La Costellazione del Drago: la coda. Castelluccio dei Sauri
(Puglia). Seconda stella Coda-Drago
Probabilmente Castelluccio dei Sauri rappresentava la Costellazione egizia della “Zampa del Toro”, che era già presente nella cosmologia e astrologia mesopotamica, poi anche nella simbologia greca e italica.
La zampa del Toro è al centro del suddetto zodiaco.
La Costellazione del Drago: la coda
Ascoli Satriano (Puglia). *Prima stella Coda-Drago*
Dopo aver preso atto delle costellazioni antagoniste e nello stesso tempo integranti (Drago e Fenice), passiamo ad interessarci dei paesi che formerebbero la coda. Mentre i paesi del Gargano fanno sicuramente parte della costellazione del Drago (Corpo e Testa), quelli relativi alla coda (sul Tavoliere) sono stati individuati col buon senso e soprattutto imitando la coda come si presenta nei disegni astrologici.
Il primo paese che si presenta come punta della coda del Drago è Ascoli Satriano.
Perché i paesi hanno delle forme? Le possibili ragioni che hanno convinto i “Giganti” a costruire i paesi a forma di simboli religiosi.
Come abbiamo già detto nei precedenti articoli, dove c’è confusione (caos) l’occhio è portato ad individuare delle forme, che spesso sono casuali. Il caos istintivamente fa paura e richiama il “nulla”, mentre la forma richiama la “creazione”. Ad esempio la farina non ha forma, ma quando si trasforma in maccheroni siamo di fronte a una creazione.
Adesso esaminiamo i 5 reali siti (Ortanova, Ordona, Carapelle, Stornara e Stornarella), che ci svelano segreti importanti. Il contesto è quello che vede rappresentare la collina di Ascoli Satriano come Collina Primordiale, dove si sviluppò la vita al di fuori del mare (Ascoli confina con i Monti Dauni e con la Pianura, ma non appartiene geograficamente a nessuno dei due).
Foggia
Non possiamo trattare, con una certa completezza, la Costellazione del Drago sul nostro territorio, se prima non parliamo di Foggia (al tempo di Arpi-Argo era dipendente dalla stessa col nome di Equotutico = Grande Cavallo).
Foggia la si dice fondata attorno all’anno mille d.C., quando, cioè, è stata ritrovata l’icona della Madonna dei Sette Veli, in un pantano. più che parlare di nascita, tuttavia, bisogna parlare di rinascita.
Le costellazioni laziali di Giorgio Copiz
Se qualcuno pensa, che sia io il primo a scoprire costellazioni disegnate nel territorio, si sbaglia. Molto lavoro è stato già fatto da Giorgio Copiz, che ebbe una grande risonanza mediatica. Studiate da scienziati, che hanno fatto diverse ipotesi, adesso l’argomento è “dormiente”. Che il compianto Copiz abbia trovato costellazioni legate ad Ercole non mi stupisce, perché in quella zona di partenza, di quella che diventerà la Via Sacra Cristiana.
Archeo-astrologia, della forma diffusa, nella Daunia
Il destino ha voluto che fossi io a scoprire questo particolare aspetto di astro-archeologia inedito, forse perché sono un autodidatta, cioè uno studioso privo assolutamente di preconcetti e nello stesso tempo uno scienziato serio, conseguenziale e logico nella ricerca e nello studio, che non trascura nessun segnale ed affermazione storica. Sta di fatto che mi sono chiesto infinite volte: “Perché proprio io?”.
San Giovanni, un paese ricchissimo di tradizioni tra le quali quelle culinarie
A San Giovanni Rotondo, l’insegnante Arcangela Latiano della Scuola Primaria, ha sempre promosso, servendosi dell’aiuto dell’antropologo e animatore musicale Angelo Capozzi, progetti relativi alla conoscenza del territorio locale. La Scuola interessata è l’Istituto Comprensivo “Dante-Galiani”, Preside Francesco Pio Mari D’Amore. Gruppo docente della V E: Arcangela Latiano, Giuliana Zelante, Nunziata Martino, Rosa Cavalli, Eugenio Romoli, Maria Gargallo.