Rilevante nel suo capolavoro "Cristo si è fermato ad Eboli", l’autentica dimensione di vera umanità che sprigiona l’uomo nella sua semplicità, intesa nell’accezione più positiva
Carlo Levi con il suo Cristo si è fermato ad Eboli , ha segnato un punto di arrivo nella nostra letteratura ed ha varcato le soglie delle Alpi per il valore intrinseco dell’opera stessa.
Medico, pittore, intellettuale che gravitava attorno al gruppo torinese anche per la grande amicizia che lo legava a Gobetti, si scagliò con intuito magistrale contro la politica del «futurismo» nel quale vide una forma retorica servile e facinorosa che si ricopriva di modernità senza per altro esserlo o aver – quantomeno – il coraggio di andare sino al fondo delle cose.
La sua vita (morì a Roma nel 1975) fu all’insegna della coerenza: fu cofondatore della formazione azionista «Giustizia e Libertà», partecipò alla Resistenza e più volte imprigionato, esule o al confino infertogli dal regime fascista.
Associazionismo: dall'empirismo classico inglese e scozzese alla tradizione francese, è in Germania e in Russia che trova i suoi massimi esponenti
L’associazionismo, ha i suoi precedenti nell’empirismo classico inglese (Locke) e scozzese (Hume) nonché nella tradizione francese trionfante con Étienne Bonnot abbé de Condillac. Il teorico di tale movimento nel Regno Unito ha avuto la sua massima espressione con il filosofo John Stuart Mill. Eppure l’associazionismo trova la sua acmé in Germania con Ebbinghaus e in Russia con Pavlov (il grande fisiologo). In effetti la situazione della filosofia inglese è particolare: un sempre sano empirismo l’aveva contraddistinta, restando meno metafisica della filosofia europea continentale.
L’infinità dell’io, come libera auto-creazione
L’Idealismo è quella corrente filosofica che esprime al meglio la sensibilità romantica; si sviluppa in Germania tra la fine del XVIII secolo e l’inizio del XIX, a seguito della svolta Kantiana della teoria della conoscenza. I centri principali furono Jena e Berlino che accolsero nei loro circoli romantici il meglio della cultura tedesca. L’Università di Berlino, fondata nel 1810, si affermò subito come una delle Accademie più prestigiose d’Europa, grazie all’insegnamento di Fichte, Hegel e Schelling.
Studioso di filosofia e medicina, fu un uomo introspettivo dedito ai momenti di raccoglimento e allo studio. Uno dei suoi obiettivi fu quello di separare la psicologia dalla filosofia, trasformandola in scienza e dimostrando che era una branca della conoscenza autonoma, alla quale dare il giusto riconoscimento
Come abbiamo visto, agli albori di una psicologia come scienza che sorge con sospetti e diffidenze, per presentarsi “autonoma” deve affrontare il problema del metodo.
Quale metodo usare per investigare la natura dei fenomeni mentali?
Wundt usa il termine Selbstbeobachtung che corri-sponde ad “autocontrollo”, “auto-sperimentazione”. Per Wundt si diventa auto speri-mentatori, auto-osservatori o auto-indagatori dei nostri stessi espe-rimenti.
Un uomo di cattedra che fu un grande rivoluzionario
Immanuel Kant è un filosofo illuminista tedesco nato nel 1724 da una modesta famiglia di origini scozzesi di forti convinzioni religiose a carattere pietistico che incise molto sulla formazione del suo carattere.
Il Pietismo era una corrente del luteranesimo caratterizzata da una pratica morale fortemente religiosa fondata dal teologo tedesco Philippo Jakob Spenser (1635-1705). Quarto di undici figli (con i fratelli non ebbe un grande rapporto) il filosofo ebbe un’educazione religiosa impartitagli dalla madre, della quale scrive: “Non dimenticherò mai mia madre, perché fu proprio essa ad impiantare e nutrire il primo germe di bene in me”.
