Nuove forme di economia e una nuova cultura, favorevoli a ristrette congreghe, sono derivate dall’avvento del liberismo e dalla globalizzazione.
Il mondo è cambiato. Tanti muri di incomunicabilità tra i popoli sono crollati e la globalità prende sempre più corpo nel mondo. I contrasti tra gli Stati vengono risolti diversamente da prima: le guerre si sono ristrette nella loro estensione e vengono in parte sostituite da sollevazioni locali, da guerre civili ed attentati terroristici.
Un abissale cambiamento in peggio è quello della degenerazione della moralità pubblica e conseguentemente della moralità di una consistente quantità di singoli cittadini.
Da non molto poi, si sono originate, ma continuano ad aggravarsi e non certo lentamente, al contrario progressivamente, le malattie ambientali della nostra terra e cioè l’aumento della sua temperatura che provoca gravi conseguenze: bizzarrie del clima con le sue spaventose piogge, gli smottamenti dei colli, dei monti, i terremoti, i maremoti, le inondazioni e tante altre sciagure…
La conoscenza della maggior parte dell’umanità di questi eventi, ed in particolar modo la generale ripulsa della decadenza dei costumi e del continuo aggravarsi delle condizioni ambientali ed atmosferiche della terra, hanno causato la formazione di un’imponente area culturale prevalentemente avversa a tutto ciò che in linea generale deprime e danneggia la vita dei singoli, come per esempio la corruzione, l’aumento dei delitti, lo scandaloso contrasto tra il benessere di pochi egoisti e il malessere dei molti, il peggioramento delle condizioni di vita materiali ed ambientali, il terrorismo, il razzismo, lo scadimento delle idee dovuto a nuove e misere culture sostenute dai grandi gruppi finanziari e tante altre.
E tutti coloro, e sono una grande massa, che generano questa cultura illuminata e nel contempo ne vengono a far parte, che si rifiutano di farsi trascinare nel travolgente gorgo di generale degrado di cui è responsabile l’egoismo di una ristretta classe di individui schiavi del miraggio della ricchezza e del piacere smodato, non sono altro che il popolo della sinistra di oggi.
La parte avversa è la destra d’un tempo.
Il sindacato dei lavoratori, che continua a contrapporsi con vecchi metodi ed idee ad un capitalismo che è divenuto finanziario e rigido tutore dei valori della destra, perde la propria funzione, assorbita da quella che deve svolgere e che attualmente svolge in parte la sinistra.