Giovanni Bellini, conosciuto anche come “il Giambellino”, è stato un pittore veneto tra i più celebri del Rinascimento. Nato intorno al 1430 a Venezia e deceduto nella sua città di origine nel 1516, ha dimostrato l’amore per la sua patria senza mai tradirla e facendone, benanche, un punto di forza sullo sviluppo delle sue opere pittoriche.
Ricordiamo l’artista senza epoca
Pablo Ruiz Picasso nacque a Málaga il 25 ottobre del 1881 e morì a Mougins l’8 aprile del 1973. Fu un pittore, scultore e litografo spagnolo tra i più influenti del XX secolo e, mediante la sua poliedricità professionale, possiamo definirlo “l’artista senza epoca”. Infatti, incentrando l’attenzione sui suoi straordinari dipinti, troveremo degli stili versatili, che volgono all’adattamento multiforme dell’espressione visiva incentrandone, benanche, un orientamento attuale.
La pittura è una professione da cieco: uno non dipinge ciò che vede, ma ciò che sente, ciò che dice a se stesso riguardo a ciò che ha visto. Con queste parole di auto-presentazione, l’artista ci lascia carpire la volontà di non distaccarsi mai da questo preciso concetto, dando quindi sfogo alla sua “creatività cieca” con l’arguto spirito di abbandonarsi al sentimento. Sentimento che si contraddistingue in periodi appartenenti a dei colori.
I racconti visivi dell’artista ci inducono in suggestivi paesaggi
L’insigne artista Michele Cascella, figlio del grande maestro Basilio Cascella, nacque ad Ortona il 7 settembre 1892 e morì a Milano il 31 agosto 1989. Nel corso del suo lungo operato artistico dimostrò del forte talento pittorico, compenetrante sullo stile unico e inconfondibile dello stesso. Le sue numerose opere, rappresentate da soggetti semplici e al contempo efficaci, conquistano la scena con elevatissima espressione elaborativa, raggiungendo un grandioso successo che ne orna di sublime armonia la storia dell’arte.
L’artista della genialità
Leonardo da Vinci, nato nel 1452 ad Anchiano e deceduto nel 1519 a Maniero di Clos-Lucé, Amboise, è stato uno dei grandi “geni” dell’umanità, simbolo del Rinascimento. La sua insaziabile conoscenza è stata conquista di maestosa elevatezza produttiva. Scienziato, filosofo, architetto, pittore, scultore, dise-gnatore, trattatista, scenografo, anatomista, botanico, musicista, ingegnere e progettista che, con decisa passione, donò vita alla sua eternità. Amor ogni cosa vince disse! E difatti, ogni cosa vinse con la sua fermezza d’amore nell’operare quelle pluridiscipline dai segni indelebili.
Il noto pittore abruzzese che manifestò nell’arte delle dolorose condizioni sociali
Il noto abruzzese Teofilo Patini, nacque a Castel di Sangro nel 1840 e morì a Napoli nel 1906. Il suo intenso amore per l’arte lo portò ad intraprendere dei corsi di pittura di elevata formazione professionale, perfezionandosi sempre più nella sua disciplina artistica.
Osservando la sua pittura, dal tocco di un pensiero penetrante, incentreremo delle figurazioni di carattere sociale, connotando delle realtà che lasciano spazio all’approfondimento psicologico.
Le sue opere esaltano le donne con eccelsa eleganza
Scene oniriche ed eleganti si posano sul respiro di un pensiero e l’autore preraffaellita Édouard Louis Félix Bisson, nato a Parigi il 6 aprile del 1856 e deceduto a Orgeval il 18 luglio del 1945, come fosse un “equilibrista-giocoliere” dei colori, animò la sua fantasia con eterni capolavori pittorici che, racchiudendo delle sensazionali stesure pastellate, incentrano il tema delle donne e della loro soave delicatezza, paragonabile, in candida analisi, a motivi floreali.
L’artista italiano fra i più celebri del Rinascimento
È stato un pittore e un architetto italiano fra i più celebri del Rinascimento, Raffaello Sanzio nato ad Urbino nel 1483 e deceduto a Roma nel 1520, ha dato slancio ad un percorso artistico di grande importanza rappresentativa per il nostro Paese, conducendo le sue personali emozioni con estrema cura e, proprio come un vero “pilota” è riuscito ad imprimere una sorta di viaggio tra i suoi formidabili dipinti.
Ebbene, analizzando gli angioletti di Raffaello, conservati nella Gemäldegalerie Alte Meister di Dresda, resteremo affascinati dalla stesura dei colori ad olio che, con delicatezza espressiva, evocano una correlata intensità sulla minuziosa elaborazione artistica.
