Se qualcuno pensa, che sia io il primo a scoprire costellazioni disegnate nel territorio, si sbaglia. Molto lavoro è stato già fatto da Giorgio Copiz, che ebbe una grande risonanza mediatica. Studiate da scienziati, che hanno fatto diverse ipotesi, adesso l’argomento è “dormiente”. Che il compianto Copiz abbia trovato costellazioni legate ad Ercole non mi stupisce, perché in quella zona di partenza, di quella che diventerà la Via Sacra Cristiana.
Il Sole moriva nel nome e nel mito di Ercole (Sole al tramonto), mentre rinasceva in Daunia (coperto dal Dio Diomede) nei Campi di Diomede e sul Gargano diomedeo. Quindi le costellazioni scoperte da Giorgio Copiz sono in piena sintonia con quella, o quelle da me rilevate.
Giorgio Copiz, che ormai non più tra noi, ha scoperto prima di me che delle città della Ciociaria, l’antica Saturnia, erano allineate in modo da formare costellazioni particolari: Orsa Maggiore, Leo Maior, Leo Minor, Gemini (Gemelli), il Sagittario, Aquila, Idra, Ercole. Copiz vedeva queste costellazioni legate al mito di Ercole.
La figura e il nome di Saturno laziale, tra l’altro è nascosto nei nomi di alcuni nostri paesi, quali Ascoli Satriano,
Stornara, Stornarella. Quindi questa zona vicina ad Ascoli era dedicata a Saturno e quando presenterò Ascoli Satriano entrerò in dettagli enormemente interessanti.
Prima di tornare al nostro Dragone dobbiamo parlare di alcune località che inquadrano meglio il suo studio. Per capire ogni cosa dobbiamo tenere presente che la Daunia rappresentava una testa di cavallo (Demetra, Tanit, Gorgone, ecc.), da cui Capitanata, “testa di Tanit” (divinità fenicia). La bocca è a destra e sarebbe il taglio-torrente tra Monte Sant’Angelo e Mattinata. La Gola era la Valle di Stignano, l’orecchio il Lago di Lesina, l’occhio il Lago di Varano, il naso, appena sulla bocca è ancora visibile. Gli organi di senso sono in rapporto al nascere e morire del Sole. Il Sole veniva mangiato, al sorgere, dalla bocca e veniva ingoiato nella gola e viceversa.