La sua vita fu dedicata interamente alle attività intellettuali. Inizialmente si dedicò agli studi scientifici; successivamente a quelli umanistici, ma mostrò grande interesse per tutti i campi dello scibile umano. Fu precettore privato in alcune case patrizie e in seguito fu professore ordinario di Logica e Metafisica all’università della sua città fino alla sua morte.
Ragione e Sentimento
Voltaire e Rousseau unitamente a Montesquieu, Diderot e d’Alembert sono stati i padri dell’Illuminismo francese; due grandi figure della Francia del XVIII secolo, ma profondamente diverse; le polemiche e gli scambi di invettive tra loro li tennero divisi per più di 50 anni. Ambedue raggiunsero notorietà e fama: Voltaire tutto ragione, Rousseau tutto sentimento.
Nella sua biografia (Les confessions) Rousseau racconta la sua vita e i suoi difficili rapporti con Voltaire. Solo quando la ragione si sarà affermata completamente, asseriva Voltaire, gli egoismi e le passioni umane, anche se inevitabili, saranno rivolti al benessere sia del singolo che della comunità.
Rousseau, invece, esaltava il sentimento naturale e spontaneo; per il filosofo la ragione è subordinata alle passioni. Se la ragione è il punto di partenza per raggiungere la verità, sarà la coscienza a farla amare.
Movimento politico, sociale, culturale e filosofico che si sviluppò in Europa nel XVIII secolo con il quale si intese significare qualunque forma di pensiero che illuminasse la mente degli uomini, ottenebrata dall’ignoranza e dalla superstizione, servendosi della ragione e dell’apporto della scienza
L’Illuminismo fu un movimento culturale e filosofico che si diffuse in Europa dalla fine del XVII a tutto il XVIII secolo fino alla Rivoluzione Francese. Ebbe come centri principali di diffusione l’Inghilterra, la Francia, l’Italia e la Germania. L’Inghilterra era stato il Paese ove la costituzione politica affermava il diritto alle libertà fondamentali: libertà di pensiero, libertà di stampa, di culto; era il Paese dove maggiormente si era affermato l’Empirismo, un orientamento filosofico che riconduceva la conoscenza all’esperienza dei sensi negando l’esistenza di idee innate.
La vicenda si inquadra nei primi anni della dittatura fascista ; una sua verità storica che esprime gli stati d’animo collettivi dei contadini di Fontamara in cui coesistono i “cafoni” (braccianti, manovali, artigiani) e piccoli proprietari, ma sono solo i primi a subire i soprusi e le ingiustizie
Il romanzo Fontamara di Ignazio Silone, pseudonimo di Secondo Tranquilli (Pescina 1900 – Ginevra 1978), ci offre l’occasione di rileggere, in forma narrativa, il contesto storico - culturale in cui gli eventi raccontati furono collocati.
L’ascesa di Mussolini e del movimento fascista dopo la prima guerra mondiale, portarono al controllo di tutti gli aspetti della società. I fatti raccontati nel romanzo avvennero all’inizio dell’ascesa del fascismo e Fontamara, nome immaginario di un paesino della Marsica, storica regione abruzzese al confine con il Lazio, divenne simbolo della condizione di inferiorità dei contadini (i cafoni, termine che Silone intende come dignitoso) meridionali: i cafoni sono tali e parlano la stessa lingua.
Padre dell'idealismo in filosofia, pose le basi di una nuova visione del cosmo attraverso lo studio degli oggetti e la loro relazione con la mente umana
Esse est percepi
(L’essere è percezione)
George Berkeley, filosofo, teologo e vescovo anglicano è con John Locke e David Hume uno dei tre grandi empiristi britannici. Nacque a Dysert in Irlanda. Studiò al Trinity College di Dublino. Si dedicò molto allo studio di Platone; terminati gli studi entrò a far parte del clero anglicano. Effettuò vari viaggi in Inghilterra, Francia e Italia.