Scivolano vorticosi i pensieri tormentati della vita e, come catene avvolte sul cuore, ne appesantiscono i battiti motivandone nuove visioni che spingono profonde nell’abisso di una coraggiosa follia. E questo, Vincent van Gogh (nato a Zundert il 30 marzo 1853 e deceduto a Auvers-sur-Oise il 29 luglio 1890), lo sapeva benissimo. Esperto conoscitore di quelle energie che dannatamente scuotevano la sua anima, si infuocava di stati deliranti per poi sospirare nella quiete della sua originale fantasia. Pittore di eccezionale talento, con i suoi olio su tela impastava matericamente connubi armonici di cui, in predominanza, i cromatici giallo e blu impregnavano generosamente i suoi pennelli regalando bensì, dei tocchi sicuri alle sue meravigliose opere.
incentra un pregevole equilibrio cromatico
Si tratta di una importante collezione artistica privata e, tuttavia, chi ha il privilegio di beneficiare di queste esemplari visioni, ne resta letteralmente conquistato dal bilanciamento cromatico e altresì dalle stesure pastose dei colori ad olio che, come fossero delle esplosioni emozionali, vi sono adagiate sulle tele del Di Martino con estrema naturalezza. Un quadro è un respiro profondo nutrito dal tempo, è uno spirito libero che viaggia oltre le percezioni più realistiche e ne compone le forme con l’arte della creatività. Il maestro Giuseppe Di Martino, nato a Sulmona, fin dalla sua giovinezza, ha dato slancio ad una forte propensione artistica esprimendo la sua personale cognizione della bellezza ‘est-etica’ mediante l’arte pittorica che, con pregio, lo ha accompagnato in un percorso di crescita introspettivo.
Parisse trova nella tecnica dell’acquerello lo strumento espressivo più congeniale per raccontare la magia ed il fascino senza tempo della propria terra
Incorniciamo uno scenario con le ali di un pensiero, poi animiamone la luce per vestirne i colori, infine, abbandoniamoci all'emozione che ci ha accompagnato in questa costruzione creativa e, inaspettatamente, troveremo la chiave dell'amore sull'arte.
Con questa mia personale esternazione, tuttavia incoraggiante, presento un artista che con i suoi acquerelli e con i suoi colori ad olio, ha decantato su tela, numerosi scenari abruzzesi, ammantandoli di luminose armonie contemplative.
Benedetta sia l’arte dalla fonte pura e, nobile come un cristallo riflesso al sole, possa splendere d’eterno. Perché nell’eterno fluire dell’arte vi sono le sorgenti dalle ricche risorse, quali la bellezza e il desiderio di espressione. Rosanna Aloise di Fiumefreddo Bruzio con la sua pittura armoniosa ce lo dimostra, impreziosendo le sue tele con immagini evocative ispirate sia dalla sua personale sensibilità, ma talvolta anche dalle fonti esterne come ad esempio il web, che sempre più accompagna le nostre vite, suggerendole delle ottime riproduzioni artistiche o semplicemente dandole degli spunti sui quali crea delle variazioni pittoriche.
L’arte, divinità leggiadra con anima e forme, dove l’impalpabile diviene espressione tangibile, ammire-vole con lo sguardo e corporeo con il ritmo del cuore. Questo compenetrare tra visione ed anima, induce alla naturalezza espressiva della sensibilità racchiusa in un artista.
Il maestro Gabriele Ciasca è certamente un lodevole pittore che spinge la sua passione artistica oltre le stesure estetiche e ne imprime il concetto di eleganza e rispetto verso i sublimi luoghi che ci circondano. Per definirlo meglio possiamo dire che, nella sua laboriosa spontaneità rappresentativa, è un bravissimo “fotografo delle emozioni”. Nato a Subiaco l’1 marzo del 1974, si è poi trasferito a Polignano a Mare laureandosi all’accademia delle belle arti di Bari.
Da secoli le pietre accompagnano la vita dell’uomo con i loro poteri particolari, possiamo parlare di discipline o propensioni tramandate su di esse, come la vibroenergia, la cristalloterapia, il reiki e l’equilibrio dei chakra. Tendenzialmente però, vengono prese in considerazione le pietre dure, grezze o burattate, le quali origini e composizioni dei minerali ne identificano degli aspetti ben specifici.
E se invece parlassimo di semplicissimi ciottoli di terra, di fiume o di mare che incontriamo ovunque e che sono state levigate esclusivamente da un’unica ‘Maestra’ quale è la natura? Ebbene, anch’essi hanno il loro fascino e racchiudono delle proprietà energetiche che possono aiutarci ad equilibrare la nostra vita... e perché no, anche la nostra creatività.
“Abitami nelle emozioni che ho dentro e leggerai la bellezza del Creato” ed è con questa mia citazione che voglio introdurre un pittore dal tocco penetrante, descrittivo e fotografico, nonché un acuto osservatore della visione estetica che, con il plettro delle sue emozioni che si agita come musica sulle tele, ci fa avanzare nella bellezza del Creato che vi è intorno a noi e che, talvolta, per superficialità o semplicemente per bonaria distrazione non ne profiliamo bellezza alcuna.
