Francesco Bacone: filosofo, politico e giurista

Il “Novum organum” e il metodo sperimentale

Francesco Bacone, filosofo, politico e giurista, visse alla Corte inglese durante il regno di Elisabetta I e di Giacomo I. Inizialmente si dedicò agli studi di giurisprudenza desideroso di intraprendere la carriera politica. Nel 1584 entrò in Parlamento e in brevissimo tempo ricoprì importanti cariche politiche e onorificenze; la carriera politica procedeva con successo.



Nel 1621, però, la Camera dei Lords lo accusò di corruzione nell’esercizio delle sue funzioni; fu allontanato dal Parlamento e dalla Corte e imprigionato. Ottenuto il perdono dal re, è costretto ad abbandonare la carriera politica ritirandosi a vita privata. Fervente sostenitore della rivoluzione scientifica, si dedicò allo studio della natura e della scienza intesa come sapere che può migliorare la vita dell’uomo in opposizione al pensiero di Aristotele e alla filosofia greca in generale che consideravano la scienza fine a se stessa, senza uno scopo pratico (la scienza per la scienza). “Sapere è potere”, asseriva. Considerava il sapere scientifico uno strumento di ricerca denominato “organo” diverso dal vecchio “organo” di Aristotele per stabilire il dominio dell’uomo sulla natura. La sua opera maggiore, infatti, è il Novum Organum nella quale contrappone al sapere speculativo un sapere pratico ed operativo basato sul metodo sperimentale.

Per ottenere maggiori possibilità di successo nella ricerca scientifica, secondo Bacone, è necessario prima di tutto liberare la mente da ogni sorta di pregiudizi, che lui chiama “idola”. Il suo metodo consta di due parti, una “parte negativa” (pars destruens) e una “parte positiva” (pars construens). La pars destruens mira ad eliminare tutti i pregiudizi e le false conoscenze che impediscono di raggiungere la verità. Questi pregiudizi, detti “idoli”, sono di quattro specie: gli idola tribus, sono gli errori comuni ad ogni essere umano e derivano da certi orientamenti universali della mente; gli idola specus sono invece i difetti che ogni uomo ha in sé come individuo e che hanno origine dall’educazione, passioni che lo dominano; gli idola fori sono gli errori procurati dal linguaggio e dal suo uso distorto; gli idola theatri sono, infine, quelli che derivano dalle teorie antiche e tradizioni la cui autorità impedisce all’uomo di formulare un giudizio critico ed autonomo.


Liberata la mente dai pregiudizi è possibile per Bacone avviare la ricerca: “parte positiva” (pars construens). La ricerca scientifica deve mettere in luce l’essenza o forma dei vari fenomeni ossia la legge che li regola in modo che l’uomo possa controllare la natura e indirizzarne le proprietà a suo vantaggio.

Posted

20 Mar 2021

Storia e Filosofia


Pasquale Panella



Foto dal web





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