L’identificazione nel Sole e nella Luna è il filo conduttore che unisce i versi d’amore che caratterizzano la silloge di Antonella Chiaromonte dal titolo Il sole amante la Luna. Versi che si intrecciano per raccontarci il fondersi della luce con la notte, della vivacità con l’introspezione, della delicatezza con la passione.
Il titolo richiama deliberatamente l’irresistibile e magnetico fascino che la Luna e il Sole esercitano su di noi. La Luna, l’astro delle notti, per la magia rinnovata delle sue fasi cicliche, fin da tempi primordiali ha condiviso con il Sole l’interesse e l’attenzione di noi abitanti della terra.
Un inafferrabile ed enigmatico incanto di una relazione d’amore senza tempo che nell’illimitata fantasia umana è una continua fonte di ispirazione.
Così l’Autrice con i suoi versi trasforma una dualità astrale in una unità ancestrale dipingendo una eclissi sublimante la passione accecante che gli occhi umani non possono guardare per la brillantezza sfolgorante nell’estasi d’Amore del Sole amante la Luna.
Il Sole e la Luna sono i due astri “luminari” per l’Autrice che, in questa silloge, accomuna le sue due passioni per la scrittura e la pittura, apparentemente “gemelle diverse” perché comunemente considerate inconciliabili come modalità espressiva e linguaggio dell’arte.
Trasfonde le sue poesie di cromie velate e dipinge i suoi pensieri e i suoi sentimenti in versi che traggono alimento dalla luce del Sole e della Luna e dai colori; a loro volta i colori e le immagini si trasformano in espressioni e suoni (di)versi, straordinari impulsi emotivi che come pennelli disegnano policromatiche visioni esistenziali.
La ricerca accurata che fa nell’uso delle immagini, elementi centrali del suo stile artistico, suscita, in una visione interiore, gli stessi sintomi estetici che il fruitore, tanto della poesia quanto della pittura, riconosce e valorizza come Bellezza.
Le poesie sono caratterizzate dalla quasi assenza di punteggiatura. Si tratta di una scelta che va intesa come possibilità per il lettore di soffermarsi di più sulle parole e sul loro senso profondo, quasi a volerlo rendere protagonista dei versi e libero di interpretarli senza alcun vincolo formale.
Leggendo i versi di questa raccolta si percepiscono sensazioni sinestetiche che provocano un contagio plurisensoriale e fanno vibrare il cuore prima che la mente. Si avvertono pulsioni vitali espresse nei segni (di)versi condivisi in uno scrigno che racchiude odori, colori, sapori e stati d’animo pronti ad offrirsi al lettore che ha voglia di immergersi in un mondo incantato nel quale si svelano ammalianti verità e genuine bellezze, percepite come autentiche anche se offuscate dal ronzio della quotidianità.