Redazione

Assisi celebra la cultura della pace e dell’uguaglianza

La manifestazione, organizzata da La Cattedra della Pace, si è svolta nello storico Teatro degli Instabili di Assisi, palcoscenico della cerimonia del premio nazionale “Segni di Pace”

.
Al Piccolo Teatro degli Instabili, nei pressi della Basilica Papale, con il patrocinio della Città di Assisi, della Provincia di Perugia e della Regione Umbria, si è svolta la cerimonia di assegnazione dei “Segni di Pace”, un’iniziativa promossa da “La Cattedra della Pace” (istituzione educativa a servizio delle Nazioni Unite, nata per proporre nuovi linguaggi e forme comunicative della pace) con la collaborazione della Commissione europea e dell’European digital education Hub, del comitato promotore del premio, del quale fanno parte l’Accademia delle Arti e di Scienze Filosofiche di Bari, la Società per la pace e la giustizia internazionale, il Fondo forestale italiano Ets, la Cattedra delle religioni, la Cattedra delle donne, Wikipoesia, Wikiteatro, l’associazione Intersezioni culturali, il Sacro Convento di Assisi, l’Accademia Internazionale Leopold Sedar Senghor, l’Istituto internazionale Jacques Maritain, Laboratorio Sant’Anselmo e Istituto Internazionale Jacques Maritain, tutti a vario titolo impegnati nella creazione di pace nel mondo. L’iniziativa è sostenuta dal Ministero delle Imprese e del “Made in Italy”, capofila del comitato promotore.

Un albero di ulivo: pace, unione e speranza

Un’iniziativa del poeta Cheikh Tidiane Gaye per promuovere la cultura della pace tra i popoli

È sempre più forte la necessità di un impegno concreto e significativo nella lotta contro le guerre. I con-flitti tra Palestina e Israele, Ucraina e Russia, dovrebbero insegnare a tutti che la pace va “coltivata”. È necessaria un’azione sempre più decisa, più forte per fare fronte a questa situazione ormai divenuta insostenibile, per contribuire in modo determinante a costruire un futuro certo e sicuro per noi e per le future generazioni.

I nuovi itinerari di pace

A Bari, presso l’Università, un convegno per parlare
di pace e del futuro dell’umanità

Ispirata ai principi fondamentali della Costituzione, della Carta delle Nazioni Unite e dei Trattati istitutivi dell’Unione Europea, l’Accademia delle Arti e delle Scienze Filosofiche di Bari, e in particolare il Dipartimento di Solidarietà e Promozione Sociale diretto da Maria Teresa Infante La Marca, si impegna a svolgere un ruolo chiave nella costruzione di una società pacifica, fondata sul rispetto dei diritti umani, senza distinzione di sesso, razza, lingua, condizioni sociali, religione e opinioni politiche, affinché tutti abbiano pari dignità sociale e siano eguali di fronte alla legge, sulla cooperazione e la solidarietà tra i popoli, e sul ripudio della guerra come strumento di offesa alla libertà e come mezzo per la risoluzione delle controversie internazionali.
In un contesto segnato da conflitti militari e crescenti tensioni in numerose zone del pianeta, la paventata terza guerra mondiale risulta più che mai attuale.

Viaggio sonoro

All’insegna dei grandi classici

Quinto e ultimo appuntamento della stagione concertistica 2023/2024 organizzata dal Dipartimento di Musica dell’Accademia delle Arti e delle Scienze Filosofiche di Bari, con il concerto di chiusura Viaggio sonoro.
Grande successo per la performance di Vittoria Di Bisceglie e Alessia Scalera, il duo soprano-pianoforte che ha incantato il pubblico in sala.

Premio nazionale di Poesia, Narrativa e Arti Visive "Ciò che Caino non sa"

È iniziata la valutazione dei componimenti. La commissione è già al lavoro. Entro maggio i risultati

.
Il 28 febbraio si è chiusa la prima fase riuguardante le adesioni alla V edizione del Premio nazionale di Poesia, Narrativa e Arti Visive Ciò che Caino non sa organizzato dall’Associazione Culturale L’Oceano nell’Anima di Bari, le cui adesioni sono andate al di là di ogni più rosea previsione grazie ai tanti poeti e scrittori che hanno inteso offrire il proprio contributo a un progetto apprezzato e condiviso nelle finalità dell’iniziativa.
La Commissione ha già iniziato la valutazione dei componimenti; un compito impegnativo, vista la quantità degli elaborati pervenuti, svolto come sempre con professionalità e competenza.
Tra i membri di Commissione: per la sezione poesia e narrativa: Bartolomeo Smaldone, Nunzia Binetti, Maurizio Ganzaroli, Antonella Colonna Vilasi, Bruno Daga, Marco Luppi, Laura Pavia, Gilberto Vergoni; per la sezione fotografia: Stefano Pesce, Viki Ders, Michele Fini; per la sezione pittura: Dino Bilancia, Nestore Del Boccio, Gianfranco Terzo.
La Cerimonia di premiazione si terrà a Foggia in data e luogo da definire (presumibilmente entro giugno 2024). Interverranno, ol tre agli Autori premiati, anche esponenti dell’amministrazione comunale, giornalisti, artisti e figure professionali atte a informare e sensibilizzare a fine informativo e preventivo sulla violenza di genere e sugli abusi e soprusi perpetrati nei confronti dei minori.
La pubblicazione dei risultati sul sito ufficiale dell’associazione è prevista entro maggio 2024.
Verrà resa nota la classifica definitiva di ciascuna sezione e l’assegnazione del Premio Speciale Roberta Perillo, in memoria della giovane donna di San Severo (FG) uccisa a soli trentadue anni dal suo ex fidanzato, del Premio Speciale Irena Sendler, Giusta tra i Giusti, l’infermiera polacca che ha salvato oltre 2.500 bambini dal Ghetto di Varsavia e il Premio Speciale Masha Amini, in ricordo della giovane uccisa a Teheran per non avere indossato correttamente il velo, oggi simbolo delle lotte in Iran per il riconoscimento dei Diritti umani e la parità di genere, il Premio Speciale Città di Foggia e il Premio Speciale assegnato dalla Presidenza.

