Pensieri e riflessioni

L’inarrestabile corsa delle frequenze

Verrebbe voglia di chiedersi se sono nate prima le frequenze, quelle elettromagnetiche o i così detti virus pandemici. Si tratta solo di eventi temporali, di razionale deduzione oppure una farneticazione del pensiero? Anche perché il Sistema, non ha smesso di propinarci iniziative, che definisce innovative, privilegiando il campo delle telecomunicazioni.
Quindi in ossequio al principio di osservanza della dualità, da essi consacrato, corre l’obbligo di tentare di comprendere se c’è dell’altro oltre ai progressi vibrazionali annunciati.

Nomadi spirituali

Riflessioni sul testo di Franco Battiato

Franco Battiato, figura iconica della musica italiana, è noto non solo per la sua innovazione musicale, ma anche per l’approfondimento filosofico e spirituale presente nei suoi testi. Nomadi, brano emblematico tratto dall’album L’era del cinghiale bianco del 1979, si erge come una delle opere più raffinate del cantautore siciliano in cui descrive magistralmente la parabola del cercatore d’oro, quell’oro che l’alchimista cercava di trasmutare dai metalli e cioè l’Uomo Divino. Con esso ci esorta a un’immersione profonda nella ricerca di significato e di pace attraverso il viaggio interiore e l’esplorazione delle dimensioni più profonde dell’esistenza umana.

Il concetto di Pace

La parola Pace non significa soltanto assenza di guerra, fine di un conflitto fra Stati, ma qualcosa di più; invocandola semplicemente, come si sa, non è sufficiente.
Pace è accordo, armonia, concordia d’intenti tra due o più persone, così anche nella vita sociale. Papa Francesco sostiene: C’è tanto bisogno di “ricucire”, partendo dai nostri rapporti personali, fino alle relazioni tra gli Stati.

Il colore della “pietà”

Potranno le immagini di stragi che affollano le nostre giornate rendere il livello di orrore raggiunto in questo nostro tempo? Riusciremo a cancellare dalla nostra memoria i morti e il sangue per le strade, o le macerie di case simbolo di distruzione di vite spazzate via per la becera follia di pochi individui? Eppure questo è ciò che i notiziari ci restituiscono quando decidiamo di accendere la Tv per tenerci aggiornati sui principali avvenimenti. È una dolorosa routine a cui ci sottoponiamo sapendo già che verremo sommersi da scenari di morte e che la “guerra”, che consideravamo come anacronistica e superata, ha finito invece per contagiare a macchia d’olio diverse parti della terra.

Criminalità forte o giustizia debole

Come poter definire altrimenti il comportamento di una comunità soggiogata dal malaffare che esalta il comportamento dei suoi rappresentanti, pena la incolumità di ogni cittadino e della famiglia di appartenenza che la compone? In un ambiente mediocre dove il compromesso è padrone, gran parte della stampa mostra grossi limiti informativi e comunicativi, perché le regole imposte che sono obbligati ad osservare, riguardano soprattutto loro, i giornalisti.

Non chiedeteci parole

Una riflessione sul ruolo, oggi, dei poeti

Se bastassero le parole a dar conto delle ingiustizie e le brutture della realtà che ci circonda, allora chi scrive potrebbe diventare necessario, indispensabile in una società che ha perso valori e punti di riferimento. Eppure i poeti e gli artisti appaiono oggi sempre più isolati e ghettizzati. A loro si preferiscono altre e più affascinanti figure, come gli youtubers e gli influencer. Le parole hanno finito per diventare inutili, vuoti contenitori privi di significato in una realtà dominata dalla tecnologia delle immagini e delle apparenze.

La notte oscura dell’anima

Quel momento della vita in cui il buio prende il sopravvento

Si tratta di una dimensione interiore profonda che intellettuali e mistici hanno vissuto e rappresentato simbolicamente. Questa dimensione, definita “notte oscura”, è imbevuta di senso mistico, non nel senso che tutti abbiano avuto contatto o desiderio di Dio, o che abbiano maturato una fede certa, ma che alcune fasi di caduta ed oscuramento della vita non possono ricevere spiegazione e rimandano al mistero, ad una specie di catabasi infernale.

Il Faro attende alla fine del buio

C’è sempre un sud del mondo, un luogo irradiato dal sole dell’anima, una dimensione di pace e di luce proprio come un faro che indichi la direzione da percorrere. È proprio questa dimensione a lanciare segnali carichi di senso, in un momento storico in cui l’attesa di un cambiamento ha un prezzo ed un valore, come una freccia che dia una risposta riguardo la via da seguire tra conflitti e guerre che tuonano ai confini. La Sicilia si pone proprio così, al centro di un Mediterraneo teatro di guerre e battaglie nel corso della storia e contesto presente di naufragi e vie di fuga nel tentativo disperato di cercare una vita migliore. La Sicilia, il sud come un passaggio verso la salvezza.

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