L’importanza dell’ascolto. Non esiste emozione senza ascolto, poiché nell’ascolto c’è il frumento della terra che cosparge di consapevolezza la nostra coscienza, provocandoci percezioni fortissime e biologiche emozioni date proprio da quel nutrimento offerto dal cibo della conoscenza. Così, lasciando zampillare in questa produzione le sensazioni assorbite dalla bellezza dell’ascolto, vi presento un famoso artista dalla affascinante espressione multisettoriale, lui è l’amato attore, comico e commediografo napoletano Francesco Paolantoni, classe ‘56 e, con la sua ben accolta poliedricità è anche un eccellente pittore.
Omaggio di Alessia Pignatelli in ricordo di Domenico Mancuso
La vita e storia, ma le storie sono vite presenti ogni volta che decidiamo di raccontarle. Non esiste futuro dato dal nullo passato, poiché il passato e la ricchezza più grande per comprenderci al presente. Cosi, fluida come la penna dei sentimenti, vi racconto l’arte espressiva dell’artista Tieffe che continua a percorrere le nostre vibranti sensazioni, in un tempo che non annuncia un ritorno al passato, bensì indora un viaggio verso il futuro pensare, perche un’opera d’arte non ha una metrica temporale e continuerà a vivere nel contemporaneo per sempre.
La sua arte è sempre alla ricerca di nuove idee e stimoli, sempre pronta a immergere i propri sentimenti nei colori
L’arte delle forme e dei messaggi introspettivi conducono l’espressione creativa della pittrice Angelica Borali all’originalità dei suoi lavori. Lei è nata l’8 agosto del 1984 a Bergamo ed è residente a Pisa da molti anni, dove opera con amore la sua passione per l’arte.
Le sue tele sono lavorate con i colori ad olio o con gli acrilici e, in questa produzione, presentiamo tre quadri di elevata sensibilità. Respiriamo e abbandoniamoci nella visione del nostro sentire. Immaginiamo un pennello che, colmo di colore, configura una tela già programmata dall’istinto della pittrice e ascoltiamolo con la voce del sentimento, poi fermiamoci un istante e, inemozionalmente cerchiamo di ripercorrere la stessa visione; ebbene, vedremo con gli stessi occhi due cose totalmente diverse.
È sempre stata affascinata dall’impressionismo, manifestando, sin da ragazza, una forte ascendenza per questa corrente artistica, poiché riproduceva con assoluta naturalezza le opere dei più grandi impressionisti
La capacità di espressione figurata è un linguaggio di comunicazione essenziale e diretto. Visionando le opere della pittrice Bicky Spina ci lasciamo avvolgere dal calore del suo stile. Nata nel 1964 a San Martino Sannita in provincia di Benevento e trasferita dopo alcuni anni ad Alessandria, città adottiva dove tuttora risiede, è sempre stata affascinata dall’impressionismo, manifestando, sin da ragazza, una forte ascendenza per questa corrente artistica, poiché riproduceva con assoluta naturalezza le opere dei più grandi impressionisti. Solo più avanti, nel corso delle sue sperimentazioni, è riuscita a carpire la propria dimensione creativa, introducendo nei suoi elaborati delle opere prodotte dalla sua innata fantasia. I suoi dipinti sono realizzati ad olio su tela e solo nei volti utilizza gli acrilici. La vivacità dei colori e delle mescolanze equilibrate da un istinto sereno, infondono armonia nei soggetti ritratti.
Alessandro Cau è nato il 13 novembre del 1984 a Guspini in provincia di Cagliari e, ad oggi, risiede nel paese Villanovaforru, dove opera la sua passione artistica esprimendosi con dedizione.
Le sue pitture ad olio su tela sono particolarmente affascinanti per il forte impatto che hanno con la realtà. Infatti, sia i suoi ritratti che i suoi paesaggi, sono delle bellissime cartoline dall’interpretazione vera ma, al contempo, mutevoli nelle analisi personali, come fossero tracciati di verità scritte da ogni persona che si sofferma a guardarle.
Artista poliedrico dalla spiccata sensibilità pittorica
Quarant’anni d’arte, quarant’anni di parole gestualmente espresse dai colori e dalle forme creative del poliedrico artista livornese Dario Ballantini della classe ‘64.
Attore, imitatore televisivo e teatrale, nonché un lodevole pittore dalle notorie capacità comunicative, degne di profondi concetti contenutistici, al quale, con assoluto piacere, ho chiesto cosa intendesse esprimere attraverso la pittura e, la sua risposta, è stata un filtro rafforzativo verso quelle percezioni già intese, racchiudendo così la sua visione: “Intendo esprimere possibilmente l’inconscio, cioè far venir fuori un certo ordine nella confusione che ritrovo quando mi immergo nei miei quesiti esistenziali”. Ebbene, sono proprio quei ‘quesiti esistenziali’ di cui fa riferimento a nutrire ogni ruvida pennellata fluidificata dalla materia espressiva, creando racconti sui raccolti dell’esperienza. Così si tramuta il sapore del vero, nell’immagine intima della percezione emozionale, livellandone ogni nudità per lasciarle emergere nelle opere pregne di valore esistenziale.