Nella odierna glocalizzazione noi abbiamo o crediamo – meglio ancora – di aver perso ogni tipo di mitologia e rito, come abbiamo ampiamente suddetto invece certa ritualità permane negli atti quotidiani. Potrei fare una lunga lista di esempi come “la luce pendula”, il “cornetto”, quest’ultimo poi nel bacino napoletano è molto usato e deve essere rigorosamente regalato oltre ad innumerevoli altre superstizioni folkloristiche o tradizioni religiose, vedi ad esempio l’albero di natale, che permangono in maniera” inconscia” nella nostra società nonostante le diverse forme culturali.
Il volto "traccia" dell’Assoluto
Nella moderna Europa della metà del XX secolo, il nazismo, come un vasto incendio, divampò sino ad annientare ed eliminare Ebrei, malati, i più deboli della società: minorati fisici, mentali e zingari; intere comunità furono cancellate per sempre. Nel 1942 sulle sponde del Wannsee fu pianificato lo sterminio della popolazione ebraica, Auschwitz ne divenne il simbolo. Milioni di persone trovarono la morte sia durante le deportazioni, sia nei campi con-centrazionari; essi furono dapprima raccolti in ghetti per poi essere destinati nei lager o campi di sterminio. Il genocidio degli ebrei si perpetrò fino al 27 gennaio 1945, quando il campo di Auschwitz fu liberato dalle truppe sovietiche. Più di sei milioni di ebrei furono eliminati: riducendoli in cenere, attraverso i forni crematori, se ne vollero cancellare i resti.
Scetticismo e irrazionalismo nel padre della filosofia empirista
David Hume rappresenta uno dei maggiori filosofi empiristi britannici. L’Empirismo nacque nel Seicento in Inghilterra: è una corrente filosofica secondo la quale la conoscenza umana deriva esclusivamente dai sensi o dall’esperienza. Si sviluppò in contrapposizione al Razionalismo (dal latino ratio, ragione), una corrente filosofica basata sulla tesi che la ragione umana può essere la fonte di ogni conoscenza.
Il filosofo eretico, pioniere della nuova scienza, bruciato vivo dall’inquisizione
L’Italia è stata il luogo dell’avanguardia della cultura durante il periodo rinascimentale e Bruno (Nola 1548 - Roma 1600) con la sua filosofia cosmica, si proietta oltre l’Umanesimo e la Rivoluzione scientifica, rappresentando eminentemente questa straordinaria età.
La cultura umanistico-rinascimentale italiana, partendo dal basso medioevo fino a tutto il XVI secolo, si è sviluppata nei vari campi attuando, così, un processo di rinnovamento della civiltà degli italiani, un processo di libertà.
Nel decorso rinascimentale italiano emersero e si affermarono le forze laiche, spesso in opposizione alla Chiesa Cattolica, sfociando in movimenti ereticali, giungendo al rogo di Giordano Bruno (1600) e subito dopo alla condanna di Galileo Galilei; tuttavia la linfa cristiana e cattolica circolò per l’intera civiltà rinascimentale e pertanto, come afferma P.O. Kristeller ne Il Rinascimento e le tradizioni medioevali, “nel complesso il periodo è ben lontano dall’essere anticristiano, come è stato a volte rappresentato”.
Abbiamo già parlato nei numeri precedenti dei riti di passaggio e d’iniziazione sia nel guerriero che nel matrimonio completamente diversi secondo le culture. Ormai il guerriero non esiste più in quanto il servizio di leva è diventato volontario, per cui generalmente gli Stati pagano i futuri militari affinché servano, più che la patria, gli interessi politici (il servizio militare di leva veniva ascritto nei cosiddetti Ruoli Provvisori).
