Adesso esaminiamo i 5 reali siti (Ortanova, Ordona, Carapelle, Stornara e Stornarella), che ci svelano segreti importanti. Il contesto è quello che vede rappresentare la collina di Ascoli Satriano come Collina Primordiale, dove si sviluppò la vita al di fuori del mare (Ascoli confina con i Monti Dauni e con la Pianura, ma non appartiene geograficamente a nessuno dei due).
Ecco perché Satriano, Stornara e Stornarella rimandano a Saturno, il dio dell’età dell’oro (per i Romani iniziatore del nuovo Anno). Da lì, vicino al mare il Sole risorge portandosi dietro tutta la simbologia relativa alla rinascita.
Come si può notare nella foto a destra, Ortanova, cioè la nuova Orta, ha la forma del muso di cavallo. Se esso, per onore alla città antica, riprende la stessa forma, allora sul piano vicino Ascoli doveva essere disegnata (in corrispondenza e più grande) una testa di cavallo, che sicuramente era un cavallo storno, color grigio (peli bianchi e neri, yin e yang), dedicato a Saturno (che in vecchiaia diventavano bianchi). Si può ipotizzare la presenza sul terreno, appunto, di una testa di cavallo costituita dai cinque Reali Siti. Lascio a voi fare questo disegno, cioè ricostruire la testa di cavallo considerando che Carapelle potrebbe essere la punta dell’orecchio e il muso si estende a sinistra dei cinque Reali Siti.
In Cina l’imperatore veniva associato al drago, mentre l’Imperatrice alla fenice, di cui abbiamo già parlato a proposito di Ascoli. Erdonia (scavi) potrebbe rap-presentare la testa della fenice morta, mentre Ordona, a forma di passero completo (nella tradizione egizia, la fenice la fanno venire dal mare, in forma di passero), rappresentava la rinascita della fenice.