In occasione della pubblicazione del bando relativo alla XII edizione del Premio Letterario Nazionale Nicola Zingarelli, l’Associazione Artistico-Culturale “Motus”, in collaborazione con l’Associazione "LiberaMente" Aps Circolo di Cerignola, ha inteso realizzare una raccolta dei componimenti premiati in tutte le undici precedenti edizioni. L’antologia, dal titolo Un libro per tutti, segna una tappa importante nel percorso del premio dedicato al filologo Nicola Zingarelli, cerignolese doc orgoglio dei suoi concittadini, le cui opere, oltre al celeberrimo vocabolario della lingua italiana, sono per la maggior parte il frutto dei suoi studi danteschi.
L’antologia costituisce una raccolta di poesie che, descrivendo le varie tappe dell’età umana, dimostra l’estesa e condivisa partecipazione al premio. Ogni parola pone l’uomo in relazione con se stesso, con l’altro e con la natura facendo trasparire l’entusiasmo di raccontare in versi il bisogno impellente di comunicare.
Significativa la prefazione al libro della prof.ssa Giovanna Frosini, accademica della Crusca che, tra l’altro, già scrisse: Il Premio Zingarelli, giunto ormai all’XI edizione, rappresenta un’iniziativa di grande pregio, intesa a celebrare il grande studioso, dantista e lessicografo Nicola Zingarelli, […] Tutti gli autori che negli anni hanno partecipato con le loro poesie alle selezioni del Premio sono stati e sono cercatori di parole, e hanno offerto alla parola la fedeltà di un lungo e sempre appassionato impegno: in questo davvero corrispondenti alla vocazione del grande studioso nel cui nome il Premio è istituito. Si vedono in controluce le filigrane e le tracce di letture attente e che si immaginano amate (Pascoli e Montale, D’Annunzio anche); si individuano le parole della quotidianità che entrano nel tessuto della poesia, a infrangere i vincoli, a mescolare i registri; si apprezza la costruzione quasi ostinata di un ritmo non privo di effetti onomatopeici e fono-simbolici, che si regge spesso su anafore suggestive e incalzanti.
La presentazione dell’antologia si è tenuta lunedì 16 dicembre, con inizio alle ore 19:00, a Cerignola (Fg) presso la Libreria Biblyos di Daniela Tattoli, a cui hanno partecipato il direttore di TeleRegione Salvatore Petrarolo, in qualità di moderatore; la poetessa Maria Teresa Infante, vincitrice per la sezione poesia inedita dell’VIII edizione, numerosi poeti inclusi nell’antologia, e il sottoscritto, non solo come poeta vincitore della IX edizione, ma anche in qualità di responsabile di Oceano Edizioni di Bari, alla quale Antonio Daddario, Presidente dei premio, ha affidato la pubblicazione.
La serata si è aperta con i saluti e i ringraziamenti rivolti al pubblico da parte di Salvatore Petrarolo.
– Il premio nasce nel 1996 ad opera dell’assessore Rossella Rinaldi per commemorare i sessant’anni anni dalla scomparsa di Nicola Zingarelli. Fu indirizzato tuttavia ad un ambito ben ristretto di potenziali partecipanti quali studenti universitari e docenti. Nonostante la scarsa partecipazione, ebbe una discreta risonanza anche a livello nazionale – racconta Antonio Daddario alla domanda di Petrarolo su come è nato e sul perché di un premio dedicato alla memoria del famoso autore dell’omonimo vocabolario della lingua italiana.
