“Se per Neruda “la poesia è un atto di pace”, per Ventola è risalire il tempo, celebrare il cammino fatto, attraverso un flusso di coscienza poetico che spinge il cuore a battere forte con la stessa intensità di un tempo.”
È così che Christian Sanna, che ha redatto la prefazione al libro d’esordio di Raffaele Ventola, definisce la sua poesia in cui i sentimenti sono cristallizzati nel loro momento migliore, non invecchiano e non mutano. Sono destinati a mantenere la purezza per sempre.
Nato a Torre del Greco nel 1968, Ventola ha scritto più di quattrocento poesie partecipando a diversi concorsi letterari con ottimi risultati, ottenendo riscontri favorevoli da parte della critica e risultando spesso fra i premiati. Le sue opere, ed in particolar modo quelle della sua raccolta poetica dal titolo Ritratti d’autore, edita da Oceano Edizioni, spaziano dall’amore all’introspezione con un’attenzione particolare per la bellezza della lingua italiana.
Di lui Rosaria Vaccaro: “Le sue poesie, sia che si riferiscano alla sua donna, alla sua città, agli ultimi, alla natura, al creato, a chi non c’è più, hanno un tema comune: l’amore. È dall’amore che scaturisce ogni parola, ogni verso della sua poetica. Riesce a cogliere, da fatti apparentemente insignificanti, il lato caldo del sentimento e lo trasferisce sulla carta per dare al lettore l’immagine che ha dentro di sé.”
Ventola ama l’arte e la musica ed è appassionato di cinema. Scrive sceneggiature per cortometraggi.