Scomparso Pierre Cardin, l’inventore del prêt-à-porter

L’incredibile storia di un uomo che ha rivoluzionato la moda, un precursore che ha immaginato tutto quello che oggi amiamo

Se n’è andato allo scadere del 2020, all’età di 98 anni. Pierre Cardin, sangue italiano nelle vene – il suo nome è Pietro Costante Cardin – nasce a Sant’Andrea di Barbarana (Treviso) il 2 luglio 1922. Ultimo di otto figli di facoltosi contadini veneti, alla conclusione del primo conflitto mondiale si vedono costretti a fronteggiare una condizione economica divenuta precaria che nel 1924 li induce a emigrare in Francia.
Parlare di Pierre Cardin significa riferirsi ad un talento assoluto, a uno stilista che ha contribuito a fare la storia della moda mondiale, portando all’interno di questo affascinante pianeta una rivoluzione di idee e di stili che l’hanno imposto tra i grandissimi di sempre.

Figlio di immigrati italiani e divenne un uomo
d’affari noto in tutto il mondo


A Cardin rimane indissolubilmente legata l’intuizione del prêt-à-porter che negli anni tra il 1957 e il 1959 fa sfilare nei grandi magazzini parigini Printemps. Accolto con diffidenza e da non poche perplessità, il prêt-à-porter si offre come la soluzione ideale capace di coniugare praticità ed eleganza insieme. Ma il riferimento al grande stilista italiano naturalizzato francese non può trascurare tutta una serie di “prime volte” che sono legate al suo nome e alla sua genialità: è stato il primo a creare, nel 1960, una collezione moda per uomo, organizzando una sfilata con 250 studenti selezionati all’uscita delle università parigine; il primo ad aprire con successo, tra critiche e scetticismo, boutiques in Giappone (per la prima volta nel 1957), Russia (con una sfilata nella Piazza Rossa di Mosca) e Cina (1979) dove propone una storica sfilata addirittura sulla Muraglia cinese; il primo a griffare con il suo nome e il suo marchio prodotti diversi dall’abbigliamento: dagli occhiali alle cravatte, dai profumi alle acque minerali, dalle navi alle sigarette fino a raggiungere, secondo alcuni, il numero di 900.

Spirito libero ed ironico che scelse la moda democratica

La vivacità intellettuale e imprenditoriale di Pierre Cardin è testimoniata anche dai suoi numerosi e significativi interessi nel campo della cultura – in particolare teatro, danza e musica – per le cui rappresentazioni utilizza l’Espace Cardin, nei pressi degli Champs Elysées. Notevole anche il Festival dell’arte lirica e del teatro che Cardin organizza nel villaggio provenzale di Lacoste che acquista progressivamente nel tempo.
Questa diversificazione, che partendo dalla moda si dirama in importanti settori dell’economia e della cultura, lo porta a diventare anche proprietario del mitico ristorante parigino Maxim’s.
Tornando più specificamente alla moda, oltre al prêt-à-porter, Cardin introduce estro e fantasia sia nella moda femminile che in quella maschile, contrapponendosi al rigore che caratterizza gli stilisti britannici. Con Paco Rabanne e André Courràges è ritenuto il creatore della moda futurista.

IL GENIO CHE NON DIVENTA MAI PASSATO
Grande imprenditore, stilista visionario e icona senza tempo della moda, pioniere del pret-a-porter, aveva lasciato il Veneto da bambino portando in Francia un estro che ha fatto storia.
Pietro Costante Cardin era nato a Sant’Andrea di Barbarana nel Trevigiano nel 1922, ma era cresciuto in Francia dove si era trasferito all’età di due anni, dopo che i genitori avevano deciso
di lasciare l’Italia per scappare dalla miseria e dal fascismo.



Il suo apprendistato era iniziato all’età di quattordici anni frequentando il laboratorio di un sarto a Saint Étienne, proseguito a Vichy e, infine, nel 1945 lavorando da Jeanne Paquin e da Elsa Schiaparelli. E prima del definitivo “salto” come protagonista in proprio della moda mondiale, affronta un’esperienza decisamente formativa, nel 1947, come primo sarto della Maison di Christian Dior (1905-1957).
Sull’onda di queste esperienze Pierre Cardin si sente pronto a volare alto da solo e nel 1950 fonda a Parigi la sua Casa di moda. Il suo atelier è in Rue Richepanse: qui crea inizialmente soprattutto costumi e maschere per il teatro collaborando con Jean Cocteau per poi passare, a partire dal 1953, nel mondo dell’alta moda presentando la sua prima collezione che riscuote un autentico trionfo. Comincia il mito di Pierre Cardin che lo accompagnerà per circa settant’anni, fino alla sua morte avvenuta nell’American Hospital di Neuilly, nei pressi di Parigi, il 29 dicembre 2020.
Hanno vestito abiti di Cardin, o comunque ispirati al suo stile, personalità celebri del jet set internazionale quali Elizabeth Taylor, Barbra Streisand, Jeanne Moreau, Lauren Bacall, Jackie Kennedy, Charlotte Rampling, ma anche gruppi leggendari come i Beatles (per i quali aveva creato l’abito nero con il collo alla coreana) e i Rolling Stones. E, nonostante la veneranda età, per la sua lungimiranza e la capacità di interpretare i fermenti della società, nell’immaginario popolare rimane pur sempre lo stilista del futuro.

Posted

12 Jan 2021

Storia e cultura


Duilio Paiano



Foto dal web





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