L’idea dell’immortalità dell’anima e del corpo è sempre stata collegata ad un dono divino non solo racchiuso nella parabola storico religiosa e nel messaggio ultraterreno di Gesù. Cristo, resuscitando, avrebbe sconfitto la morte dimostrando ai testimoni e ai secoli futuri che il pungiglione della morte e la sua vittoria sono state sconfitte per sempre: divina ed eterna promessa di salvezza e d’immortalità per coloro che credono nel messaggio del fondatore del cristianesimo. Già nel Vangelo di Giovanni Evange-lista, il discepolo che Gesù amava e l’apostolo profeta del Nuovo Testamento per via della scrittura a lui attribuita dell’Apocalisse nell’esilio di Patmos, il tema dell’Immortalità come dono divino appare nella sua più carnale concretezza.
Un passo del Vangelo di Giovanni è illuminante e racchiude il dubbio di Cristo agonizzante in croce sul destino che egli vorrebbe riservare al suo discepolo più amato.
Alcuni fonti accreditate hanno stabilito che il nostro Paese si avvale di duecento cinquantamila leggi per governare, altri ne attribuiscono cento dieci mila, i più non lo sanno. Nemmeno i tanti legulei che si affan-nano a corteggiare i potenti, hanno bisogno di questa conoscenza, avendo già conquistato sufficiente fonte di tutela con la vicinanza al potere.
Foggia piange Angelo Capozzi
Docente dell'Università del Crocese, Angelo Capozzi si è occupato di astro archeologia. È stato un grande studioso della tradizione folkloristica di Foggia e della Capitanata.
Partendo dal punto di vista democratico secondo il quale ognuno ha diritto di scegliersi un sesso diverso da quello somatico sul piano psicologico, anche diritto di mutare il sesso somatico stesso in base a terapie e operazioni chirurgiche, partendo da ciò viene difficile accettare la confusione che ne è sorta a proposito dei generi grammaticali nell’Unione Europea.
Come conseguenza del cambio di sesso sul piano psicologico, sembra che ci siano molti problemi sull’uso del genere maschile o femminile per l’identificazione anagrafica, tanto più che tale genere può essere alternato in base ai desideri del momento per così dire, anche in seno ad una stessa giornata come nel genere oggi cosiddetto fluido.
Un legame indissolubile per la sopravvivenza umana
La pace è uno dei concetti più antichi e universali dell’umanità, un ideale che ha ispirato poeti, filo-sofi, leader politici e spirituali nel corso dei secoli. Sebbene spesso associata all’assenza di guerra, la pace è molto più di una semplice cessazione delle ostilità. Essa abbraccia una gamma di significati e dimensioni che includono la giustizia sociale, l’armonia personale, la stabilità politica e la so-stenibilità ambientale. Questo articolo esplorerà diverse prospettive sulla pace, esaminando le sue implicazioni storiche, filosofiche, sociali ed economiche.
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La forma del dialogo trova un grande sviluppo nella cultura, sia come genere letterario autonomo che come elemento interno alla comunicazione narrativa. Il dialogo fu nell’antichità greca la forma letteraria per il discorso filosofico, acquistando caratteri e finalità particolari; Platone traspose in dialogo il dibattito investigativo socratico, mantenendo la vivacità drammatica dell’oralità scelta dal Maestro. Esso si proponeva il conseguimento della verità, attraverso il confronto delle opinioni e l’osservazione della realtà. Da esso nacque il metodo dialettico, tipico del dibattito filosofico alla ricerca della verità, anche quando il dialogo rimaneva aporetico. Il dialogo animò anche altre forme letterarie, come l’epica di Omero e le parti narrative dei generi teatrali. Nella tragedia gli attori e il coro rappresentavano la vicenda mitica secondo le varie modalità della comunicazione. Passavano dalla rhesis e dal resoconto di eventi in forma indiretta alla responsione dialogica attraverso battute brevi di pochi versi(sticomitia), o addirittura di emistichi dimezzati (antilabè). Con il dialogo nelle sue varie forme, veloci o rallentate, venivano evidenziati il carattere dei personaggi nel divenire degli stati d’animo e il percorso progressivo della vicenda.
L’essere umano, imperfetto, quando è colto da buoni propositi, afferma ufficialmente di voler tendere verso la perfezione. I codici comportamentali di ogni Stato sono sostenuti da questa determinazione, messa in bella mostra da articoli di legge e attraverso nobili principi ispiratori. Ma siamo anche consapevoli di quanta falsità sia pregno l’animo dell’essere umano, afflitto soprattutto da carenza di scrupoli.
Una peculiare caratteristica che gli consente di fingere la ricerca di un nobile obiettivo, mentre al contrario sta perseguendo i propri interessi.
La pittura, una delle forme d’arte più antiche e profonde, è stata a lungo considerata non solo un mezzo di espressione estetica, ma anche un potente strumento di esplorazione e guarigione psicologica. Gli studi psicologici hanno esaminato il ruolo della pittura come portale verso il mondo interiore, sve-lando come questa pratica possa fungere da cata-lizzatore per la comprensione di sé e il superamento dei traumi.
Secondo la teoria del Sé di Carl Rogers, ogni individuo possiede un Sé ideale e un Sé reale. La pittura può diventare un mezzo attraverso il quale l’artista esplora e rappresenta queste due facce del Sé, lavorando verso una maggiore congruenza e armonia interiore.