Sandrine Davin

Condividere le poesie con i giovani è un arricchimento e una sfida

Sandrine Davin è nata il 15 dicembre 1975 a Grenoble (Francia), dove tuttora risiede. Autrice di poesia contemporanea ispirata al tanka, ha pubblicato diciotto raccolte di poesie, l’ultima delle quali si intitola A nos ouvriers (TheBookEdition). Le sue opere sono studiate dalle classi delle scuole elementari e medie in cui Sandrine lavora. Ha il piacere di condividere la poesia con i giovani e di invogliarli a scrivere... È anche stata premiata dalla Société des Poètes Français per la poesia Lettera di un soldato.







Qual è stato il suo approccio al mondo della letteratura? Il mio approccio alla letteratura e più precisamente alla poesia è avvenuto fin dalla mia prima infanzia. Infatti, verso i dodici anni scrivevo il mio diario in poesie. E con il passare del tempo ho continuato a dedicarmi ancora di più alla scrittura.

Quante ore al giorno dedica alla scrittura?
Non è in termini di ore al giorno che quantifico la mia scrittura, ma piuttosto in termini di attimi di scrittura. Non mi siedo per scrivere perché ho sempre con me un taccuino e le mie parole si posano sulla carta a qualsiasi ora del giorno e della notte.

Lei ha pubblicato diciotto raccolte di poesie. A quale libro si sente più legata?
Sì, ho pubblicato diciotto libri di poesia e tutti per me sono particolari perché li ho scritti in momenti diversi della vita. C’è comunque un filo che li accomuna: il forte legame che avevo con mio nonno e che resiste tuttora nonostante il tempo... Direi che l’ultima opera A nos ouvriers è quella che penso possa “parlare” a molte persone.

Qual è il tema principale delle sue poesie?
Non ho un tema specifico, ma come ho detto prima c’è sempre un legame tra le mie opere. Il legame con mio nonno, le mie radici, la terra, il mondo del lavoro... Le mie poesie si ispirano agli haiku e ai tanka, alle poesie giapponesi, brevi e incisive.

Quali sono le sfide che ha affrontato nel suo percorso letterario?
La sfida che mi sono posta è stata quella di pubblicare un giorno le mie poesie presso un “vero” editore! È successo, con la casa editrice Kainfristanaise per il mio libro Là ou le soleil se fane e Z4 Édition per la raccolta di poesie scritta in collaborazione con James Lilley, Verrous. Ne sono felice, ma mi piace tanto anche il self-publishing e molte delle mie opere sono autopubblicate.

Può raccontarci qualcosa della sua esperienza di condividere le poesie con i giovani?
Sono lieta di condividere una splendida collaborazione con un’insegnante di francese di una scuola media di Grenoble (Francia) che fa studiare ai suoi studenti i miei libri di poesia e poi io intervengo in classe per discutere di poesia. Mi piace vedere l’espressione sui volti dei bambini che a volte scoprono la poesia, soprattutto se non si tratta della poesia classica, che loro sono abituati a studiare. È un arricchimento ed è sempre una sfida convincere gli studenti a scrivere o leggere poesie!

La poesia sembra essere dimenticata nella società di oggi. È vero?
La poesia non è dimenticata, ma non vende o vende poco, questo è certo!

Quali altri interessi ha oltre alla scrittura?
Oltre alla scrittura, gioco a tennis e mi piacciono molto le passeggiate nella foresta, stare vicino alla natura e alle mie radici.

Quale sarebbe il suo consiglio per gli autori emergenti?
Agli aspiranti autori vorrei consigliare, come faccio con i bambini e gli studenti che incontro, di avere fiducia in se stessi, di osare e andare avanti! Non abbiate paura del giudizio e soprattutto siate e rimanete sempre voi stessi!

Posted

22 Sep 2024

International news


Irma Kurti



Foto di Sandrine Davin





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