Filosofo e medico inglese, considerato il padre del liberalismo, dell'empirismo moderno e uno dei più influenti anticipatori dell’illuminismo e del criticismo
John Locke, filosofo e medico inglese, è considerato il padre dell’empirismo moderno. Studiò filosofia, scienze naturali e diritto al Christ Church di Oxford. Qui rimase come professore di greco, retorica e filosofia morale. Si dedicò anche agli studi di medicina, di fisica e di fisiologia. Si impegnò inoltre in problemi politici e religiosi.
Nel 1667 pubblicò, contro l’assolutismo monarchico, il Saggio sulla tolleranza.
Protagonista tormentato degli eventi del proprio tempo, è uno tra gli scrittori più moderni della letteratura latina. Affascinato dalla morale stoica, riuscì a piegarla alle esigenze della vita pratica. Lo dimostrano i suoi molteplici scritti, grazie ai quali la riflessione romana raggiunse il massimo livello nell’ambito della filosofia morale
La frase succitata in esergo di Lucio Anneo Seneca resta di una attualità sconcertante nonostante tanti secoli siano trascorsi. Anche se non prenderemo in esame il pensiero del filosofo stoico della tarda latinità, partiremo da questo suo pensiero per affrontare un problema attualissimo della nostra società. Per essere precisi, cultura deriva da colere, coltivare: si coltiva, si ara un campo affinché sboccino i fiori così come si coltiva la mente affinché noi si possa avere una visione non dogmatica ma critica della realtà.
Subito il filosofo stoico introduce anche il più profano in filosofia nel valore della condivisione.
In realtà, contro ogni visione narcisistica del conoscere per il conoscere, c’è un’ottica diversa, autentica: si conosce per agire, per sviluppare determinate doti nell’altro da noi. L’arte, e in genere la cultura, non hanno così un carattere élitario ma universalistico, non esiste più la netta scissione tra cultura colta e pseudo-cultura.
Pensiero filosofico, nato nella seconda metà del Seicento in Inghilterra, secondo cui la conoscenza umana deriva esclusivamente dai sensi o dall'esperienza
Filosofo, matematico, scienziato, logico, teologo, linguista, glottoteta, diplomatico, giurista, storico e magistrato. Tra i massimi esponenti del pensiero occidentale, è considerato un “genio universale”.
Leibniz è nato a Lipsia nel 1646 ed è stato un filosofo, matematico e scienziato tedesco. Sin da piccolo si dedicò allo studio dei filosofi antichi e moderni; studiò le lingue latina e greca; a venti anni si laureò in legge; trascorse alcuni anni viaggiando per l’Europa.
Si interessò di molti problemi. Per sua iniziativa fu fondata l’Accademia delle scienze di Berlino (1700). Si adoperò per la conciliazione tra la Chiesa cattolica e le Chiese riformate. Il suo nome è legato anche al calcolo infinitesimale e alla prima calcolatrice meccanica in grado di compiere tutte le operazioni matematiche.
Profondamente partecipe dello spirito del suo tempo, Hölderlin sperimenta che l’elemento di “inconciliabilità” della filosofia “alla fine nuovamente confluisce nelle misteriose fonti della poesia”
Tra gli autori poco conosciuti o quasi dimenticati del panorama letterario europeo ritengo ci sia Hölderlin (1770 / 1843), la cui vita è un esempio raro di umiltà e di semplicità. Hölderlin fu una figura nobile e bella “simile ad un Apollo”: così un testimone (Magenau) lo descrisse. Ancora oggi rappresenta il punto d’incontro fra gli orientamenti teorici sviluppatisi nella prima metà dell’Ottocento. La sua educazione fu decisamente pietista: studiò greco, latino, dialettica, musica; lesse Schiller, Klopstock, Euripide, i poemi di Ossian e si appassionò all’antichità classica. Visse un tempo ricco di fermenti culturali, sociali e politici, che sfociarono nella Rivoluzione francese, nell’Illu-minismo, nella cultura romantica e nell’Idealismo.
