Antologia d’Autunno è il terzo volume della Collana Le quattro stagioni edita da G.C.L. Edizioni – diretta da Giancarlo Lisi – pubblicata a luglio 2021. L’immagine di copertina Autunno, olio su tela, è dell’artista Edna Alba Rita Magenga.
Un progetto editoriale che poggia sulle solide fondamenta della poesia. Nulla di più opportuno, quasi essenziale, nel momento storico che attraversiamo, basato sul tempo sospeso e dell’attesa, del dubbio e dell’incertezza. Il rifugio è nelle cose certe che sostengono, l’approdo è nell’accoglienza del bello e del senso che regola l’esistenza umana permettendo di tenerci ancorati a valori che mai dovrebbero sostare in equilibrio precario.
La poesia è tutto questo e tanto altro che nessuna definizione potrebbe circoscriverla in un unico concetto di razionalità, sempre fuggevole, un passo avanti, inafferrabile. Oltre il percepito, il già detto e ancora da dire e ridefinire costantemente alla maniera che più ci appartiene.
È l’immediato riflesso delle nostre sensazioni, del sostanziale interiore più genuino e vero – a volte lacerante, altre benevola – è ciò che non mente, non svicola.
Il verso/versato non cela ma svela e dispiega anche ciò che mai riusciremmo a dire se non ci aggrappassimo alla potenza del magma emotivo che abbatte le distorsioni delle sovrastrutture del quotidiano e nonostante tutto, nonostante noi fuoriesce dal nostro intimo in una colata lavica di pensiero.
Associare ogni Antologia a ognuna delle quattro stagioni che regolamentano la vita terrena è stata un’intuizione alquanto aderente al pensiero poetico. Un chiaro riferimento al percorso ciclico di perenne mutamento in cui la vita si succede alla morte e la morte si offre, si dona a rigenerare la vita.
Nulla si distrugge ma tutto muta in un rinnovamento continuo, costante – materiale e ancestrale – e la poesia, la nobile arte poetica sa offrirsi a strumento per cementare l’eterna alleanza tra il trascendente e l’immanente come reciproca coessenzialità, il tramite tra cielo e terra in un tacito patto creativo – altro dall’ opera divina primaria “origine di ogni principio” – il cui fine è insito nelle cose stesse.
Delle quattro stagioni l’autunno – erroneamente definito dai più come un periodo di transizione di decadenza o morte – è invece atto vibrante, preparazione al nuovo in cui la terra gravida offrirà nuovi frutti con la generosità di una madre amorevole che affonda le radici nell’inizio in cui non vi è fine.
Tale è la poesia, che sia una conca d’acqua o una distesa di mare disseta e cura, lenisce e accarezza fin dagli albori dei tempi e sempre accompagnerà l’umano percorso a sostegno e supporto delle sue caduche foglie nelle stagioni alterne, in attesa del risveglio, pane per i figli a venire. Così come il Carducci in “San Martino”: … /ma per le vie del borgo/ dal ribollir de’ tini/ va l’aspro odor de i vini/ l’anime a rallegrar/ …
Supereremo notti e carestie e anche questo autunno doloroso – in cui siamo distanziati e divisi per timori e comandi – opererà il miracolo di nuove albe e i poeti si offriranno in un canto corale, così come in tale volume, a dire che non saremo mai morti o vissuti invano ma avremo generato pensieri fermentati in zolle d’ossa e sangue.
Così come le foglie ci saremo consegnati alla terra per continuare ad esserne parte.
*Saremo il giogo che dirige i buoi/ le congiunture delle stonature/ arcobaleni punti di sutura/ conchiglie astrali gusci di speranze
*Da Covid days pubblicato in Quarantena a Combray Antologia proustiana/La Recherche (2020) e in Torneremo a guardare il mare, Oceano Edizioni (2021)
Hanno aderito al Vol. 3 gli Autori: Lina Alfieri, Angela Arbia, Claudio Arzani, Rosalba Bonanni, Maddalena Corigliano Bivona, Lilly De Siati, Natalina Di Legge, Giovanni Fanelli, Raymonde Simone Ferrier, Mariagnese Ibba, Corrado Leo, Sara Leo, Silvia Leporati, Edna Alba Rita Magenga, Catia Mancarella, Paola Mattioli, Giovanni Monopoli, Antonio Russo, Raffaele Scarano, Mauro Taucci.