Diplomata presso l’Istituto d'Arte di Corato, con specializzazione in oreficeria, Anna Cappelluti ha lavorato nel settore grafico pubblicitario e come disegnatrice in studi di architettura ed ingegneria. Appassionata di manufatti artigianali di gioielli, pittura, scultura e fotografia, si è specializzata in stampa e fotoritocco delle immagini, partecipando a mostre d'arte e realizzando anche una personale.
Attualmente lavora nel settore del modellismo, anche se la sua passione più grande è la poesia. Non a caso ha sempre scritto versi fin da ragazza, anche se per anni sono rimasti nel cassetto di una scrivania, fin quando alcuni amici l’hanno avvicinata ad una dimensione letteraria completamente nuova.
Nel giro di poco tempo infatti, ha realizzato la sua prima raccolta di poesie dal titolo L’abbraccio del cuore, Oceano Edizioni (2016), un progetto che nulla ha di ambizioso ma che l’autrice ama considerare lo specchio di se stessa, della sua identità, del suo modo di essere, di vivere il mondo dei sentimenti.
Ed ecco quasi tre anni dopo, Il silenzio dei 50, la sua seconda silloge poetica, un’interessante raccolta di poesie che cattura il momento in cui ci si isola dal caos della routine e in quella quiete apparente emergono tutti i pensieri più intimi e inespressi: quelli che volano a mezz’aria. – La segretezza in cui si vive – afferma Maria Elena Didonna nella prefazione al libro – a volte, non è percepita come reale e si tende a vivere in un’illusione mentre la Cappelluti ha apostrofato con coraggio tutti i suoi istanti sia bui che luminosi, gli ha dato una voce ed anche un motivo per esistere.
Che l’età sia essenzialmente un dato cronologico oggettivo dunque, è indiscutibile, soprattutto quando il sentire interno, relativo al mondo più intimo dell'individuo, rimane giovane e fresco, inattaccabile all’incalzare del tempo. Nella silloge si possono riscontrare infatti, sentimenti generosi, rigogliosi come freschi germogli che sempre daranno frutti, perché incorruttibili al fluire delle stagioni umane. Gli anni 50 sono solo una fermata del viaggio, con un bagaglio ancora da portare a spalla in cui, l'autrice ha meticolosamente ripiegato gli anni vissuti nel suo microcosmo famigliare, nel percorso di donna, figlia, moglie, madre, senza dimenticare nulla per strada.
– È un libro dedicato alla “Anna” di oggi – dice la stessa Autrice – che dei pensieri, degli amori, dei colori, dei fermo immagine di vita, degli errori, delle parole mancate o troppo gridate, delle persone andate, di quelle rimaste, di quelle capite o di quelle bandite; di me stessa giusta o sbagliata, ne ha fatto “50 silenzi.”