L’arte, divinità leggiadra con anima e forme, dove l’impalpabile diviene espressione tangibile, ammire-vole con lo sguardo e corporeo con il ritmo del cuore. Questo compenetrare tra visione ed anima, induce alla naturalezza espressiva della sensibilità racchiusa in un artista.
Il maestro Gabriele Ciasca è certamente un lodevole pittore che spinge la sua passione artistica oltre le stesure estetiche e ne imprime il concetto di eleganza e rispetto verso i sublimi luoghi che ci circondano. Per definirlo meglio possiamo dire che, nella sua laboriosa spontaneità rappresentativa, è un bravissimo “fotografo delle emozioni”. Nato a Subiaco l’1 marzo del 1974, si è poi trasferito a Polignano a Mare laureandosi all’accademia delle belle arti di Bari.
MATTINO DI MAGGIO
Nel suo percorso artistico brillano molte opere panoramiche, come il dipinto ad olio su pannello telato “Mattino di Maggio”, il quale, ci fa entrare in una dimensione incorporea, fino a farci perdere la cognizione dei minuti per l’incredibile contemplazione pacifica e purificatrice a cui ci induce, poiché è un quadro ricco di nutrimento spirituale e denso di pennellate composte, studiate, che circoscrivono pienamente un’immagine vera ai nostri occhi. È una visione candida, coinvolgente sino a desiderare di “entrare” nel quadro stesso, per assaporarne quella vita che, con leggiadria, lascia smuovere il fogliame di un albero al vento e che, incespugliato tra una natura sana, ci conquista di genuinità. L’abbondanza di fieno ci fa viaggiare indietro, in quella bellezza incontaminata che affiora sempre meno nell’oggi. Il sole, scaldando di roseo il cielo, è manifesto di un nuovo giorno. Sullo sfondo dei trulli profumano la Puglia di unicità, riempiendoci nel profondo di impulsi ossigenanti tra delicate nubi che passeggiano nell’immenso. E poi, il bellissimo contrasto tra le balle di fieno che ornano la terra rusticamente e lo sfondo marino che ne romantica l’orizzonte. Il pittore è riuscito quindi, attraverso la fluidità del colore, ad interagire con una bellissima realtà rendendola variopinta di emozioni e bilanciando, con estrema scaltrezza, la luce e la gentilezza delle tinte che, pur essendo accese, mantengono un equilibrio sobrio e delicato, senza mai invadere la scena prepotentemente.
MOLA DI BARI, PORTECCHIA
Un altro dipinto di suggestiva interpretazione è “Mola Di Bari, Portecchia” realizzato ad olio su pannello telato. Questo quadro è stato attenzionato al concorso nazionale “Dantebus” classificandosi al terzo posto su più di cinquemila partecipanti. L’immagine che ci regala è sorgente di tranquillità, vediamo il mare in quiete che accoglie le barche come fossero incastonate su di un mantello vellutato, che riflette gli azzurri del cielo e ne assorbe quel silenzio poliedrico di espressioni emozionali. Le forme delle nubi, volteggiano areate e musicali, come fosse una danza angelica, un richiamo augurale sulla protezione delle nostre energie psicofisiche; rassicuranti e, al contempo, intrise da una melodiosa visione che ci travolge in una dimensione ambientale che non vorremmo mai abbandonare. I tratti pittorici racchiudono ogni minuzia in una figurazione fotografica e fanno salire l’immaginazione al momento della creazione del quadro dove, magistralmente Ciasca, ha dato vita ad una bellissima parentesi della regione pugliese.
CALA PAGURO, POLIGNANO A MARE
In ultimo, “Cala Paguro, Polignano a Mare” esalta un caratteristico scorcio della città con la leggerezza delle tinte velate date dagli acquerelli su carta. Natura, tradizione e cultura avanzano in un ritratto fedele e prospettico del luogo, le barche annunciano la quotidianità degli abitanti e, il classico biancore delle strutture, enfatizza i colori di un panorama turistico, accentrato anche dalla naturalezza di quella vegetazione spontanea che, talvolta, si presenta sulle strade e di cui il pittore ne ha riportato autenticamente la testimonianza. La forza di questo quadro è predominante nell’irruzione del mare che, prorompendo sulle tinte neutrali del paesaggio, crea una sorta di contrasto, contrasto di accattivante carattere artistico che combacia perfettamente con la realtà del lido lasciandoci avvolgere da quel fascino paesaggistico che seduce ad arte l’arte stessa e, attraverso la forza produttiva dell’artista, ne possiamo amalgamare la nostra immaginazione, come fosse un contenitore di ispirazioni, deliziandoci bensì, con un capolavoro impregnato su di una tela in rappresentanza alle virtù del nostro Paese e che mai tramonterà nella libera ispirazione pittorica.