Rosa d’Onofrio: “Voce” del Seneca 2020

Numerosi i suoi riconoscimenti. Nel 1999 riceve la “Stella al merito del lavoro” dal Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro.

Per la IV edizione del Premio accademico internazionale di letteratura contemporanea L. A. Seneca 2020, la direzione del reading è stata affidata alla professionalità dell’attrice teatrale Rosa d’Onofrio, originaria di Foggia.
L’artista è stata la voce narrante – forte delle sue abilità interpretative – dell’intero repertorio delle opere classificate per le varie sezioni del Premio.
Una lunga carriera alle spalle iniziata, fin da giovanissima, studiando sia il repertorio drammatico che quello comico italiano lavorando con registi del calibro di Nucci La Dogana, Gaetano Capozzi, Renzo Paoletta, Ugo Gregoretti, Sergio De Sandro Salvati.



Ha collaborato con il soprano Maria Gabriella Cianci Longo in recitals liederistici – I gatti, La controra, Gli innocenti, Ombre sul giallo con la regia di Fabio Salvini, prodotto da RAI 3 – e ha partecipato a vari cortometraggi.
Recentemente ha portato in scena, presso il Teatro dei Limoni di Foggia, il monologo teatrale “Concerti per violini” di Alfonso Graziano il quale è in veste anche di regista.
Nel 2017 ha fondato il Gruppo “Medusa” del quale riveste la carica di Presidente.
Impegnata anche nel sociale è stata Presidente FIDAPA- BPW ITALY – Distretto sud est, sezione Foggia Capitanata 2017/2019.

Le sue dirette considerazioni riguardo la recente esperienza al Premio Seneca:
– Ringrazio di cuore Massimo Massa, Maria Teresa Infante e tutti coloro che hanno preso parte alla IV edizione, che mi hanno fatta sentire parte integrante del Premio. Il mio obiettivo è stato quello di valorizzare, come interprete, le opere dei vincitori. Ho vissuto momenti di alto spessore, durante i quali ho raccolto spunti di riflessione su quanto sia importante, oggi più che mai, creare uno spazio di confronto tra i protagonisti di questa importante manifestazione culturale nonostante le difficoltà dovute alle restrizioni imposte a causa della crisi pandemica nazionale.
Devo inoltre complimentarmi per l’impegno condotto con passione e per dirla con Seneca: Non è il caso che tu creda di aver perso tempo e fatica, se hai imparato per te stesso.

Tra le molteplici esperienze artistico-lavorative con ruoli impegnativi nello spettacolo di prosa quali Olimpia de Gouges di Pietro Sergio Mauri – monologo; Battuta libera tratto da vari testi di Luciana Littizzetto; Pomeriggio di Festa di Stefano Satta Flores; Nostra ansia quotidiana di Gianna Schelotto – monologo sull’insonnia; Le Linee di Nazca di Marcello Isidori; La risposta di Leonardo di Prezioso e Majocchi; Leonardo da Vinci. Inoltre ha interpretato testi di autori classici e contemporanei quali i poeti Metastasio, W. Goethe, Haine, Iginio U. Tarchetti, Elizabeth Barrett, Robert Desnos, Alfonsina Storni, Alberto Bevilacqua, Alda Merini o i drammaturghi Stefano Satta Flores, Gianna Schelotto, Marcello Isidori, Maria C. Prezioso, Lorenzo Paoletta.










Sei stata insignita nel 1999 della “Stella al merito del lavoro” dal Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro. Tra i tanti riconoscimenti ce n’è uno a cui ti senti particolarmente legata?
Nel corso del mio lungo percorso artistico quello che più mi ha rappresentata è il “Grifo d’Argento” quale migliore attrice protagonista nell’ambito della Rassegna Nazionale di Teatro tenutasi a Montepulciano – Siena, nell’edizione 2002 sotto l'egida del Monte dei Paschi di Siena nell’opera Le linee di Nazca di Marcello Isidori. Mi sento legata al carattere del personaggio da me rivestito: una ragazza ed un'anziana, sole in una stanza d’ospedale, di notte. Un confronto generazionale e culturale che è invito all'accettazione dell'altro e soprattutto di sé, quando affiora lento il coraggio di mettersi in gioco, quando la fuga dal proprio presente e dal proprio passato non è senza ritorno, ma un momento unico ed irripetibile di analisi e riflessione; quando decidi di volare e non rimanere a terra. La fantasia finalmente al potere, diventa la rivincita della profondità sulla superficialità, vittoria della vita sul vuoto, sulla banalità, sulla morte.

E dal 2000 al 2009 hai rivestito anche la carica di Presidente Provinciale della FITA (Federazione Italiana Teatro Amatori). Conoscendo il tuo impegno da stacanovista so che avrai di certo già altri progetti.
Tanti: quelli nell'immediato saranno letture di poesie e romanzi sulle varie piattaforme on line.
Ripresa del monologo di Alfonso Graziano. Partecipazione a due Festival di monologhi, uno con lo stesso Concerti per violino e l'altro, legato alla violenza psicologica sulle donne tratto da Insonnia di Gianna Schelotto. La mia mente è fertile, cerco continuamente vie alternative per creare possibilità e progettualità. Visto il momento che stiamo attraversando posso fare solo memoria e tenermi pronta a ripartire, mi auguro presto, con l'entusiasmo e la gioia che mi accompagnano da sempre.

Posted

21 Nov 2020

Incontri ed interviste d'autore


Maria Teresa Infante La Marca



Foto di Rosa d'Onofrio





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