Un uomo di cattedra che fu un grande rivoluzionario
Immanuel Kant è un filosofo illuminista tedesco nato nel 1724 da una modesta famiglia di origini scozzesi di forti convinzioni religiose a carattere pietistico che incise molto sulla formazione del suo carattere.
Il Pietismo era una corrente del luteranesimo caratterizzata da una pratica morale fortemente religiosa fondata dal teologo tedesco Philippo Jakob Spenser (1635-1705). Quarto di undici figli (con i fratelli non ebbe un grande rapporto) il filosofo ebbe un’educazione religiosa impartitagli dalla madre, della quale scrive: “Non dimenticherò mai mia madre, perché fu proprio essa ad impiantare e nutrire il primo germe di bene in me”.
La sua vita fu dedicata interamente alle attività intellettuali. Inizialmente si dedicò agli studi scientifici; successivamente a quelli umanistici, ma mostrò grande interesse per tutti i campi dello scibile umano. Fu precettore privato in alcune case patrizie e in seguito fu professore ordinario di Logica e Metafisica all’università della sua città fino alla sua morte.
Ragione e Sentimento
Voltaire e Rousseau unitamente a Montesquieu, Diderot e d’Alembert sono stati i padri dell’Illuminismo francese; due grandi figure della Francia del XVIII secolo, ma profondamente diverse; le polemiche e gli scambi di invettive tra loro li tennero divisi per più di 50 anni. Ambedue raggiunsero notorietà e fama: Voltaire tutto ragione, Rousseau tutto sentimento.
Nella sua biografia (Les confessions) Rousseau racconta la sua vita e i suoi difficili rapporti con Voltaire. Solo quando la ragione si sarà affermata completamente, asseriva Voltaire, gli egoismi e le passioni umane, anche se inevitabili, saranno rivolti al benessere sia del singolo che della comunità.
Rousseau, invece, esaltava il sentimento naturale e spontaneo; per il filosofo la ragione è subordinata alle passioni. Se la ragione è il punto di partenza per raggiungere la verità, sarà la coscienza a farla amare.
Movimento politico, sociale, culturale e filosofico che si sviluppò in Europa nel XVIII secolo con il quale si intese significare qualunque forma di pensiero che illuminasse la mente degli uomini, ottenebrata dall’ignoranza e dalla superstizione, servendosi della ragione e dell’apporto della scienza
L’Illuminismo fu un movimento culturale e filosofico che si diffuse in Europa dalla fine del XVII a tutto il XVIII secolo fino alla Rivoluzione Francese. Ebbe come centri principali di diffusione l’Inghilterra, la Francia, l’Italia e la Germania. L’Inghilterra era stato il Paese ove la costituzione politica affermava il diritto alle libertà fondamentali: libertà di pensiero, libertà di stampa, di culto; era il Paese dove maggiormente si era affermato l’Empirismo, un orientamento filosofico che riconduceva la conoscenza all’esperienza dei sensi negando l’esistenza di idee innate.
Padre dell'idealismo in filosofia, pose le basi di una nuova visione del cosmo attraverso lo studio degli oggetti e la loro relazione con la mente umana
Esse est percepi
(L’essere è percezione)
George Berkeley, filosofo, teologo e vescovo anglicano è con John Locke e David Hume uno dei tre grandi empiristi britannici. Nacque a Dysert in Irlanda. Studiò al Trinity College di Dublino. Si dedicò molto allo studio di Platone; terminati gli studi entrò a far parte del clero anglicano. Effettuò vari viaggi in Inghilterra, Francia e Italia.
Scetticismo e irrazionalismo nel padre della filosofia empirista
David Hume rappresenta uno dei maggiori filosofi empiristi britannici. L’Empirismo nacque nel Seicento in Inghilterra: è una corrente filosofica secondo la quale la conoscenza umana deriva esclusivamente dai sensi o dall’esperienza. Si sviluppò in contrapposizione al Razionalismo (dal latino ratio, ragione), una corrente filosofica basata sulla tesi che la ragione umana può essere la fonte di ogni conoscenza.
Filosofo e medico inglese, considerato il padre del liberalismo, dell'empirismo moderno e uno dei più influenti anticipatori dell’illuminismo e del criticismo
John Locke, filosofo e medico inglese, è considerato il padre dell’empirismo moderno. Studiò filosofia, scienze naturali e diritto al Christ Church di Oxford. Qui rimase come professore di greco, retorica e filosofia morale. Si dedicò anche agli studi di medicina, di fisica e di fisiologia. Si impegnò inoltre in problemi politici e religiosi.
Nel 1667 pubblicò, contro l’assolutismo monarchico, il Saggio sulla tolleranza.
Pensiero filosofico, nato nella seconda metà del Seicento in Inghilterra, secondo cui la conoscenza umana deriva esclusivamente dai sensi o dall'esperienza
Filosofo, matematico, scienziato, logico, teologo, linguista, glottoteta, diplomatico, giurista, storico e magistrato. Tra i massimi esponenti del pensiero occidentale, è considerato un “genio universale”.
Leibniz è nato a Lipsia nel 1646 ed è stato un filosofo, matematico e scienziato tedesco. Sin da piccolo si dedicò allo studio dei filosofi antichi e moderni; studiò le lingue latina e greca; a venti anni si laureò in legge; trascorse alcuni anni viaggiando per l’Europa.
Si interessò di molti problemi. Per sua iniziativa fu fondata l’Accademia delle scienze di Berlino (1700). Si adoperò per la conciliazione tra la Chiesa cattolica e le Chiese riformate. Il suo nome è legato anche al calcolo infinitesimale e alla prima calcolatrice meccanica in grado di compiere tutte le operazioni matematiche.