Tieni lontana la notte

È la storia di un amore difficile, profondo e controverso tra due ragazzi, Mario e Alessandra, che vuole saturare una ferita violenta, brutale.
Un libro dallo stile unico e travolgente, che ci racconta di un dolore che non si sa spiegare, ma è alla perenne ricerca di un riscatto: quello della rinascita e della vita

Tieni lontana la notte è un grido nelle nebbie dell’uomo, affinché non si arrenda, perché ritrovi le ragioni dell’essere e riscopra dentro di sé la forza del senso di appartenenza e la dignità di essere umano, così chiude la premessa del suo ultimo lavoro, Claudio Vannuccini.
È un romanzo che racconta non solo l’amore tra Mario e Alessandra, ma anche la storia di una violenza sessuale.








Dietro agli strani comportamenti della protagonista si nasconde la paura e la perdita di fiducia nel genere umano. L’amore spezzato rompe tutte le certezze e i delicati equilibri di una giovane donna:
“Vittima del buio, piange l’iniquità di un tempo che le ha negato i sogni”.
Mario è un ragazzo semplice e sincero, bloccato dagli strani discorsi e comportamenti di Alessandra.
Le collere improvvise, le continue fughe e quei silenzi così pesanti in cui si nasconde l’inferno; tutto quello che non può essere detto s’insinua tra la vittima e il mondo esterno diventando un peso doloroso che lacera chi lo sopporta.
Il romanzo è ambientato nei quartieri di Roma, descrivendo le abitudini dell’attuale gioventù romana;
è uno spaccato della realtà giovanile, spesso annoiata dalla routine quotidiana che s’incontra dopo la scuola nelle discoteche e nei locali.

Anche in questo lavoro si riconosce la cifra stilistica del Vannuccini ossia la dinamicità e la scorrevolezza del testo, dei dialoghi, grazie all’alternanza di capitoli ambientati nel presente e altri nel passato.
Tra il passato e il presente, infatti, si dipana la trama che coinvolge il lettore tenendolo con il fiato sospeso fino alla fine, per scoprire l’epilogo della difficile storia d’amore.
La sensibilità dello scrittore, anche in questo romanzo, ci conduce in un universo scottante e delicato, ossia la violenza, che sappiamo essere un delitto contro la persona e che ha conseguenze molto gravi sullo stato psico-fisico della vittima: dalla vergogna alla frustrazione fino alla depressione e al suicidio. La donna che la subisce spesso si sente una sopravvissuta poiché non potrà più tornare ad essere quella che era come afferma Alessandra: “I miei sogni invece sono stati spezzati, stracciati e gettati via, cancellati in un momento, in un soffio di vento”.

Posted

03 Jul 2022

Critica letteraria


Manuela Mazzola



Foto di Claudio Vannuccini





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