La terza stagione di Massimo Massa

Il tempo della vita e quel che resta

Invecchiare è un dono.
Mi sorprende la persona che vive riflessa nel mio specchio, ma non mi preoccupo. Non cambierei tutto quello che ho per qualche capello bianco in meno. Non mi rimprovero nulla. Nessun rimorso di ciò che non è stato, nessun affanno per ciò che sarà nel tempo che rimane, semplicemente amerò la vita come ho sempre fatto.

Premio Bosso, il contest per giovani talenti della musica

Al via l’edizione 2024. Organizzato dall’Accademia delle Arti e delle Scienze Filosofiche si svolgerà dal 22 al 26 maggio presso il Castello Normanno-Svevo di Sannicandro di Bari

.
Perché un Premio dedicato al Maestro Bosso
L’Accademia delle Arti e delle Scienze Filosofiche di Bari, con il determinante e fattivo contributo del Dipartimento di Musica, dedica al grande compositore e direttore d’orchestra prematuramente scomparso nel 2020 il Premio di esecuzione musicale Ezio Bosso, una vita per la musica, giunto quest’anno alla sua terza edizione.
Ideata da Massimo Massa, Pro Rettore dell’Accademia, la manifestazione rappresenta un momento di significativo impegno culturale per la Puglia e per la città di Sannicandro di Bari che ospiterà concorrenti provenienti da diverse regioni d’Italia nella suggestiva location della Sala delle Scuderie del Castello Normanno-Svevo.
.
Il Premio si pone l’obiettivo di promuovere la cultura musicale, incoraggiando giovani talenti, dando loro spazio e visibilità. È stato fortemente voluto e creato nel nome del Maestro Bosso, suggerito e ispirato dalla prorompente e contagiosa vitalità dell’uomo e dell’artista: carismatico, idealista, appassionato, coinvolgente, si è proposto come modello originale nel creare musica. Fecondo e geniale nel suo essere musicista, ha saputo essere rigoroso e risoluto anche durante la solitudine e lo sconforto della malattia.

Premio “Seneca”: già in cantiere l’edizione 2024

È partita l’VIII esaltante avventura del Premio Accademico Internazionale di Letteratura Contemporanea dedicato al grande filosofo Lucius Annaeus Seneca

.
CREDIBILITÀ, AUTOREVOLEZZA E RIGORE SCIENTIFICO
Al via l’VIII edizione del Premio Accademico Internazionale di Letteratura Contemporanea “Lucius Annaeus Seneca” organizzato dall’Accademia delle Arti e delle Scienze Filosofiche di Bari, affermatosi negli anni per le molteplici e apprezzate attività di elevato profilo culturale.
Ideato da Massimo Massa, presidente esecutivo, con la preziosa collaborazione di Corrado Calabrò – giurista, magistrato e presidente onorario – il Premio si è segnalato come uno tra gli appuntamenti letterari più importanti nel panorama culturale italiano e internazionale. Credibilità, autorevolezza, rigore scientifico e scrupolosità nell’organizzazione sono le credenziali che l’hanno imposto all’attenzione e alla considerazione degli addetti ai lavori.

La lunga scia della Uno Bianca di Stefano Tota

Il libro (Oceano Edizioni, 2024) ripercorre la lunga storia e la scia dei crimini della banda della Uno Bianca, il gruppo criminale che nell’Emilia Romagna e nelle Marche, tra il 1987 e il 1994, ha seminato morte e terrore nelle provincie di Bologna, Forlì e Pesaro. Una pagina cruenta della storia del nostro Paese in cui si annotano centotré crimini in cui trovarono la morte ventiquattro persone e molte altre vennero ferite.

