Gottfried Wilhelm Leibniz

Filosofo, matematico, scienziato, logico, teologo, linguista, glottoteta, diplomatico, giurista, storico e magistrato. Tra i massimi esponenti del pensiero occidentale, è considerato un “genio universale”.

Leibniz è nato a Lipsia nel 1646 ed è stato un filosofo, matematico e scienziato tedesco. Sin da piccolo si dedicò allo studio dei filosofi antichi e moderni; studiò le lingue latina e greca; a venti anni si laureò in legge; trascorse alcuni anni viaggiando per l’Europa.
Si interessò di molti problemi. Per sua iniziativa fu fondata l’Accademia delle scienze di Berlino (1700). Si adoperò per la conciliazione tra la Chiesa cattolica e le Chiese riformate. Il suo nome è legato anche al calcolo infinitesimale e alla prima calcolatrice meccanica in grado di compiere tutte le operazioni matematiche.





Le sue opere riguardano un po’ tutte le scienze: giurisprudenza, politica, teologia, storia, fisica e matematica. Le sue prime opere filosofiche sono: Discorso di metafisica, Nuovo sistema della natura, Nuovi saggi sull’intelletto umano. Negli ultimi anni di vita compose: Principi di filosofia, Principi della natura e della grazia, Saggio di Teodicea (Giustizia di Dio), che tratta della bontà di Dio, della libertà dell’uomo, e del perché del male.

Leibniz divide il male in tre specie:
- Male metafisico o imperfezione; il mondo appunto perché è finito è imperfetto; se fosse perfetto si identificherebbe con Dio che è perfetto e quindi di per sé non esisterebbe.
- Male fisico o dolore che è una conseguenza del male metafisico.
- Male morale o peccato che non è imputabile a Dio, ma soltanto all’uomo che ha usato male la libertà che Dio gli ha concesso.

Considerato il precursore dell’informatica e del calcolo automatico, fu inventore di una calcolatrice meccanica detta Macchina di Leibniz, più avanzata di quella di Pascal. Era il 1664. Il suo contributo alla storia del calcolo è fondamentale in quanto a lui si deve la scoperta del sistema di numerazione binario su cui si basa il funzionamento dei computer moderni.





Sosteneva inoltre che nel mondo esistono due tipi di verità: 1) di ragione; 2) di fatto.
Le prime ripetono nel predicato ciò che già si evince dal soggetto (il triangolo ha tre lati); sono verità infallibili e seguono il principio di identità e di non-contraddizione; riguardano la logica e la matematica.
Le seconde riguardano la realtà effettiva e seguono il principio di ragion sufficiente il quale afferma che nulla si verifica senza che sia possibile fornire una ragione; il predicato dice qualcosa di nuovo rispetto al soggetto.

A differenza di Spinoza che ammetteva un’unica sostanza che è Dio, Leibniz ammette infinite sostanze particolari dette monadi; sono sostanze semplici, attive che compongono sia il mondo spirituale che il mondo dell’estensione. Il mondo è formato da un insieme di monadi che sono in armonia tra di loro e fanno capo alla Monade principale, attiva, pura che è Dio. Ogni monade è diversa dalle altre e tra di loro

Posted

30 Aug 2021

Storia e Filosofia


Pasquale Panella



Foto dal web





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