Kalpna Singh-Chitnis è capore-dattore di Life and Legends (Vita e Leggende ) e Editore di Traduzione di IHRAF Literary a New York. Ha pubblicato quattro libri di poesie e le sue opere sono apparse su riviste importanti tra le quali World Litera-ture Today, Columbia Journal, Cali-fornia Quarterly, Indian Literature, Silk Routes Project (Università di Iowa), Life in Quarantine (Università di Stanford).
Nominata per “Honor of Yeast Litteraire” dalla rivista Levure Litterarie a Parigi, nel 2015, è stata riconosciuta dall’ufficio del senatore dello stato della California Mimi Walter, dall’ex sindaco di Irvine, Steven Choi e dalla Camera di Commercio di Irvine per le sue opere professionali nella comunità.
Le sue opere sono state tradotte in Spagnolo, Francese, Italiano, Tedesco, Albanese, Ceco, Arabo, Nepalese, Urdu, Bengalese, Telugu, Malayalam, Gujarati e pubblicate in antologie in tutto il mondo.
Ex docente di scienze politiche, Kalpna Singh-Chitnis, si è laureata in regia alla New York Film Academy e lavora come regista indipendente a Hollywood.
Perché ha deciso di lasciare il suo paese? È stata una decisione difficile?
Non avrei mai immaginato di lasciare la mia città natale Gaya, nello stato indiano nord-orientale del Bihar. Ma avevo buone ragioni per farlo, pertanto è stata la giusta decisione. Ho sposato un cittadino americano e mi sono stabilita negli Stati Uniti, tuttavia, ricominciare da zero, è stato davvero difficile.
In che modo il suo paese di origine influenza i suoi scritti e che posto occupano i suoi ricordi d’infanzia?
Le influenze culturali e spirituali dell’India hanno molto a che fare con la mia attività di scrittrice e come persona. Sono cresciuta in una piccola città, ma ho avuto un’infanzia felice. I miei genitori e i nonni mi hanno dato una buona educazione. Avevamo una famiglia molto unita, che mi ha insegnato i valori che ancora oggi sono per me importanti. I ricordi dei primi anni in India sono molto preziosi. Mi ispirano a scrivere e tornare sempre indietro nel tempo. La mia prossima raccolta di poesie Trespassing My Ancestral Lands (Sconfinare le mie terre ancestrali) , contiene diverse poesie ispirate ai ricordi d’infanzia.
Puoi dirci qualcosa della sua carriera di attrice? Pensa di poter dedicarsi o si sente semplicemente realizzata come regista?
Mi considero prima di tutto una poetessa e scrittrice. Avevo pubbli-cato tre raccolte di poesie prima di venire negli Stati Uniti e il mio primo vero lavoro è stato come docente di Scienze Politiche in un college. Amavo recitare, ma non ho mai fatto della recitazione la mia carriera. Ho continuato a farlo contestualmente con i miei altri lavori. Sono stata coinvolta nel teatro e nella modellazione a Mumbai. Dopo essere arrivata negli Stati Uniti, ho studiato regia cinematografica alla New York Film Academy e mi sono diplomata nel 2004. Ho girato un lungometraggio e alcuni cortometraggi a Hollywood. Ma ho deciso di recitare solo nelle mie produzioni. Ho interpretato il ruolo principale in Goodbye My Friend (2011), che ho scritto e diretto personalmente. Il film è stato proiettato in diversi festival cinematografici e mi è stato chiesto di recitare più spesso.
Quante ore al giorno dedica alla scrittura?
Non ho un tempo prestabilito per scrivere. Scrivere poesie per me è un atto spontaneo. Tuttavia, dedico il mio tempo alla scrittura di prosa e sceneggiature di film. A volte, scrivo per diversi giorni, anche se mi fermo spesso a leggere, cucinare, fare giardinaggio, meditare e trascorrere del tempo a contatto con la natura. Questo è molto importante perché acquisisco una nuova prospettiva ogni volta che torno alla mia scrivania.
Ha pubblicato quattro libri di poesie. Crede che in futuro scriverà anche prosa?
Scrivo in prosa, ma non ho pubblicato molto su questo genere. Quando scrivo narrativa, sono incline a scrivere sceneggiature. In un prossimo futuro ho intenzione di realizzare il mio primo libro di saggi sul tema socio-politico e un libro di interviste letterarie che ho portato avanti negli anni con molti poeti e scrittori.
È alquanto sorprendente che il film The Tree (L’albero) sia basato sulla tua poesia che porta lo stesso titolo. Può condividere con noi il percorso di questa trasformazione?
Il film è basato sul mio poema in sequenza The Tree, scritto durante la pandemia, pubblicato da World Literature Today. È così che il film ha preso il titolo. La poesia è stata ispirata da un evento reale, che in seguito è diventato la sceneggiatura del film. Ho deciso di trasformare The Tree in un film perché racconta le storie di milioni di alberi e foreste in via di estinzione attraverso la storia di un albero. Riflessioni sulla vita e l’importanza di un albero che attirano l’attenzione su problemi ambientali come la deforestazione, i cambiamenti climatici e i loro effetti sulla fauna selvatica e sul nostro ecosistema.
Può dirci qualcosa sul successo di The Tree che tratta importanti aspetti ambientali?
The Tree è stato proiettato in diversi festival cinematografici internazionali, tra cui il “North Dakota Environmental Rights Film Festival” 2022; il “Cinema e Ambiente Avezzano”, festival sostenuto dal Ministero della Cultura italiano; in “Near Nazareth Festival”, Israele; “Maui Film Festival” alle Hawaii e allo storico “Fargo Theatre nel centro di Fargo, nel North Dakota
Ha vinto il premio per il “Miglior Cortometraggio Sperimentale” ad aprile al “North Dakota Environmental Rights Film Festival” 2022, il premio per il “Miglior Film Ambientale” nell’aprile 2022 al “Crown Wood International Film Festival “di Calcutta, il Premio per il “Miglior Cortometraggio Sperimentale” nel giugno 2022 al “Gangtok International Film Festival” nel Sikkim e una “Menzione Speciale” nel luglio 2021 al “Madras International Film Festival” in India.
Pensa che la poesia sia un mezzo potente per trattare argomenti importanti come le questioni ambientali e i diritti umani?
La poesia si ispira alle esperienze della vita. I poeti affrontano spesso questioni importanti nelle loro poesie. La poesia è senza dubbio un modo creativo ed efficace per sensibilizzare su temi importanti come l’ambiente, i diritti umani e così via.
Quali sono i suoi progetti futuri?
Scriverò poesie per tutta la vita e realizzerò film ogni volta che sarà possibile per raccontare storie uniche ed essenziali, ma soprattutto, mi concentrerò sul vivere una vita più semplice immersa nella natura.