L’autore è Stefano Tota, iscritto all’Albo dei Criminologi per l’investigazione e la sicurezza, è in servizio presso il Comando di Polizia Locale della città di Apricena (FG), il quale, nel ripercorrere e descri-vere gli eventi, evidenzia la psico-diagnosi dei compo-nenti di questo terribile gruppo criminale, eviden-ziando nel contempo l’ottimo lavoro investigativo della Polizia di Stato.

Genio e regolatezza nel Rinascimento

Un libro di Cinzia Della Ciana

Quasi un trattatello a puntate, divertito, ironico a tratti, ma sempre rigoroso. Cinzia Della Ciana sfruttando il modello teatrale, che tuttavia si fa leggere anche come scorrevole narrativa, con questo nuovo lavoro profila il tema del genio nel Rina-scimento. L’espressione “genio e sregolatezza”, con la quale nell’uso comune si tende ad associare la ge-nialità artistica ad abitudini stravaganti e disordinate, viene ribaltata per affermare che durante la grande renovatio, pur osandosi il salto verso l’impensabile, il multiforme ingegno rinascimentale fu tuttavia anima-to dalla ricerca per la precisione, secondo i concetti di armonia ed equilibrio indispensabili per raggiungere l’ideale della bellezza.

Un quarto alle 3:00: Notti di Maria Teresa Infante

La recente pubblicazione di Maria Teresa Infante La Marca

Una raccolta di pensieri notturni, tenuti da parte nel corso degli ultimi anni, perché estrapolazioni d’animo immediate, intime, un rigetto d’anima catartico. Aforismi o poesie, spesso stoccate di pochi versi, affondi critici, amari, aciduli al punto giusto da poter stimolare la mente, così come due gocce di limone sul palato.
Un quarto alle 3:00 è l’ora in cui non si dorme ancora – confessa l’Autrice – anche se il sonno chiama a raccolta, è il momento della verità in cui “in posizione fetale” (cit. Torneremo a guardare il mare) ci raccogliamo in noi stessi, difendendoci dal mondo esterno e nulla può più toccarci.

Interminabili minuti di applausi per il maestro Lapedota

Ancora un appuntamento con la stagione concertistica dell’Accademia delle Arti e delle Scienze Filosofiche di Bari

.
Interminabili minuti applausi, sabato 2 marzo, nella sala delle Scuderie del Castello Normanno-Svevo di Sannicandro di Bari per il penultimo appuntamento della stagione concertistica 2023/2024: concerto per pianoforte “Racconti di note” organizzato dal Dipartimento di Musica dell’Accademia delle Arti e delle Scienze Filosofiche di Bari.
Il M° Sergio Lapedota, direttore d’orchestra e direttore del Dipartimento, torna a suonare in un’atmosfera da grandi occasioni a più di un anno di distanza dopo il concerto a quattro mani con Annarosa Partipilo. Suoni e melodie si sono fusi dando vita ad un viaggio musicale unico e speciale che ha riempito di bellezza e di stupore la platea in una serata indimenticabile.

Sei brani in scaletta eseguiti magistralmente dal M° Lapedota al pianoforte, interpretando alla perfezione tutte le sfumature e le possibilità sonore che offrono queste musiche: Preludio e Fuga BWV 857 in Fa minore Clavicembalo ben temperato, vol. I di Johann Sebastian Bach, Sonata in Sol maggiore op. 25 n. 2, - Allegro con brio e Rondo. Un poco allegro di Muzio Clementi e per finire Quattro Ballate di Fryderyk Chopin (Ballata no. 1 in Sol minore op. 23, Ballata no. 2 in Fa maggiore op. 38, - Ballata no. 3 in La bemolle maggiore op. 47, Ballata no. 4 in Fa minore, op. 52).
Per il Maestro ricevere l’ovazione del pubblico non è certo una novità, ma quella richiesta del “bis”, poi concesso a fine concerto, assume un significato particolare, certamente affettivo che definisce un sentimento di apprezzamento da parte del pubblico presente in sala.

L’open concert è stato affidato al giovanissimo pianista Mattia Stefanachi con il brano Toccatina dai Pezzi op. 2 di Dmitrij Borisovič Kabalevski. Spazio anche per Mattia Ariemma che ha proposto i brani: Piccolo Preludio in Do maggiore BWV 924 di Johann Sebastian Bach; Salti e giochi, Grillo notturno da Sette pezzi per bambini di Nino Rota e Studio n. 5 da Album for Children di Aram Khachaturian.
Entusiasmo, grande emozione, tanti applausi e tributi di apprezzamento anche per i due piccoli talenti, vincitori entrambi, in categorie diverse, del primo premio assoluto alla seconda edizione del Premio di esecuzione musicale Ezio Bosso.
Il concerto, che è stato preceduto da una breve introduzione del Pro Rettore dell’Accademia, il dr. Massimo Massa, si è avvalso del patrocinio del Comune di Sannicandro per il quale si ringrazia l’avv. Gianfranco Terzo, Assessore alla Cultura, che ha concesso l’uso della splendida location.

Articoli di Redazione

Collaboratori

Programmi in tv oggi
guarda tutti i programmi tv suprogrammi-tv.eu
Ascolta la radio
Rassegna stampa