochi giorni

Pio IX, 31 anni di pontificato in pieno Risorgimento; Urbano VII, 12 giorni e poi una malaria fatale

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Una storia lunga duemila anni
Il lungo elenco dei pontefici che hanno fatto la storia del cattolicesimo si apre con l’apostolo Pietro, che ha regnato dal 33 al 67, e si chiude con Papa Francesco che si pone al posto 266.
Tra le mille possibili specificità di cui ciascun pontefice è stato portatore, ne segnaliamo due, proponendo i protagonisti dei pontificati più lunghi e di quelli più brevi della storia dei papi fino ai giorni nostri. Vi ritroviamo personaggi più conosciuti e rimasti ben impressi nell’immaginario collettivo, altri meno noti ma che, tuttavia, hanno lasciato una traccia del loro cammino all’interno della Chiesa.

Pietro, primo papa e vescovo di Roma
L’apostolo Pietro, ha regnato per circa 34 anni, prima che venisse crocifisso a testa in giù, in seguito alle persecuzioni attuate da Nerone. A lui spetterebbe, dunque, il primato del pontificato più lungo. Tuttavia, rivestendo il papa la carica di vescovo di Roma, secondo la prevalente convinzione dei vaticanisti il pontificato di Pietro dev’essere considerato dal suo arrivo nella città, avvenuto qualche anno dopo, e non già dall’ascesa al Cielo di Gesù Cristo. In tal caso il suo pontificato si riduce a circa venticinque anni, fino alla tragica fine. Di conseguenza è Pio IX a guidare questa particolare graduatoria, essendo rimasto sulla cattedra di Pietro dal 16 giugno 1846 al 7 febbraio 1878 per complessivi 31 anni, 7 mesi e 23 giorni. Egli è stato il 255^ vescovo di Roma e il 164^ sovrano dello Stato Pontificio, dal 1846 al 20 settembre 1870. Seguono Papa Giovanni Paolo II (26 anni, 5 mesi e 17 giorni dal 1978 al 2005), Leone XIII (25 anni e 5 mesi, dal 1878 al 1903) e Pietro.

Pio IX, protagonista del Risorgimento
Pio IX (Senigallia, 13 maggio 1792-Roma, 7 febbraio 1878), al secolo Giovanni Maria Mastai Ferretti, terziario francescano, detiene il primato del papato più lungo della millenaria storia della Chiesa ed è stato il papa maggiormente coinvolto nelle vicende del nostro Paese. Egli governò, infatti, nel burrascoso periodo che precedette il compimento dell’Unità d’Italia, in decenni particolarmente densi di avvenimenti che portarono alla fine del potere temporale del papa: i moti del 1848, la proclamazione della Repubblica Romana, il suo allontanamento da Roma (sempre nel 1848) e la permanenza nel Regno delle Due Sicilie, il rientro nell’Urbe (nel 1850) dopo un esilio di diciassette mesi, la “campagna” piemontese del 1860. Insomma, un pontefice inserito pienamente nel Risorgimento, in un periodo cruciale per la storia italiana.

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Il dogma dell’Immacolata Concezione
Nella gestione dello Stato Pontificio, Pio IX si è rivelato governante illuminato e di grande apertura, disponibile a cambiamenti importanti. Fu uomo di preghiera e di grande pietà; si prodigò per la riforma del clero con una capillare azione pastorale; avvertì la necessità di rinnovare la vita religiosa; fondò numerosi istituti maschili e femminili dedicati soprattutto all'apostolato presso i poveri, all'insegnamento e le missioni. Incoraggiò, inoltre, una fecondissima stagione missionaria ed evangelizzatrice in tutto il mondo.
L'8 dicembre 1854 proclamò il dogma dell’Immacolata Concezione con la bolla Ineffabilis Deus e promulgò il Concilio Vaticano I (primo Concilio dopo più di trecento anni)

Sostenitore delle arti
Pio IX fu mecenate convinto, sostenendo con generosità tutte le espressioni artistiche e provvedendo al restauro di numerosi monumenti e testimonianze storiche di Roma e non solo, consolidando, tra l’altro, l’allora malfermo Colosseo. Contribuì in maniera determinante al completamento dei lavori di bonifica dell’Agro romano e avviò quelli relativi alla rete idrica.
Papa Mastai Ferretti morì a Roma il 7 febbraio 1878, colpito da una crisi epilettica cui seguì un attacco di cuore. Giovanni Paolo II l’ha beatificato il 3 settembre dell’anno 2000.

Urbano VII: solo 12 giorni di pontificato
Nel “segmento” temporale dei pontificati più brevi il primato spetta a Papa Urbano VII, al secolo Giovan Battista Castagna (Roma, 1521–1590), 228^ nella linea di successione a Pietro.
Discendente da famiglia della nobiltà genovese, fu insigne giurista, nipote per parte materna del cardinale Cristoforo Giacobazzi. Eletto in conclave il 15 settembre 1590, il suo è stato il papato più breve della storia: colpito da febbre malarica, morì il giorno 27 successivo.
L’elenco dei pontefici che possono “vantare” una durata molto breve del loro pontificato continua con Bonifacio VI (10-26 aprile 896); Celestino IV (25 ottobre-10 novembre 1241); Sisinnio (15 gennaio-4 febbraio 708); Teodoro II (20 giorni tra dicembre 897 e gennaio 898); Marcello II (9 aprile–1 maggio 1555); Damaso II (17 luglio-9 agosto 1048); Pio III (22 settembre-18 ottobre 1503); Leone XI (1 aprile-27 aprile 1605).

Giovanni Paolo I, il papa del sorriso
Pochi pontefici sono rimasti impressi nell’immaginario popolare con la stessa intensità emotiva suscitata da Giovanni Paolo I, al secolo Albino Luciani, Patriarca di Venezia al momento dell’elezione avvenuta il 26 agosto 1978. Nei suoi 33 giorni di pontificato (decimo nella graduatoria dei papi per durata del mandato) ha saputo seminare dolcezza e affabilità nei modi e con le parole.
Luciani è stato il primo papa ad attribuirsi un doppio nome, in ossequio ai due pontefici che l’avevano preceduto: Giovanni XXIII e Paolo VI.
Gli studiosi rilevano che nel corso del suo breve Ufficio ebbe modo di manifestare interesse per la contraccezione e gli anticoncezionali, confermando le idee progressiste che aveva manifestato già dai tempi del Concilio Vaticano II.

La morte tra mille illazioni
Da colto teologo qual era, meditava di scrivere un’enciclica dal titolo I poveri e la povertà nel mondo che comprovava spiccata sensibilità per il tema della povertà del Sud del pianeta, condannando l'inutile opulenza del mondo occidentale. Riuscì a tenere quattro udienze generali (l’ultima delle quali il giorno prima della morte) nel corso delle quali affrontò i temi dell’umiltà, della fede, della speranza e della carità.
Fra i pochissimi testi ultimati si ricordano una Catechetica in briciole e una lettera ai procuratori della Compagnia di Gesù.
La morte, avvenuta nella notte tra il 28 e il 29 settembre 1978, non ha mancato di sollevare polemiche e illazioni, anche le più ardite. Fu ritrovato riverso nel suo letto dalle suore in servizio presso l’appartamento. La causa ufficiale del decesso è stata attribuita a un infarto del miocardio.
Di Papa Giovanni Paolo I è in corso la causa di beatificazione, avviata nell’anno 2002.

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20 Jun 2024

Storia e cultura


Duilio Paiano



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