L’amore è arte e l’arte è la via immaginaria più viva in rappresentanza dell’uomo.
A raccontarcelo sono le visioni sentimentali della grande artista Claudia Scalera, pittrice nata a Roma e residente a Milano dal 1980, che promuovendo nei suoi lavori l’arte pittorica e scultorea, ci lascia riflettere sullo specchio del mondo delle sensazioni maestose.
Sentimenti fantasma è un’opera intrisa di emozione, dal volto in rilievo e plasmato con fettucce gessate e colori acrilici adagiati su tavola.
Mediante l’opera, troviamo l’identità di un sentimento ingabbiato, velato dalla nuda percezione della solitudine posta sul fronte di una non corrispondenza relazionale e con il desiderio razionale di ripartire colmando i vuoti dell’anima attraverso quel cuore che ne accentra la forza sul capo.
Ed è così che l’involucro del volto si affaccia alla vita, con sacrificio, ma anche con l’intenzione risoluta di quel sentimento pulsante che ne definisce la razionalità e la determinazione di credere nelle proprie aspettative.
Il cuore, è invece un quadro che conferma la forza di quei sentimenti radicati nella testa di chi ama. La sua lavorazione è posta su tela gallery, con l’utilizzo di colori acrilici e das.
Il volto aperto che appare sospeso da un filo con la scritta “il cuore”, ne sintetizza il messaggio figurato del muscolo cardiaco che riempie la scultura divisa in due parti, di battiti emotivi.
Nero, bianco e rosso, l’essenzialità dei contrasti strumentalizzano la composizione visiva proiettandoci fortemente alla fragilità e alla forza identificativa che si contraddistingue nel sentimento. Quel cuore che pulsa nelle vene e ramifica come un albero, individuando le nostre radici e rappresentando la crescita sentimentale del nostro albero della vita. Un albero genealogico per l’appunto, in crescita sulle nostre emozioni.
Emozioni multiformi, che incentrano anche quei pensieri tormentati come chiodi fissi. Ebbene, l’opera Chiodi fissi, è la risposta alla direzione e determinazione del desiderio che accresce in se stessi nella sua forma e sostanza, diventando bensì, l’ossessivo volere destabilizzante per curare le proprie aspirazioni emotive. Si tratta di un viso - recipiente, che accoglie nel suo interno le piccanti sensazioni che figurate da peperoncini, accendono una forte intensità passionale colorandone le labbra del volto stesso. È un quadro dal tocco pungente e dalla diretta analisi nella sua autenticità sanguigna, di cui l’artista ne ha ideato l’immagine con l’utilizzo di colori acrilici e das su tavola.
In ultimo, presento Le radici del cuore che realizzato con colori acrilici e volto plasmato in das su tavola, crea un’idea introspettiva capace di esaminarne il concetto assoluto degli stati emotivi che si diramano nella coscienza abitativa del cuore, fino a raggiungere quelle certezze irremovibili che nutrono l’amore di quel valore di cui noi stessi siamo disposti ad offrire.
Il volto, come fosse uno scrigno dei tesori, mostra all’interno del capo il simbolico cuore che ripetutamente troviamo nelle opere di Claudia Scalera e che incendono sulla mente umana con grande forza persuasiva. Il volto retto da radici vegetative è certamente un’importante stesura descrittiva che ne determina la cura e i valori degli affetti veri, che germogliano sviluppandone l’esistenza.
In conclusione, nel chiaro immaginario pittorico di cui ne ho assorbito amorevolmente il significato della bellezza e della tutela estetica che si traduce in interiorità, mi abbandono alle parole del grande saggio Osho, adattando una sua riflessione alle opere dell’esteta Scalera che sembrano evocare lo stesso incisivo significato, ovvero: “Se le corde del tuo cuore e le corde della tua mente fossero equilibrate, in te potrebbe nascere la musica della vita”.