Quando si parla di episodi storici, di luoghi divenuti memorabili per avvenimenti tristi e spiacevoli non si pensa mai che qualcosa di simile sia stato vissuto nel nostro territorio, quello fasanese. Anni fa appresi da un libro dell’esistenza di un campo di internamento a pochi chilometri da Fasano. Ad Alberobello ci fu la cosiddetta Casa Rossa che accolse solo donne, dove si verificarono fatti inquietanti.
Un simile stupore ho provato davanti alla foto del saluto fascista al Duce nella nostra Piazza Ciaia portandomi a collegarla con quanto mi raccontava mia madre. Da alunna, alle elementari, aveva recitato vestita da Piccola Italiana.
Spinta dalla mia consueta curiosità ho cercato materiale su cui documentarmi.
Intanto la sede del Fascio era allocata nel Palazzo dell’Orologio, dotato di potenti altoparlanti per diffondere il discorso di Mussolini alla nazione.
Il Fascismo, andato al potere nel 1922, cercò di modellare la gioventù ai valori della sua ideologia. Nacque così l’Opera Nazionale Balilla e successivamente la Gioventù Italiana del Littorio. Tutti i giovani furono inquadrati secondo questa classificazione.
Corpi maschili:
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L’operazione avveniva senza alcuna resistenza. Due anni più tardi il giuramento fu imposto ai professori universitari ai quali veniva richiesta fedeltà al Regime Fascista. Su 1225, a dire no erano solo tredici.
Il Giornale di Brindisi del 31 agosto 1935 riporta un’interessante notizia. Quella della Selva è l’unica colonia montana. Il refettorio e la cucina si trovano in comodi locali donati dalla famiglia Bianchi, il dormitorio invece è sistemato in corridoi ben arieggiati divisi da tendaggi. È stata costruita una piscina, unica in tutta la Regione dove ogni mattina i coloni fanno un salutare bagno. L’articolo così prosegue:
Con i gerarchi abbiamo assistito all’ammaina bandiera. È stato un momento emozionante. Dopo le preghiere della sera e il canto “Giovinezza” la bandiera è stata ammainata. I gerarchi, i segretari dei fasci ivi intervenuti, hanno trascorso la nottata sotto le tende, un vero accampamento militare. Paglie e coperte.
Al mattino dopo l’alzabandiera hanno assistito alla celebrazione della messa nella vicina chiesa per avviarsi subito dopo verso Cisternino.
A completamento delle informazioni va specificato che anche Cisternino ebbe per la prima volta una colonia di tipo misto, quindici maschi e venti femmine, allogata presso un edificio scolastico con palestra.
Giungiamo in tempi recenti. La Regione Puglia cede per 99 anni due prestigiosi immobili con trulli a titolo gratuito. Si tratta delle due colonie ex Gioventù italiana “Coppolicchio” e “Bianchi” che verranno destinate a nuove strutture con finalità socio-culturali-turistiche. Durante la sottoscrizione degli atti erano presenti il consigliere regionale Fabiano Amati e l’assessore comunale al Demanio Leonardo De Leonardis.
Si precisa intanto che oggi la maggior parte di dette strutture sono abbandonate al loro destino.
Una significativa e diretta testimonianza di simili esperienze vissute in prima persona fu narrata dall’autore barese Vito Maurogiovanni nel libro Eravamo tutti Balilla stampato da Adda editore nel 1970.
Il prezioso documento, al di là delle notizie storiche corredate da foto, fa capire come un adolescente in quel particolare periodo si sforzava di comprendere la realtà circostante nei cui ranghi faticava a ritrovarsi.
Il Pnf tenne ovviamente ad avere un proprio inno: Giovinezza cantato da Beniamino Gigli, di cui si riportano stralci.
Salve o popolo d'eroi/ Salve o Patria immortale/ Son rinati i figli tuoi/ Con la fede e l'ideale/ Il valor dei/guerrieri/ La vision dei pionieri/ La vision dell'Alighieri/ Oggi brilla in tutti i cuor.
Giovinezza, giovinezza/ Primavera di bellezza/ Nella vita e nell'asprezza/ Il tuo canto squilla e va.
È molto probabile che nell’adunata del 10 giugno 1940, dai potenti altoparlanti predisposti in Piazza Ciaia, dopo il discorso di Mussolini, sia stato trasmesso questo canto. Mi è facile immaginare sotto il porticato del palazzo dell’orologio, sede del “Circolo dei galantuomini”, personaggi di spicco del momento: il dott. Onofrio Calefati, il federale Melpignano, l’avv. Nicola De caro, donna Maria Chieco Bianchi e tante altre personalità.