Cheikh Tidiane Gaye è nato a Thiès, in Senegal, nel 1971.
Attualmente vive ad Arcore (Mb).
Scrittore, poeta e romanziere naturalizzato italiano, si è laureato in studi filosofici. Da sempre partecipa a numerosi incontri e attività culturali riguardanti la letteratura africana, l’integrazione, l’intercultura e la letteratura della migrazione. È membro di Pen Club Internazionale Lugano Retoro- mancia, Svizzera.
Figura nota nella letteratura migrante in lingua italiana, ha pubblicato diversi libri di racconti e alcune delle sue opere poetiche sono bilingue.
È conosciuto come un seguace dei cantori dell’oralità africana ed è il primo africano a tradurre in italiano il grande poeta della negritudine nonché il primo presidente della repubblica del Senegal: Léopold Sédar Senghor.
Nel 2015 ha ideato il premio letterario di poesia e narrativa “Città di Arcore”. Nello stesso anno ha fondato il premio internazionale di poesia “Léopold Sédar Senghor” del quale è presidente.
Nel 2018 nasce la casa editrice Kanaga Edizioni e successivamente, nel 2020, fonda il premio internazionale di poesia narrativa e saggistica “Kanaga”.
Fertile la sua produzione letteraria. Nel 2005 pubblica il libro Il giuramento (Liberodiscrivere Editore, 2001), seguito da Méry principessa albina (2005) e Il canto del djali (2007), entrambi Edizioni dell’Arco.
Ha ottenuto significativi riconoscimenti letterari ed è presente sulla scena culturale italiana attraverso interventi, letture e performance poetiche.
Nel 2011 cura l’antologia poetica mondiale di espressione francese per la rivista Soglie dell’Università di Pisa. Nel febbraio 2012 è co-autore di Rime abbracciate/L’Etreinte des rimes, opera poeti-ca bilingue pubblicata da L’Harmattan, Francia.
È autore di Prendi quello che vuoi ma lasciami la mia pelle nera (2013) con prefazione del sindaco di Milano Giuliano Pisapia edito da Jaca Book.