Pensieri e riflessioni

Criminalità forte o giustizia debole

Come poter definire altrimenti il comportamento di una comunità soggiogata dal malaffare che esalta il comportamento dei suoi rappresentanti, pena la incolumità di ogni cittadino e della famiglia di appartenenza che la compone? In un ambiente mediocre dove il compromesso è padrone, gran parte della stampa mostra grossi limiti informativi e comunicativi, perché le regole imposte che sono obbligati ad osservare, riguardano soprattutto loro, i giornalisti.

Non chiedeteci parole

Una riflessione sul ruolo, oggi, dei poeti

Se bastassero le parole a dar conto delle ingiustizie e le brutture della realtà che ci circonda, allora chi scrive potrebbe diventare necessario, indispensabile in una società che ha perso valori e punti di riferimento. Eppure i poeti e gli artisti appaiono oggi sempre più isolati e ghettizzati. A loro si preferiscono altre e più affascinanti figure, come gli youtubers e gli influencer. Le parole hanno finito per diventare inutili, vuoti contenitori privi di significato in una realtà dominata dalla tecnologia delle immagini e delle apparenze.

La notte oscura dell’anima

Quel momento della vita in cui il buio prende il sopravvento

Si tratta di una dimensione interiore profonda che intellettuali e mistici hanno vissuto e rappresentato simbolicamente. Questa dimensione, definita “notte oscura”, è imbevuta di senso mistico, non nel senso che tutti abbiano avuto contatto o desiderio di Dio, o che abbiano maturato una fede certa, ma che alcune fasi di caduta ed oscuramento della vita non possono ricevere spiegazione e rimandano al mistero, ad una specie di catabasi infernale.

Il Faro attende alla fine del buio

C’è sempre un sud del mondo, un luogo irradiato dal sole dell’anima, una dimensione di pace e di luce proprio come un faro che indichi la direzione da percorrere. È proprio questa dimensione a lanciare segnali carichi di senso, in un momento storico in cui l’attesa di un cambiamento ha un prezzo ed un valore, come una freccia che dia una risposta riguardo la via da seguire tra conflitti e guerre che tuonano ai confini. La Sicilia si pone proprio così, al centro di un Mediterraneo teatro di guerre e battaglie nel corso della storia e contesto presente di naufragi e vie di fuga nel tentativo disperato di cercare una vita migliore. La Sicilia, il sud come un passaggio verso la salvezza.

Criminalità forte o giustizia debole

La Giustizia arranca. Molti la cercano, pochi la trovano, in tanti la contestano. Ma perché il potere istituzionale creato per garantire il rispetto dei principi di equità e la corretta applicazione delle leggi non funziona o funziona male?
Con eccessivo ottimismo si è ritenuto le leggi emanate, adatte a questo cittadino, ma il cittadino è in grado di rispettare queste leggi? La legge e il rispetto delle sue regole dovrebbero consentire l’esercizio della Giustizia in ogni civile ecosistema, ma se la Giustizia perde colpi, cosa è necessario fare?

Siamo sicuri di aver capito

Anche gli psicologi e gli psichiatri, stanno vivendo nuove esperienze, che mai avrebbero pensato di dover registrare. Il disorientamento non ha colpito solo la gente comune ma anche i terapeuti. Alle prese con le più varie manifestazioni di risposta ad un evento mai accaduto fino ad ora. Fatto di insidie subdole e calibrate, operazioni studiate nei modi e nei tempi, compiute da un nemico tanto appariscente ma altrettanto introvabile, nei confronti di una popolazione inerme e bacchettona.

Il Festival della canzone

Un suggestivo viaggio nella poesia

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La percezione sociologica del Festival della canzone tocca i cuori, quando al di là degli interessi contingenti delle aziende discografiche, delle mode e delle tendenze del momento, del narcisismo edonistico nel desiderio insopprimibile di apparire, racconta con note e parole le sfumature complesse delle emozioni umane. Liberata dalla superficialità lo spettacolo musicale ribalta i valori della cultura imperante emozionando e si fa impegno sociale che induce alla riflessione sui piccoli e grandi temi dell’esistenza.