– Nel 2008 il premio divenne poi un vero e proprio premio letterario – continua Daddario – e da allora è cresciuto di anno in anno arricchendosi ad ogni edizione di nuovi contenuti e nuove sezioni ampliando gli orizzonti non solo alla poesia e alla narrativa, ma anche all’arte, ed in particolare alla pittura, candidando il premio, grazie ad una rapida escalation, ad essere riconosciuto tra i più importanti del panorama letterario italiano. Fiore all’occhiello è il premio speciale “Non omnia possumus omnes” (“Non tutti possiamo tutto”), un premio alla carriera conferito a personalità che si sono distinte, nell’anno, per particolari opere dell’ingegno, per studi scientifici di notevole prestigio, per opere di forte impegno morale ed educativo, per un particolare impegno nel sociale o per il sostegno alla giustizia pubblica e al rispetto della legalità o a personaggi dello spettacolo.
E il mio turno. Alla domanda rivoltami dal Petrarolo su quanto sia importante per una casa editrice credere in un progetto editoriale e soprattutto quanto produttivo sia restare sul mercato con la carta stampata piuttosto che investire nelle nuove tecnologie come gli e-book, gli rispondo che il fascino del cartaceo, nonostante la pressione di mercati alternativi derivanti dal progresso tecnologico, non è una prerogativa del libro multimediale.
Sono sicuro che le case editrici continueranno a sostenere ancora il cartaceo, una scelta avvalorata dal fatto che il lettore ha ancora bisogno di sfogliare le pagine, sentire il contatto, la ruvidezza della carta sotto i polpastrelli e l’odore che già di per sé racconta una storia di rara bellezza. Considerato un oggetto inestimabile e di valore, il libro resta la scelta più accreditata, nonostante da anni si preannunci la sua fine.
– Come nasce questa antologia?
– Siamo stati contattati dal Presidente Antonio Daddario e siamo stati felicissimi di iniziare questa collaborazione che mi auguro possa durare a lungo nel tempo. Il motivo è semplice; basta pensare a tutto quello che il Presidente ha detto in apertura su un premio che dopo undici edizioni è riuscito ad imporsi all’attenzione nazionale e non solo. È organizzato con serietà e professionalità ed è per questo che non abbiamo esitato ad associare il marchio Oceano Edizioni al Premio Zingarelli.
Emozionante il momento della lettura di alcune poesie contenute nell'antologia, molte delle quali declamate dal bravissimo regista Roberto Russo. In particolare Senz'alba (mai nato) di Maria Teresa Infante.
– La poesia non sempre è bellezza, non sempre è serenità: spesso è anche sofferenza, ma in egual modo trasmette emozioni. – Afferma la scrittrice e poetessa sanseverese alla domanda di Petrarolo sulle motivazioni che l’hanno ispirata a scrivere la sua poesia.
– C'è qualcosa dentro di noi che ci spinge a scrivere. Le poesie nascono in maniera spontanea, spesso si prende su di sè tutto quello che ci arriva dalle esperienze di altri, per poi farlo nostro e metabolizzarlo. Nel caso di questa mia poesia, c'è stato un momento particolare. Qualche anno fa ho riletto, a distanza di molti anni, il libro della Fallace, "Lettera ad un bambino mai nato". Le emozioni che ho provato sono state completamente diverse da quelle adolescenziali, età in cui non avevo ben compreso il significato. Oggi, alla luce del mio vissuto, ho reinterpretato il libro in maniera completamente diversa immedesimandomi nelle sensazioni e nei sentimenti che può provare una donna nel perdere un figlio.
A seguire sono state declamate le poesie di Tommaso Colucci, dal titolo 5 ottobre dedicata ad un amore non corrisposto; di Tina Ferreri Tiberio, Douma, 7 aprile 2018. Siria che muori; di Salvatore Guglielmi, Ad Assia, dedicata ad un’amica artista; Giuseppe Mastroserio, La filastrocca dell’italiano per bambini e non solo ed infine quella di Nicola Gobbi intitolata Insegnami. Applausi di approvazione ai poeti presenti da parte del pubblico in sala che ha ascoltato le poesie con molto interesse.
Verso le 20:00, dopo i saluti del Presidente Daddario e della padrona di casa, Daniela Tattoli, si è conclusa la kermesse poetica con grande soddisfazioni da parte di tutti.