Dottore in Musicoterapia, cantastorie contemporaneo, animatore culturale, Bruno Caravella ha svolto per anni l’attività di animatore scolastico unendo all’attività educativa il gioco e la passione per la scrittura.
La sua attenzione per filastrocche, brevi racconti in lingua e in dialetto foggiano e canzoni civiche di denuncia, lo porta a pubblicare Filastrocche per chi vuol sognare (Oceano Edizioni, 2023), poesie in rima per scoprire il linguaggio, per recitare, per esprimersi gioiosamente con disinvoltura. Filastrocche, tiritere, ninne nanne per giocare ed imparare a giocare. Racconti divertenti sulla scuola, sulla maestra, sulla pace e sulla fantasia ma che guardano alla realtà in modo sognante.
Avvicinare i piccini alla poesia – scrive Ivana D’Alessandro nell’introduzione al libro – è l’obiettivo di Bruno Caravella, estroso e fantasioso paroliere che narra mondi magici e fantastici proteggendo sempre il sapore dell’età fanciullesca e la saggezza fresca e leggera.
Scrivere filastrocche potrebbe apparire, a un occhio profano, un esercizio poetico semplice e gioioso se ci ferma soltanto al piacere dell’ascolto che tende naturalmente a distendere i volti in un sorriso, ma un sorriso è quanto di più prezioso si può donare e non è mai scontato. E per questa sua “mission” la filastrocca non ha tempo né età, è diretta a grandi e piccini per aprire il cuore e la mente, per apprendere giocando e educare al diletto e alla lettura.
Per i bambini non vi è nulla di più serio del gioco, l’attività ludica è propedeutica alla maturazione dell’individuo.
Alla stessa maniera non si creano filastrocche se non si hanno in sé la purezza e l’incanto dei bambini, lo stesso sguardo sognante sul mondo e sui giorni che saranno.
Dalla prefazione di Maria Teresa Infante: In Fila-strocche per chi vuol sognare, Bruno Caravella ha ben dosato i vari elementi che rendono tali composizioni foriere di messaggi a valenza universale, riuscendo a tenere in equilibrio i due piatti della bilancia, quello educativo e quello gioioso. La maniera più naturale, diretta per far cadere l’attenzione su temi di assoluta priorità e facendo leva sulla sua sensibilità innata Caravella sospinge l’ascoltatore alla riflessione attraverso il ritmo martellante e incalzante o andante e aggraziato.
Bruno Caravella non ha lesinato, gli argomenti affrontati sono essenziali – diritti e doveri, rispetto dell’altro e dei pilastri che regolano la società civile, la pace e la negazione delle guerre e di ogni forma di violenza –, fondamentali per la sana maturazione dei bambini in età evolutiva.
Sarà banale affermare che “il bambino è l’uomo di domani” ma è indubbio che sia una certezza assoluta quindi è sui minori che bisogna operare, educarli a crescere secondo i principi naturali che regolano l’esistenza umana e affiancarli nel loro percorso di crescita intellettiva e psicologica.