La salvezza del mondo

Da sempre l’uomo si è posto come suo obiettivo la felicità nel mondo, godendo di tutte le sue risorse, sia dal punto di vista edonistico con il piacere dei sensi, sia in quello utilitaristico cercando la nutrizione e la sopravvivenza

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Il mondo, dalla sua creazione, ha posto il problema della sua salvezza, evidenziando la sua entità fragile non eterna ed assoluta, bisognosa, quindi, di cure per resistere e sopravvivere. Eppure la sua varietà e bellezza che, come un velo di Maia attraggono la nostra attenzione, si sono identificate con la felicità, come a dire che tanta bellezza è stata creata per la contemplazione dell’uomo e, senza uno sguardo contemplante, perderebbe il suo significato. L’uomo, quindi, si è posto come suo obiettivo la felicità nel mondo, godendo di tutte la sue risorse, sia dal punto di vista edonistico con il piacere dei sensi, sia in quello utilitaristico cercando la nutrizione e la sopravvivenza.

Contro ogni forma di discriminazione razziale

Maria Assunta Oddi propone ai giovani la cura della memoria in nome della poesia

Sotto le stelle impassibili, sulla terra infinitamente deserta e misteriosa, dalla sua tenda, l’uomo libero tendeva le braccia al cielo infinito non disturbato dall’ombra di nessun Dio (Dino Campana).

Uomini pace! Nella prona terra troppo è il mistero; e solo chi procaccia d’aver fratelli in suo timor, non erra (Giovanni Pascoli, I due fanciulli)

Per chi crede nelle favole

L’Università Luiss ha condiviso il discorso tenuto da Paola Cortellesi in occasione dell’inaugurazione del nuovo anno accademico dopo che alcuni estratti sul sessismo nelle fiabe, pubblicati nei giorni scorsi, avevano scatenato diverse polemiche

Tra venti di guerra imperanti sul fonte russo, attacchi alla striscia di Gaza e pirati che impediscono la libera circolazione nel Mar Rosso, la nostra attenzione negli ultimi giorni si è, forse volutamente, concentrata sul discorso tenuto dall’attrice e regista Paola Cortellesi presso l’Università Luiss in occasione dell’inaugurazione del nuovo anno accademico. Reduce dallo strepitoso successo di C’è ancora domani, l’attrice ha analizzato di fronte agli studenti i personaggi femminili di alcune favole alla luce della visione che assumono nella nostra società, criticandone i messaggi che pare offrano ai nostri ragazzi.

La scrittura salva la vita

La scrittura, la forma di comunicazione più alta per riflettere sulla nostra vita, per raccontare qualcosa a qualcuno e, anche, per lasciare una traccia di noi stessi nel tempo

Se vuoi cambiare il mondo,
prendi la tua penna e scrivi.
(Martin Lutero)

Questo è uno dei tanti aforismi sulla scrittura; certo non ne definisce il significato in maniera esaustiva, ma considerate le conseguenze di quelle novantacinque tesi appese il trentuno ottobre del 1517 sulla Chiesa del castello di Wittenberg dallo stesso Lutero, dobbiamo ammettere che qualcosa cambiò davvero nel mondo...

Del rogo su cui si brucia la vecchia befana

La derivazione del termine Befana come Epifania, risale al greco ἐπιϕαίνομαι, apparire, da ἐπιϕάνεια, epipháneia, da cui feste dell’apparizione – del divino – o manifestazione del divino di vario genere pagano e cristiano: riti di rigenerazione della natura, compresi i riti celtici e ulteriori comunque antichissimi, e manifestazione di Gesù alla nascita con visita e omaggio dei Re Magi, ossia Maghi, anch’essi stregoni, sembra il 6 gennaio.

