On the road, the original scroll

Jack Kerouac e la prima stesura del rotolo originale

On the road, the original scroll conobbe la sua prima stesura nel 1951, scritto su un rotolo di carta per macchina da scrivere. È senz’altro il più celebrato e provocante documento della storia della letteratura americana. La versione definitiva venne ultimata e pubblicata nel 1957, dopo molte controversie con la critica e gli editori. Di questo romanzo, i giovani del ‘57, avevano indiscutibilmente bisogno: una pergamena che segnerà le strade di diverse generazioni della gioventù americana e in alcuni versi dei giovani occidentali.

Quando Jack srotolò il suo scritto sotto gli occhi dell’allibito editore di The Town and the city, questi rispose con un secco rifiuto, adducendo scuse su come avrebbe potuto mai trasformare quel lunghissimo rotolo in un vero libro. Scritto in modo inusuale, senza punteggiatura e capitoli, ma soprattutto un modo d’espressione che avrebbe seminato il panico nella società americana di allora, nonostante i maggiori critici delle più importanti testate giornalistiche avessero salutato lo Scroll, come una nuova ed illuminante scrittura. Solo per alcuni critici americani il testo del ‘51 era più ruvido, più selvaggio e piccante di quello del ‘57. Soprattutto il modo di scrivere non frenava lo slancio di un autore partito a testa bassa, riconnettendosi allo stile di un Mark Twain o alla letteratura vagabonda di Woody Guthrie, alla saga dei cow boy americani, perfino al libro fotografico di Robert Frank, a detta di Luc Sante, critico revisionista del “New York Times”.

Jack era nato a Lowell nel Massachussetts nel 1922 e nella maggioranza dei suoi libri più famosi esprime la ricerca di una nuova visione che non sia quella conformista e “pantofolaia” dell’americano medio del dopoguerra. I più famosi sono On the road, The Dharma bums, Vision of Cody e Big Sur, solo per citarne alcuni dei tanti.
La versione originale del ‘51, vide la luce soltanto nel 2007. Edito da Howard Cunnell, Penny Vlagopoulos, George Mouratidis e Joshua Kupetz, tutti operatori di varie Università, anche di Continenti diversi. Naturalmente il successo dell’edizione del ‘57 fu planetario.
Lo stesso Jack Kerouac divenne per i giovani e un manipolo di scrittori dell’East Side il padre della “Beat generation”. I suoi stessi editori sono però pronti a sottolineare frasi e atteggiamenti fuori fase del discusso divo del momento. L’autore stesso è schivo di tanto successo e fa capire che non è un capriccio della moda o un indumento da indossare nell’occasione giusta. Non per niente ha sempre ribadito ai suoi detrattori che il romanzo era scritto per le persone che avrebbero potuto capirlo e che, per gli altri lettori “alla moda”, non si sarebbe assunto nessuna colpa. Nel rotolo e in diversi altri suoi lavori, cerca di dare risalto alla vera luce di tutto quel muoversi frenetico, al modo di infilarsi dentro la vita.

Neal Cassady, in On the road è Dean Moriarty, mentre Kerouac è Sal Paradise.
Cassady assume altri nomi (Cody e Pomerary,etc.), negli altri racconti, ma il personaggio è sempre un faro che illumina le tenebre di una società dalla visione ridotta delle cose. Durante gli interminabili viaggi, quasi sempre affidati al caso e allo spirito d’avventura dei due amici e dal gruppo di altri intellettuali quali: Allen Ginsberg, G. Corso ed altri famosi scrittori della beat generation. Essi vivono il mondo dei diseredati, del Blues afro-americano con il loro modo tutto particolare di vivere una vita fatta di stenti, fra droghe, alcol e musica. Personaggi che fanno risuonare sempre la loro nota più alta fino al dolore e all’apoteosi.

Jack Kerouac è vissuto in un’epoca affamata di libertà, noncurante delle convenzioni sociali, protesa verso nuove sperimentazioni. Un’epoca della quale Kerouac, scomparso il 21 ottobre del 1969, fu iniziatore, cantore e critico: quella beat, che dopo oltre cinquant’anni dalla sua morte è ancora indissolubilmente legata al suo nome e non soltanto in termini strettamente letterari.

Per questo motivo Kerouac non poteva non essere il portavoce di una generazione e di persone poste sempre al limite della società. Egli rappresenta un modo nuovo di pensare, il solo capace di cambiare una società puritana e conservatrice come quella americana. Ridurre tutti i modi di pensare convenzionali, abbracciare ideali più alti di vita, sono stati questi “la bomba” che ha elevato Jack Kerouac a padre della beat generation.
Solo questa rivoluzione intellettuale, prima dell’odierna reazione globalistica, è stata capace di sgretolare l’ancient regime per ricostruire una mentalità e un territorio fortemente minato dalla guerra. Libertà individuali e di stampo sociale, di razza e religioni. On the road è dunque diventato “a way of life” per ogni persona una speranza per cui combattere e vivere alternativamente.

Per Joshua Kopetz, lo “Scroll” può essere considerato come un ponte fra il moderno e il post-moderno. COME e non COSA il testo esprime, questo era l’interrogativo della critica. Per circa cinquant’anni, il rotolo del ‘51 è stato revisionato, aggiornato, corretto da autori, editori, critici, prima di essere convenzionalmente pubblicato dalla Viking nel 1957. Kerouac fu il primo a capire che il dopoguerra in USA non poteva essere raccontato in maniera convenzionale, per questo scrisse On the road. Quasi un nuovo tipo di prosa poetica opposta alla narrativa convenzionale. A chi lo accusa di aver abbandonato l’estetica, Jack Kerouac ribadisce che solo le nuove generazioni saranno in grado di comprendere. Dalle note al testo di Cunnell apprendiamo che egli ha lasciato non corretti alcuni vuoti dello Scroll, perché meglio imprimono il carattere con il quale l’autore lo ha vergato. Kerouac pregò l’amico Allen Ginsberg di non far comparire nel suo libro “Howl” Lucien Carr, per un assassinio che questi aveva commesso. Penso che On the road, abbia cambiato un modo di pensare unilaterale, per analizzare e comprendere ogni deviazione dell’uomo.
Jack Kerouac si spense a causa dell’alcol. Interessante è il saggio di Fernanda Pivano che molto ha studiato e conosciuto da vicino Kerouac. Molti autori che hanno incrociato la sua strada si sono aggiunti nelle testimonianze postume. La versione originale in lingua americana proviene dalla famosa libreria di San Francisco “City lights” di Lawrence Ferlinghetti che pubblicò della beat generation e divenne il faro della letteratura della west Coast.


Jean-Louis Lebris de Kérouac
Jean-Louis Lebris de Kérouac, meglio conosciuto come Jack Kerouac (Lowell, 12 marzo 1922 – St. Petersburg, 21 ottobre 1969).
Critico letterario, scrittore, giornalista e poeta statunitense tra i più importanti del XX secolo, nonché padre della Beat Generation poiché nei suoi scritti esplicitò le idee di libertà, di approfondimento della propria coscienza e di realizzazione della propria personalità. È l’autore di On the road (Sulla strada), il romanzo che ha dato voce alla contestazione giovanile statunitense degli anni Cinquanta.

Posted

02 Dec 2021

Storia e cultura


Mario De Rosa



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