Sognare attraverso l’arte è come incamminarsi verso un ingresso segreto, dove quei sentimenti disarmati da ogni protezione, raggiungono l’espressione più intima e autentica, lasciandoci esplorare i nostri desideri sia sul piano liberatorio che motivazionale.
Nelle opere dell’artista Athos Faccincani, abbiamo subito l’impressione che la sua pittura voglia spronarci a risplendere dei beni che abbiamo, da un caloroso tramonto, alla preziosa vegetazione, da un meraviglioso paesaggio, alla bellezza delle specie animali che condividono la nostra stessa e pregevole “comunità” chiamata “mondo”.
Athos, nato a Peschiera Del Garda il 29 gennaio del 1951 e residente a Monzambano (MN), è un artista che assapora quei ricordi a lui cari e quei panorami affascinanti per imprimerne la sua naturale visione su tela, come fossero delle cartoline da raccontare.
Ogni suo quadro nasce sempre da un’attenta osservazione. Di qui la voglia di dare un’anima al luogo, di infondergli la gioia, la luce, il sole, i colori; perché debba parlare di sé a chi lo guarda esprimendo il suo sogno, attraverso la fantasia
Nel quadro ad olio su tela “La Provenza ed il sogno”, la luce affiora in modo sicuro per accentuarne la bellezza del tramonto, ma al contempo si focalizza egocentricamente su quell’albero che impreziosisce la scena, come a far segno di una benedizione divina... l’albero della saggezza e della forza, l’albero del nostro ossigeno, della nostra salute, ma anche l’albero della consapevolezza, dell’essere vita sul nostro emisfero naturale.
Sullo sfondo altri alberi affiorano armoniosamente e godono anch’essi di un’area soleggiata, ammirevoli anche in lontananza, così come quell’affascinante cascina dal carattere autentico e familiare. La visione di quiete trasmessa dalla vastità del campo di lavanda che predomina totalmente nell’opera, ci riporta al profumo di questi meravigliosi fiori dalle proprietà benefiche e al loro gradevolissimo colore che, esaltati particolarmente dai raggi solari, lasciano emergere delle decise gradazioni di fucsia e delle tonalità aranciate. Nell’opera infatti, notiamo che la luce direzionata su una parte di essi, appare come un faro di un set fotografico, in quanto l’illuminazione è il miglior aspetto rivelatore per catturare i dettagli e per esaltarne la bellezza dei colori.
Un altro quadro di grande impatto visivo è “Libertà in Camargue” olio su tela, dove l’amore che il pittore rivolge ai cavalli, traspare in un galoppo da sogno, fra acque briose di energia, che imitano la corsa scenografica di questi stupendi animali. Grazie alla sua pittura realizzata con dei tratti brevi ma continuativi, l’intensità dell’acqua, assume un profilo energico e fresco intensificandone i mutevoli riflessi.
Di seguito la dichiarazione dell’artista Athos: “Il cavallo accompagna da sempre la storia dell’uomo ed è forse per questo che quando ad un tavolo siedono più sportivi, un tennista, uno sciatore, un ciclista, un calciatore e un cavaliere, dopo un po’ si arriva a parlare solo di cavalli. Questo animale meraviglioso è sempre stato fedele all’uomo e l’uomo lo ha sempre protetto perché è preda, ma soprattutto perché trasmette all’uomo un grande senso di libertà. Sono passato anni fa in Camargue, sono passato dopo anni ed ho avuto la fortuna di apprezzare un galoppo meraviglioso, sono rimasto a bocca aperta e, tornando in studio, ho fatto quest’opera vista dall’alba.”
La sua lodevole osservazione artistica, ha certamente toccato il cuore della sensibilità con un soffio di poesia e, con il suo personale percorso di vita, ci ha regalato questa visione magica, sottolineando l’importanza degli animali come un inno al rispetto e all’amore che dobbiamo loro. È un’opera che definirei un capolavoro tridimensionale, in quanto i cavalli sembrano voler uscire dal dipinto stesso per continuare il loro entusiasmate galoppo, attraversando nelle acque il riflesso del cielo e catturandone così, l’infinita purezza.