Discorrendo su “Verso e Metaverso”

nel liceo Pisco-Pedagogico Benedetto Croce nella città di Avezzano

Saluto i docenti per la professionalità e la disponibilità nel misurarsi in un progetto metodologico e didattico così importante in una formazione capace di dare risposte alle complesse ed inedite problematiche della contemporaneità affinché diventino occasione di crescita non solo tecnica e nozionistica ma umana.
L’arte di insegnare – ha scritto Anatole France – consiste tutta e soltanto nel risvegliare la naturale curiosità delle giovani menti per progettare un mondo migliore superando difficoltà che sembrano insuperabili.

Risse, bullismo... le “tribù” urbane diventano sempre più violente

I giovani rivelano un malessere che preoccupa e che ci pone davanti a dei ripensamenti educativi

Sempre più giovani, anche di buona famiglia, manifestano comportamenti trasgressivi e violenti sia nei confronti dell’ambiente compiendo atti vandalici, sia nei confronti delle persone, con azioni di bullismo e di aggressione, spesso a mano armata. Sembrano scene da far west quelle a cui capita di assistere, anche in pieno centro e in ore diurne nelle nostre città.

Le sorelle Mirabal

Il 25 novembre in tutto il mondo si commemora la Giornata in-ternazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. La ricorrenza affonda le proprie radici nella storia di tre sorelle che hanno combattuto per la libertà del loro Paese

Ci accorgiamo di alcune realtà drammatiche solo quando accade qualche ricorrenza. Un anniversario che denuncia e condanna la violenza sulle donne invita ad aumentare la consapevolezza di essere ancora lontani da una società che considera uguali nei diritti l’uomo e la donna. L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha indicato il 25 novembre come Giornata contro la violenza sulle donne in memoria delle sorelle Mirabal, attiviste politiche massacrate per ordine del dittatore Rafael Leònidas Trujillo.

Adozione: ricerca di amore e di identità

Un papà racconta la sua visione dell’esperienza adottiva

Diventare genitori adottivi, iniziare un percorso così complesso e dare vita a una nuova famiglia, porta con sé un grande carico di emozioni, riflessioni e anche difficoltà.
Significa pure mettersi in discussione a ogni passo, aprire un canale di dialogo profondo con sé stessi, la propria compagna o compagno e talvolta anche con altre famiglie che hanno intrapreso un percorso simile.

Da genitori adottivi, mia moglie ed io ci siamo chiesti più volte: “Che cosa significa essere genitori? Cosa accomuna i figli e i genitori adottivi? L’amore è sufficiente per guarire le ferite dell’abbandono?”.

Ma se la guerra ha un senso sulla terra

(Contro tutte le guerre, per la pace)

Ancora una volta ci ritroviamo così, a confrontarci con l’insensatezza di un conflitto che ha radici lontane ma che ribadisce uno scontro illogico e disumano tra popoli che condividono la stessa matrice umana. Ancora una volta restiamo inermi di fronte alla violenza mentre piovono notizie di bombardamenti e di uccisioni di esseri innocenti, tra cui molti bambini a cui viene chiesto di pagare colpe non loro.

Il canto di Giulia e di tutte le donne

La soluzione gilanica di Riane Eisler

Io canto le donne
prevaricate dai bruti
la loro sana bellezza,
la loro “non follia”
il canto di Giulia
io canto [...]
1

Giovanni Falcone e il suo più memorabile giudizio

Credo che ognuno di noi debba essere giudicato per ciò che ha fatto. Contano le azioni, non le parole. Se dovessimo dar credito ai discorsi, saremmo tutti bravi e irreprensibili

Giovanni Falcone in gianniscardina.wordpress.com

Teoria Economica del Giusto Livello

(migliorativa della Teoria dell’Equilibrio di Nash)

Elaborata da Lucio Schiuma, autore pluripremiato di libri (romanzi e saggi) editi e da Maria Teresa Infante La Marca, Direttore del Dipartimento Solidarietà e Promozione sociale dell’Accademia delle Arti e delle Scienze filosofiche (BA), co-fondatrice della Stessa.