Nel frattempo, mentre l’Illuminismo e la Rivoluzione francese esaltavano l’individuo libero e sovrano nella ragione e per la ragione e consegnavano ai secoli futuri la trasformazione del suddito in cittadino, la cultura romantica permeava di sé l’Uomo e lo Sturm und Drang con Herder superava la concezione storica dell’Illuminismo preparando lo Storicismo del XIX secolo.
Il diaframma tra secolarismo e religione è avvenuto lentamente soprattutto dopo il Rinascimento e l’Illuminismo. L’età dei lumi ha sancito il potere della ragione e la capacità di discernere tra potere spirituale e temporale. Mi è rimasto impresso il quadro di David che rappresentava L’incoronazione di Napoleone. Se compariamo l’incoronazione di Carlo Magno con quella di Napoleone, ci rendiamo conto che, nel primo, la corona viene messa sulla sua testa dal papa Leone III; mentre Napoleone se la mette da solo.
Celebre filosofo olandese ritenuto uno dei maggiori esponenti del razionalismo del XVII secolo
Nato ad Amsterdam da genitori ebrei il 24 novembre 1632, fu educato nella comunità ebraica di Amsterdam. Studiò il latino, il greco e i testi biblici.
Venne a contatto sia con la filosofia scolastica e la filosofia cartesiana che con il pensiero di filosofi contemporanei come Cartesio e Bacone. Per le sue idee religiose nel 1656 fu scomunicato e bandito dalla sinagoga con l’accusa di eresia. Il Filosofo abbandonò Amsterdam e si ritirò in un sobborgo dell’Aia. Lì trascorse il resto della sua vita in meditazione e a comporre le sue opere; morì nel 1677 all’età di 45 anni.
Matematico, fisico, inventore, scrittore, teologo e filosofo cattolico. Considerato uno dei giganti della filosofia e della scienza di sempre, ha contribuito in modo significativo alla costruzione di calcolatori meccanici e allo studio dei fluidi
Il filosofo Blaise Pascal nato nel 1623 in Francia fu anche un grande studioso di matematica e fisica. All’età di 16 anni scrisse un trattato di geometria. Compì esperimenti sulla natura del vuoto, la cui esistenza veniva negata dagli aristotelici e produsse importanti trattati di matematica sul calcolo infinitesimale e sul calcolo delle probabilità.
Nel 1642 progettò una “macchina aritmetica”, primo esemplare delle macchine calcolatrici. Nel 1646 aderì al giansenismo, un movimento religioso, filosofico e politico in polemica con i gesuiti fondato da Giansenico (1585-1638), teologo e vescovo cattolico olandese. Dopo la morte del fondatore, tale dottrina fu dichiarata eretica dalla Chiesa cattolico-romana.
È considerato il fondatore della matematica e della filosofia moderna
Renato Cartesio (René Descartes), filosofo e matematico francese, nacque nel 1596 da famiglia di piccola nobiltà; il padre era consigliere al parlamento di Bretagna. Sin da piccolo entrò nel collegio dei Gesuiti ove studiò grammatica, retorica e filosofia fino all’età di 17 anni; nel 1616 conseguì la laurea in diritto. Dopo aver intrapreso la carriera militare e viaggiato per l’Europa si stabilì in Olanda. Nel 1649 accettò l’invito a recarsi in Svezia presso la corte della regina Cristina; qui mal sopportava i rigori del clima e nel 1650 morì di polmonite.
Il filosofo che nel XVII secolo introduce le prime forme di democrazia con le sue teorie sugli uomini e lo Stato
Il filosofo britannico Tommas Hobbes nacque il 5 aprile 1588 a Malmesbury. Dopo aver completato i suoi studi a Oxford, si impiegò come precettore di un gentiluomo suo coetaneo presso una illustre casata. Si interessò anche di matematica, di politica, di etica e di economia. Visse in un periodo di grandi tumulti a causa delle guerre civili inglesi.