La piantina delle strade di San Severo è molto complessa e di difficile interpretazione. Si denota un personaggio la cui identità è difficile da capire, e si scorgono sono altri disegni significativi (un cappello o un uccello) anch’essi tuttavia non facili da interpretare.
Probabilmente si può notare una parvenza dell’immagine di Raimondo di Sangro, principe di San Severo, alchimista e scultore.
Nel folklore si nomina un personaggio femminile, Santa Giusta (Santa Jùste) (nel senso di severa) quando non si facevano le cose per bene. Portava giustizia ed era molto punitiva. Si diceva: Adda veni’ Sànda jùste!
Lo stesso ruolo era svolto in India da Varuna, un personaggio mitico indiano, che cavalcava il varano Makara, il cui segno zodiacale era, ed è, a Torremaggiore (Capricorno), subito prima di San Severo. Tra il disegno delle strade di San Severo e la figura di Varuna vi sono alcune connessioni.
Il significato territoriale e religioso di San Severo comunque, ci porta a pensare ad una divinità punitiva, padrona della Notte. Non si comprende bene di chi si parli nella piantina topografica, ma le caratteriste dovrebbero essere proprio quella di Varuna.
San Severo città è la porta della Valle Sacra Garganica, che apre con il Santuario di Stignano e prosegue fino a Monte Sant’Angelo. Sia la Madonna di Stignano, che l’immagine che esce dalla città di San Marco, hanno significati punitivi e quindi essendo San Severo un paese tra quelli con simbologia di controllo umano, molto probabilmente anch’esso indica un personaggio che sorveglia, che punisce, ma in un’ottica di redenzione.
San Severo è l’ultima Stella della Coda del Drago.