La Teoria del Giusto Livello (o del Livello Minimo) costituisce un completamento della Teoria dell’E-quilibrio che fruttò a John Nash il Premio Nobel per l’Economia (nel 1994), il quale aveva precedentemente integrato le teorie economiche di Adam Smith, unanimemente considerato il padre/fondatore dell’economia moderna/classica.

Carlo Bo e le sue recensioni su Gabriele D’Annunzio e Ignazio Silone

Riflessioni della scrittrice Maria Assunta Oddi

Carlo Bo nasce a Sestri levante nel 1911, è considerato il più grande critico letterario del novecento per la capacità di evidenziare al di là dei propri condizionamenti ideologici e culturali, l’anima universale della scrittura. In uno sforzo di comprensione storica Carlo Bo, infatti, parlando degli autori abruzzesi, non giudica secondo propri principi di estetica, ma ponendo le opere nel proprio contesto temporale-spaziale, ne evidenzia il rapporto con i destinatari.
Del resto la letteratura serve alla vita pratica e non solo alla comprensione dei fatti. Nella ricerca erudita come esperienza di lavoro metodologico Carlo Bo ha compreso che ogni autore continua a trasformare la società se comunica con le nuove generazioni.

Questioni di etica del giornalismo

Il giornalismo del Ventunesimo secolo è un giornalismo in transizione, diretto verso un paradigma ancora non chiaramente definito. I sempre più nuovi supporti tecnologici, infatti, spingono verso una necessaria ristrutturazione dei processi di produzione e di circolazione dell’informazione, così come introducono trasformazioni sociali che richiedono una riflessione rispetto ai bisogni dei cittadini. Oltre al formato – estensione, linguaggio, supporto –, che risulta più adeguato ai consumatori iperconnessi, il giornalismo si interroga su quale funzione sociale esso dovrebbe avere nella società contemporanea.

Omaggio al “Napoli” da un tifoso interista

Care Amiche e Amici, stanotte non riuscivo a dormire se non rendevo omaggio con un mio rapido schizzo alla vittoria del Napoli. Un evento sociale e culturale importante. Per tanti aspetti. E lo faccio da tifoso interista da tanti tantissimi anni. Conosco benissimo Napoli. Mia moglie era napoletana. Ricordo la Napoli che non c’è più. Come la Napoli di Totò, quella di Porta Capuana, Foria. La Napoli degli anni ‘60, creativa, quella che Pasolini definiva come una etnia a sé che non vagava ma che era stanziale in una città sul mare come Napoli. Una umanità con una sensibilità culturale della vita, diversa e unica. Una diversità di ricchezza, diceva, che sarebbe rimasta finché “rimarranno in vita i napoletani.” E su questo dissento dal “Paolo” dalla genialità multiforme.
Credo che la napoletanità rimarrà se si eviterà quel genocidio culturale del globalismo consumistico. E se la classe politica attuale saprà proteggere le radici di una semantica antropologica che contiene in sé quell’alchimia che genera magie immaginifiche di cui i vari linguaggi espressivi ne portano i segni.

Mi mancava la puzza, la puzza di Palermo

In ricordo di Letizia Battaglia, la fotografa che ha segnato il ‘900 italiano. Per decenni ha raccontato Palermo, sua città natale

Aveva lasciato Milano, lei, la città che le avrebbe garantito una carriera sicura ed una stabilità economica per la propria famiglia. La città dove agli inizi degli anni ‘70 una donna non doveva sgomitare più di tanto per imporsi in un mondo maschile e dove la sua femminilità e professionalità le avrebbero permesso di farsi strada senza troppi rischi o compromessi. Aveva deciso di ritornare nella sua Palermo, senza dubbi o esitazioni. C’era qualcosa che le mancava, più di ogni altra. Non riusciva proprio a vivere senza la puzza, la puzza della sua città.

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