Carole Matthews è un’autrice britannica conosciuta e apprezzata per le sue commedie romantiche. È autrice di numerosi bestseller, alcuni dei quali destinati a diventare grandi successi hollywoodiani. Con il suo travolgente umorismo ha conquistato la critica e milioni di fan, ed è spesso ospite di trasmissioni radio e TV. Ha venduto 6,8 milioni di libri in tutto il mondo e sono stati pubblicati in più di trentuno paesi. Nel 2011, Matthews è stata inserita nella Festival of Romance Hall of Fame per il suo eccezionale contributo alla scrittura di romanzi d’amore. Il suo sito internet è
www.carolematthews.com
Carole, la ringrazio per aver accettato di rilasciare questa intervista. Poiché lei è una delle scrittrici che io personalmente ammiro, mi sento felice ed emozionata.
Lei è un’autrice britannica molto popolare, con milioni di libri venduti in tutto il mondo. Qual è la chiave del suo successo?
Penso che i miei libri siano molto comprensibili. Trattano degli argomenti che le donne normali affrontano nella vita di tutti i giorni, ma con un senso di umorismo. Le mie lettrici sembrano apprezzare molto questo aspetto. Sanno perfettamente cosa trovano quando prendono in mano uno dei miei libri: una lettura divertente e piacevole, anche se con qualche piccolo problema sentimentale.
Nel 2021 ha vinto il “Romantic Comedy Novel Award” della Romantic Novelists’ Association Awards (Premi dell’Associazione dei romanzieri romantici) con il suo romanzo Giornate di sole e brezze marine. Che cosa significa questo premio?
È stata una bellissima notizia! Sono stata nominata molte volte per questo premio, ma non avevo mai vinto, quindi è stato una grande soddisfazione sentire finalmente citare il mio nome! È sempre bello ricevere un riconoscimento dai propri colleghi, ma è ancora più bello quando i lettori dicono di amare i tuoi libri.
Abbiamo attraversato un periodo difficile a causa della pandemia. Come è stato per lei? Ha scritto di più o è stato tempo di riflessione?
Sicuramente è stato tempo di riflessione per me. Avevo una scadenza da rispettare, quindi ho scritto fino a luglio del 2020, ma poi sono rimasta lontana dal computer e mi sono goduta il mio giardino per la prima volta dopo molti anni. Inoltre, non potevo nemmeno leggere perché non riuscivo a concentrarmi. Dopo la pandemia, è cambiato molto il mio modo di fare le cose. Il periodo di isolamento è stato relativamente facile per me; solo di recente ho preso il Covid e devo dire che non sono stata bene. Affrontare una situazione del genere ha cambiato le persone in molti modi.
Dal suo primo libro “Incontriamoci sul binario otto” all’ultimo “Natale per principianti”, è cambiato qualcosa nel suo stile di scrittura?
Ci sono venticinque anni di distanza tra il mio primo e l’ultimo libro e spero che in questo periodo la mia scrittura sia migliorata! Dopo i primi libri, avevo più fiducia nel tracciare la trama e creare i personaggi. Ripenso ai primi libri e, sebbene sia molto orgogliosa dei risultati ottenuti e che molti dei miei lettori li amino ancora, probabilmente ora li scriverei in modo completamente diverso.
Quando ha capito che la scrittura sarebbe diventata parte integrante della sua vita?
Solo quando ho ottenuto il contratto per il mio primo libro. È successo molto rapidamente: sono passata dal non essere una scrittrice ad avere un contratto per due libri. Fino a quel momento avevo pubblicato cinque libri e avevo ancora un lavoro a tempo pieno. È stata una decisione non facile abbandonare quel lavoro e diventare una scrittrice di professione.
Quante ore dedica alla scrittura ogni giorno?
Quando scrivo un romanzo, impiego dalle otto alle dieci ore al giorno. Fino a poco tempo fa, scrivevo un libro ogni sei mesi, il che è un ritmo piuttosto serrato. Anche i social media – una parte essenziale dell’essere autore oggi – richiedono molto tempo, ma sono comunque un modo piacevole per essere in contatto con i lettori.
Lei è una scrittrice di commedie romantiche. La divertono i suoi libri?
Sì, mi divertono! Quando scrivo un libro, sono sempre felice se riesco a ridere ad alta voce due volte e a piangere una volta.
Si considera una persona fortunata o è solo il duro lavoro che l’ha aiutata a diventare una scrittrice di successo?
Credo un po’ entrambe le cose. Sono stata fortunata a colpire nel segno al momento giusto e a cogliere la nuova ondata di “chick lit” negli anni Novanta. Devo ringraziare Bridget Jones per questo. Da allora ho pubblicato trentaquattro romanzi bestseller che sono comunque frutto del mio lavoro e della dedizione.
Cosa consiglia agli scrittori esordienti?
Scrivere ogni giorno per sviluppare il proprio stile. Scrivere non è mai tempo sprecato. Scrivete di ciò che vi appassiona. Non inseguite le tendenze. Quando avrete finito il vostro libro, l’industria editoriale sarà già andata avanti. Godetevi quello che scrivete!